AUTOGOL DI MARONI SULLE RONDE: E’ RICHIESTO UN CERTIFICATO DI SANITA’ MENTALE… ALLORA SARANNO TUTTI RESPINTI!
NEL REGOLAMENTO DELLE RONDE, PREVISTO UN CERTIFICATO MEDICO DELL’ASL DI “BUONA SALUTE MENTALE”… MA POTREBBE EMETTERLO SOLO UNO PSICHIATRA DOPO UNA VISITA SPECIALISTICA E SOLO DOPO CHE SIANO STATI FISSATI DEI PROTOCOLLI NAZIONALI… MARONI (“NO AGLI ISCRITTI A PARTITI”) SMENTITO SUBITO DA BORGHEZIO: “I LEGHISTI SI ISCRIVERANNO A TITOLO PERSONALE”… ALTRO CHE MANICOMIO
Pressato da La Russa che invia le quadrate legioni di militari nelle grandi città , snobbato dai sindaci del Centrosud che hanno già fatto sapere che delle ronde non gliene frega nulla, essendoci già le forze dell’ordine che garantiscono la sicurezza dei cittadini nonostante i 3 miliardi di tagli che il ministro degli Interni leghista ha avallato, criticato da associazioni, da cittadini cui il cervello funziona ancora, da sindacati di polizia e carabinieri, Maroni ha studiato per giorni e notti al lume di candelotto, ma alla fine ha partorito il “regolamento delle ronde”, il più grande ed esaustivo documento politico che sia mai uscito da via Bellerio.
Viene fatto sparire ogni riferimento alla preferenza da assegnare ad ex appartenenti alle forze dell’ordine e carabinieri ( ma che strano, lo avevamo anticipato…) e si precisa che “non dovranno essere espressione di partiti politici”, quindi iscritti si desume.
Dovranno lavorare senza fini di lucro, non collegati a tifoserie, dovrà essere il sindaco a provvedere all’organizzazione dei corsi di formazione dei candidati, saranno vietate uniformi e distintivi.
Il costo di quanto sopra non viene garbatamente precisato, si ipotizza intorno ai 100 milioni di euro. Ma dato che il buon Maroni non ne azzecca mai una, non si smentisce neanche questa volta e inserisce anche un’altra necessità per chi intende arruolarsi, pensando di mettersi a vento nel caso accadesse qualcosa di sgradevole.
No, non ci riferiamo al fatto che debbano essere disarmati ( questo è previsto) o che debbano marciare in fila per tre, col resto di due ( non se parla più), ma del fatto che il decreto preveda la presentazione di “un certificato medico dell’Asl di buona salute fisica e mentale”…
Già a sensazione, qua si rischia che nessuno venga accettato: una persona con le rotelle a posto difficilmente farebbe parte di una ronda, in effetti.
Ma glissiamo su questo nostro convincimento e vediamo l’aspetto che ci preme sottolineare.
Come si fa a stabilire la “sanità mentale” di un soggetto, nella fattispecie?
Come ha spiegato Luigi Ferranini, segretario nazionale della Società Italiana di Psichiatria, “per una valutazione di questo tipo ci vuole una visita specialistica da uno psichiatra, dovranno essere fissati dei protocolli nazionali e va chiarito se l’aspirante rondista vuole mettersi al servizio delle persone, oppure se è spinto da motivazioni individuali ed ideologiche”.
In pratica la stessa visita cui dovrebbe sottoporsi anche chi ha avanzato la proposta dell’istituzione delle ronde.
Certamente un aspetto non da poco se qualcuno si assumerà la responsabilità di non seguire questo iter e penserà che sia sufficiente un certificato strappato a un ortopedico dell’Asl.
Su certe cose non si scherza, se ne leggono di notizie di spostati che ammazzano qualcuno, presi da raptus.
E a dimostrazione che di spostati in giro ce ne sono tanti segnaliamo che, come Maroni ha escluso dalle ronde gli iscritti ai partiti politici ( quindi alla Lega), il buon Borghezio ha dichiarato che “i leghisti si iscriveranno alle associazioni a titolo personale”.
Un escamotage per eludere la legge promulgata dal suo amico sassofonista, insomma.
In effetti, una bella visita psichiatrica a questo punto s’impone, magari coattiva, non a base volontaria.
“Valeriana per tutti” potrebbe un ottimo slogan per pubblicizzare le ronde dell’insonnia.
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