ADDIO A LUIGI NECCO, GIORNALISTA SPORTIVO E VOLTO STORICO DEL 90° MINUTO
AVREBBE COMPIUTO 84 ANNI A MAGGIO… NEL 1980 FU GAMBIZZATO DAGLI UOMINI DI CUTOLO
E’ deceduto questa notte all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era ricoverato da alcuni giorni, Luigi Necco, noto giornalista napoletano e volto storico per 15 anni di 90′ minuto della Rai negli anni degli scudetti del Napoli di Maradona.
Un pezzo di storia del giornalismo partenopeo. Era esperto anche di archeologia: un programma che ha seguito per anni e amava molto era “L’occhio del Faraone”.
Ha diretto l’Ente provinciale per il turismo e, negli ultimi anni, curava una trasmissione dal titolo L’emigrante sull’emittente Canale 9.
Necco è stato per cinque anni anche consigliere comunale a Napoli, per il Pds. E negli ultimi anni si dedicava ai progetti di legalità per le scuole con la Prefettura di Napoli e l’ordine dei giornalisti della Campania.
Avrebbe compiuto 84 anni a maggio. E’ morto a causa di una grave insufficienza respiratoria. Alle 10 di questa mattina Necco viene commenmorato dai giornalisti napoletani all’Università Federico II, in via Cortese, durante un corso di formazione su “Sport e informazione”.
Una vita intensa e non priva di pericolo. Nell’ottobre del 1980, Necco al 90esimo minuto raccontò che l’allora presidente dell’Avellino, Antonio Sibilia, era andato, accompagnato dall’allora calciatore brasiliano Juary, a una delle tante udienze del processo in cui era imputato Raffaele Cutolo, capo della Nuova Camorra Organizzata e che durante una pausa Sibilla aveva salutato il boss con tre baci sulla guancia e gli aveva consegnato, tramite Juary, una medaglia d’oro con dedica («A Raffaele Cutolo dall’Avellino calcio»).
Pochi giorni dopo, il 29 novembre 1981 il giornalista venne gambizzato in un ristorante di Avellino per mano di tre uomini inviati da Vincenzo Casillo detto ‘O Nirone, luogotenente di Cutolo fuori dal carcere.
“Con Luigi Necco muore un maestro del giornalismo napoletano. Giornalista d’inchiesta, sempre da pungolo per tutti. Con Lui ho avuto un rapporto autentico, di stima e di affetto reciproci, gli ho sempre voluto bene anche quando capitava che non ne condividevo le analisi sulla Città . Un forte abbraccio personale alla famiglia ed al mondo dei giornalisti ai quali anche Necco, da pensatore libero, non risparmiava critiche. Ci resterà il ricordo della sua arguzia, della sua ironia e della sua straordinaria competenza sportiva ed archeologica” è il messaggio di cordoglio del Sindaco Luigi de Magistris.
Il caporedattore centrale del Tgr Campania, Antonello Perillo, gli dedica un tweet: “Addio al grande Luigi Necco. Per sempre nel cuore della famiglia Rai e di milioni di telespettatori che non lo dimenticheranno mai”.
(da agenzie)
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