“IO, LEGHISTA, SARO’ IN TESTA AL CORTEO CONTRO IL CONGRESSO DELLE FAMIGLIE DI VERONAâ€
MAURO BONATO, EX CAPOGRUPPO DELLA LEGA IN COMUNE: “RESTO NELLA LEGA PER UMANIZZARE I TROGLODITI”
Mauro Bonato è un fiume in piena.
L’ex capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Verona dice che “non vuole polemizzare con le singole persone”, perchè quella che chiama “la sua battaglia” riguarda soprattutto il coinvolgimento del Comune nell’organizzazione di un evento – il contestatissimo Congresso delle famiglie, da venerdì a domenica nella città dell’Arena – in cui figurano relatori “che hanno fatto dichiarazioni agghiaccianti”. Ma Bonato ce l’ha con Lorenzo Fontana, perchè “se il ministro voleva un’iniziativa sua, con i suoi supporter, poteva organizzarla col Ministero della Famiglia senza tirare in mezzo il Comune di Verona”.
E anche con Matteo Salvini “ha detto che verrà a rimarcare le parole di Papa Francesco sulla famiglia, ma lo sa che tra i relatori del Congresso ci sono due cardinali, Walter Brandmà¼ller e Raymond Leo Burke, che avevano firmato i Dubia sull’Amoris Laetitia del Pontefice?”.
Agli inizi di marzo Mauro Bonato si è dimesso da capogruppo in aperta polemica con gli organizzatori del Congresso di matrice catto-leghista.
La Lega lo aveva espulso dal partito a luglio scorso, ma lui ha continuato a guidare il gruppo consiliare e oggi, come risulta anche dal sito del Comune, resta un consigliere leghista.
“E continuo la mia battaglia per il rispetto dei diritti civili”, ripete ad HuffPost, annunciando che sabato sarà in prima fila al corteo di protesta, mentre i ministri leghisti Bussetti, Fontana e Salvini parteciperanno al Congresso.
Bonato, sarà alla testa del corteo transfemminista?
In realtà è un corteo nel quale, a quanto mi risulta, sfileranno anche associazioni cattoliche, sindacati. Sarà una manifestazione di protesta contro questo convegno in cui ci sono relatori che hanno usato parole agghiaccianti contro la dignità umana, contro le donne, contro gli omosessuali e contro gli uomini in generale. Se il ministro Fontana voleva una iniziativa sua, con i suoi supporter, poteva organizzarla col Ministero della Famiglia senza mettere in mezzo il Comune di Verona. Mi viene in mente un paragone
Quale?
È come se io organizzassi un convegno sulla corruzione e invitassi tra i relatori qualcuno condannato per corruzione contro la Pubblica amministrazione. Ripeto, per me è assurdo che si dia il marchio del Comune, Ente pubblico, a un evento che ha ospiti del genere.
A chi si riferisce?
A tanti della masnada che figura nel programma. Salvini ha detto che verrà a rimarcare le parole di Papa Francesco sulla famiglia, ma lo sa che tra i relatori del Congresso ci sono due cardinali, Brandmà¼ller e Burke, che avevano firmato i Dubia sull’Amoris Laetitia del Pontefice?
Teme che in Italia si possa arretrare sul fronte dei diritti civili?
Sono contento che Salvini abbia dichiarato, ad esempio, che la legge 194 non è in discussione. Insomma, da quel che dice le conquiste fatte sui diritti civili – penso alla 194, alla legge sul divorzio non dovrebbero essere toccate. Lo aspetteremo al varco.
Lei punta l’indice contro la presenza del Comune di Verona tra gli organizzatori del Congresso.
Il Comune, in quanto co-organizzatore, avrebbe dovuto operare una scrematura tra i relatori. Se si voleva parlare davvero di famiglia dovevano essere scelte altre persone. Perchè non hanno invitato il Forum delle famiglie? E poi bisognava trattare anche altri punti della questione.
In che senso?
Si discuterà molto del ruolo della donna nella famiglia, della salute femminile. Perchè, mi chiedo, non discutere, anche alla luce del numero di femminicidi, anche del ruolo dell’uomo nella famiglia? E poi a un Congresso sulla famiglia si dovrebbe parlare della maggioranza delle famiglie italiane, che sono composte da un solo uomo e una sola donna con figli, su come supportarle. Penso a quel che avviene in Francia, agli sgravi fiscali introdotti per supportare questi nuclei familiari. La monofamiglia in Italia è una realtà .
Anche le famiglie Arcobaleno. Il ministro Fontana ha dichiarato che non esistono.
È una sua opinione. Esistono le unioni civili e coloro che si uniscono civilmente vanno rispettati. Nessuno contesta la famiglia definita “naturale”, ma parliamo di tutte le famiglie possibilmente inquadrando la questione in un’altra ottica.
Che intende?
Questo Congresso ha connotati confessionali e per discutere di famiglia non va bene. La riflessione sulla famiglia deve essere laica.
Lei si è dimesso da capogruppo. Ma resta consigliere comunale in quota Lega.
Certo. Sono entrato in Consiglio comunale nel 2017. Credo che mi sia stato chiesto di candidarmi per rappresentare il volto della prima Lega. Io provengo dalla Liga Veneta del 1990, la segretaria era Marilena Marin, abbiamo fatto grandi battaglie sull’autonomia rispettando al massimo diritti civili e questioni etiche. La Lega di Marin rappresentava la civiltà veneta che era la civiltà del dialogo, della giustizia e dell’equilibrio.
Oggi è un’altra cosa?
Credo che la Lega debba avere una sua identità definita, sul piano locale e su quello nazionale. Invece è un ibrido, un po’ di qua è un po’ di là .
Torniamo al suo ingresso in Consiglio comunale.
Nel ’92 e nel ’94 sono stato deputato leghista e poi dal ’93 al ’99 sindaco di Bosco Chiesanuova, il mio paese d’origine. Poi avevo detto “basta”, ero tornato alle mie cose, alla mia passione per la storia sacra. Due anni fa mi hanno chiesto di candidarmi a Verona e sono stato eletto.
Non è stato indicato subito capogruppo, però.
No, subito dopo le elezioni indicammo capogruppo Vito Comencini, giovane e fedelissimo del ministro Fontana. Alle Politiche del 2018, però, è stato eletto in Parlamento e quindi a luglio scorso gli dicemmo di farsi da parte.
E la scelta cadde su di lei.
Quattro su sette dei consiglieri leghisti indicarono me e sono rimasto capogruppo fino a qualche settimana fa
Nel frattempo, però, è arrivata l’espulsione dal partito. Com’è andata?
Venni espulso poco dopo la mia designazione a capogruppo consiliare. Nella comunicazione ufficiale si fa riferimento al fatto che io non avessi la maggioranza dei consiglieri – ma avevo 4 firme su 7 – e che non avessi mai comunicato ai vertici di voler fare il capogruppo. La verità è un’altra.
E qual sarebbe la verità ?
Avevo spodestato Comencini, fedelissimo di Fontana. Ma non è finita qui.
Cioè?
Agli inizi di marzo c’è stato un direttivo cittadino della Lega, nel quale è stato detto al consigliere comunale Roberto Simeoni che se avesse continuato a sostenermi come capogruppo non sarebbe stato candidato alle elezioni provinciali e Alberto Zelger, altro esponente leghista in Consiglio e tra gli organizzatori del Congresso sulla famiglia, ha dichiarato che io come capogruppo sono una figura imbarazzante. A quel punto ho deciso di farmi da parte.
Perchè “imbarazzante”?
Perchè sono una persona libera e durante quest’anno e mezzo ho sempre detto e fatto quello che ritenevo giusto. Quando Zelger nel programma radiofonico “La Zanzara” ha parlato contro gli omosessuali e contro le donne ho presentato un ordine del giorno di condanna, votato quasi all’unanimità . Io sostengo la 194, porto avanti una battaglia in difesa della dignità della persona e per la tutela dei diritti civili.
Saranno giunte anche a lei le voci che attribuiscono la decisione della Lega di espellerla dal partito alla sua presunta omosessualità .
Il gossip non mi interessa. Guardi, me ne hanno dette di tutti i colori. In un post su Facebook, poi rimosso, hanno scritto che andavo con i rumeni a pagamento. Ma c’è stato anche chi, come la campionessa di sci paralimpica mi ha scritto dicendo di volermi conoscere di persona. Questa questione non è uno scontro personale, la partita è un’altra.
Quale?
La mia battaglia sui diritti civili, che continuerò a portare avanti. Restiamo sul tema delle famiglie. Tornerò a chiedere al sindaco, come ho già fatto la settimana passata, per quale motivo sono state invitate al Congresso persone come l’arciprete Smirnov o Silvana De Mari, che hanno usato parole agghiaccianti contro chi decide di abortire e contro gli omosessuali. Io non mi fermo. Ho una mia storia, intendo rispettarla.
A cosa si riferisce, Bonato?
Vede, mia mamma e mio papà , un carabiniere, uomo d’altri tempi, mi hanno insegnato a rispettare i diritti e le libertà altrui. Continuerò a portare avanti la mia battaglia nel Consiglio comunale. Sa nelle prossime settimane potrebbero esserci delle novità .
Novità in Consiglio comunale?
Sì, da quel che mi risulta due consiglieri del gruppo del sindaco sono in procinto di aderire a Fratelli d’Italia. La geografia dell’assise sta cambiando.
E lei? Resta nel gruppo della Lega?
Sì, io sono consigliere comunale del gruppo della Lega e resto lì. Per portare avanti le mie battaglie di civiltà che ho sempre condotto nella mia vita e anche per un altro motivo.
Quale altro motivo?
Per umanizzare i trogloditi.
(da “Huffingtonpost”)
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