ALAIN DELON E LE DONNE: DA ROMY SCHNEIDER E MIRELLE DARC ALL’ULTIMA COMPAGNA HIROMI ROLLIN
L’ATTORE NON SI CONSIDERAVA UN “SEDUTTORE”PERCHE’ “LA SEDUZIONE E’ FATTA DI CALCOLO, NON DI FASCINO”
Senza donne e senza attrici, amanti, amiche o senza sua figlia, Alain Delon sarebbe stato, sono le sue parole, solo «l’ombra dell’attore e dell’uomo» che era – il che non gli ha impedito di essere accusato in più occasioni di misoginia.
«Non era mai stato il mio sogno fare l’attore. Sono entrato nella professione e ho continuato a recitare per via delle donne e per le donne», ha scritto, all’età di 87 anni, nella prefazione al libro che ne ripercorre vita e carriera, «Alain Delon, Amours et Mémoires», citando le attrici Brigitte Auber, Romy Schneider, Nathalie Delon, madre di Anthony, suo figlio maggiore, e Mireille Darc, nonché la modella Rosalie van Breemen, madre dei suoi ultimi due figli. Per le donne della sua vita, dice, ha sempre voluto «essere il migliore, il più forte». Di sicuro è stato considerato uno dei più grandi sex simbol della storia, se non addirittura «l’uomo più bello del mondo».
Delon ha lavorato sul set anche con Jane Fonda, Annie Girardot, Claudia Cardinale, Marie Laforêt, Jeanne Moreau, Simone Signoret e Catherine Deneuve.
La prima donna importante della vita di Delon è la madre Edith, soprannominata Mounette, che lo diede alla luce nel 1935. Negli anni Cinquanta furono poi due giovani donne a metterlo sulla buona strada: la sua compagna Brigitte Auber gli presentò Michèle Cordoue, moglie del regista Yves Allégret, che sarebbe diventata anche la sua amante. Cordue, ricorderà Delon, «mi imporrà con suo marito che mi darà il mio primo ruolo in Godot (titolo originale, Quand la femme s’en mêle, 1957)».
La più appassionata storia d’amore del divo è però con una giovane attrice nata a Vienna e venuta in Francia per sbarazzarsi dell’etichetta di Sissi, Romy Schneider, conosciuta nel 1958 sul set de L’amante pura di Pierre Gaspard-Huit. L’anno successivo si fidanzano. Lui ha 23 anni, lei 20. Per cinque anni sono amanti «terribili» e «magnifici». Nel 1964, l’attore lascia Schneider per Francine Canovas (detta Nathalie Delon), che sposa (il suo unico matrimonio) e dalla quale ha un figlio, Anthony, nato lo stesso anno.
Ma un legame indissolubile continuerà a legarlo a Romy Schneider: è al suo braccio che l’attrice si stringe, devastata, il giorno del funerale del figlio quattordicenne, David, nel 1981. Quando morirà a sua volta , un anno dopo, Alain Delon le scrive: «Ti amo, mia Puppelé (bambolina in tedesco, ndr)».
L’attore, che preferiva il termine «incantatore» a quello di «seduttore» perché «la seduzione è fatta di calcolo, non di fascino», moltiplica le sue conquiste. È noto per le relazioni con la cantante Dalida, Maddly Bamy (futuro compagna del cantante Jacques Brel) e Nico, icona dei Velvet Underground, il cui figlio Ari Boulogne (nato nel 1962 e morto nel 2023), assicurò per tutta la vita di essere figlio di Delon. Una paternità mai riconosciuta dal divo francese.
L’attore ha condiviso la vita con l’attrice Mireille Darc dal 1968 al 1983. «Era la donna della mia vita» confidò quando morì nel 2017. Aggiungendo: «Senza di lei, posso andarmene anch’io». Dopo una storia d’amore con l’attrice Anne Parillaud, Delon ha vissuto, dalla fine degli anni ’80 al 2001, con l’olandese Rosalie van Breemen. La coppia ha avuto due figli nel 1990 e nel 1994, Anouchka (la sua preferita, regolarmente descritta come la «donna della [sua] vita») e Alain-Fabien. All’età di 80 anni, Delon si ritira nella sua proprietà a Douchy (Loiret) insieme a Hiromi Rollin, presentata come la sua «dama di compagnia» ma descrivendola come sua compagna. Fino a quando i figli dell’attore non l’hanno cacciata di casa nell’estate del 2023
(da il Corriere della Sera)
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