BERLUSCONI ACCELERA SU “FORZA ITALIAâ€. A GIORNI IL RILANCIO DEL VECCHIO MARCHIO
IERI PRANZO CON VERONICA… “PREPARANO BLITZ SUGLI SPOT MEDIASET”
Il videomessaggio è stato limato nelle ultime ore ad Arcore, pronto per la messa in onda a metà settimana.
Un ritocco e un aggiornamento, raccontano, rispetto a quello che era stato registrato una settimana fa.
Silvio Berlusconi usa toni aspri, parla di «persecuzione », dando per scontato il primo voto per la sua decadenza in giunta, ma non si sbilancia fino all’apertura immediata della crisi, spiega chi a quel messaggio sta lavorando.
Piuttosto, il ritorno in pubblico, comunque in tv, dopo l’inabissamento di oltre un mese servirà a segnare il lancio ufficiale di Forza Italia.
Rigenerata, rispolverata, pronta per l’uso.
Lascia Villa San Martino, il Cavaliere, lo fa in via eccezionale per un’occasione altrettanto eccezionale: un pranzo domenicale non distante da casa, con la ex moglie Veronica e i figli di seconde nozze a Villa Macherio.
Ci sono ancora trattative aperte sul più oneroso dei divorzi italiani.
Ma diventa l’occasione per parlare anche con la “ex” del suo destino, ora che i rapporti tra i due sono meno gelidi.
L’umore di Berlusconi tuttavia resta nero per quanto sta avvenendo a Roma. «Vogliono farmi fuori, stavolta ci stanno riuscendo, ma se pensano che incasso così, si sbagliano », è lo sfogo a caldo ripetuto ai parlamentari più fidati sentiti poi nel pomeriggio.
Voglia di fallo di reazione, di spaccare tutto, di mandare all’aria il governo, poi i propositi bellicosi rientrano. Il leader per adesso accelera sul partito, costretto com’è a congelare qualsiasi strappo su Letta.
L’attacco frontale e brutale di ieri di Renzi è risuonato come un campanello d’allarme.
«La battaglia congressuale nel Pd potrebbe far saltare tutto, sono loro ad avere voglia di elezioni, ma noi siamo pronti» è stato il commento a caldo col quale Berlusconi ha preannunciato ai suoi il ritorno a Roma dopo quasi un mese di assenza.
Lo farà mercoledì.
Quel giorno è intenzionato a convocare lo stato maggiore, stavolta nella nuova sede di San Lorenzo in Lucina. Verdini tra gli altri ha messo in allerta tutti.
Il lancio di Forza Italia da lì a breve peserà come un segnale di guerra: pronti al voto anticipato, noi ci siamo.
Lungo i 3.800 metri quadrati al primo piano della piazza nel centro di Roma campeggiano simboli e bandiere di Forza Italia ovunque.
Le resistenze degli ex An e le pastoie burocratiche legate al Pdl che hanno frenato finora l’annuncio, sembrano superate e si parte.
Ma i falchi del partito continuano a insistere sulla necessità di aprire una crisi, accettare fin da mercoledì le dimissioni dei ministri.
«Quelli del Pd sono fuori rotta, la Corte europea è una sorta di quarto grado di giudizio, assurdo accelerare in giunta» ripete tra gli altri il sottosegretario Michaela Biancofiore.
Berlusconi morde il freno e l’ultimo argomento tirato fuori mette a tacere tanti: «Se faccio saltare tutto, per ritorsione è già pronto un blitz per colpire le mie aziende».
E fa riferimento a un decreto in cantiere al ministero dello Sviluppo economico, competente alle Comunicazioni.
«Hanno fissato un tetto a ribasso per le pubblicità sulle emittenti tv per mettere in ginocchio Mediaset» è la rivelazione.
Fa capo al democratico Zanonato, quel dicastero, che però annovera Antonio Catricalà viceministro e la fedelissima Simona Vicari sottosegretario.
Abbandonare il governo e le sue pedine strategiche resta, dal suo punto di vista, la più dannosa delle mosse.
Carmelo Lopapa
(da “La Repubblica“)
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