CENE A ROMA, VERDINI TORNA IN CARCERE, REVOCATI GLI ARRESTI DOMICILIARI
L’EX SENATORE HA VIOLATO LE REGOLE MENTRE STAVA SCONTANDO UNA CONDANNA DEFINITIVA DI 6 ANNI
Revocata la detenzione domiciliare a Denis Verdini. E’ questa la decisione del tribunale di sorveglianza di Firenze.
La polizia sta eseguendo il rientro il carcere nei confronti dell’ex coordinatore di Forza Italia ed ex senatore di Ala, oggi 72enne. Secondo quanto si apprende, Verdini viene portato nel carcere fiorentino di Sollicciano. A Verdini, che stava scontando dal 2021 la condanna definitiva a 6 anni per il crac del Credito Cooperativo ai domiciliari nella sua villa al Pian dei Giullari, sulle colline intorno a Firenze, viene contestata dalla procura di Roma l’evasione per alcune cene a cui avrebbe preso parte nella capitale con manager e politici.
L’ex senatore è stato condannato inoltre in via definitiva a 5 anni e mezzo anche per il fallimento della Società Toscana Edizioni. Con il cumulo pena si arriva a un totale di circa 15 anni.
Il carcere però è poco probabile: sarebbe una soluzione estrema e poco applicata nei casi in cui i detenuti, come Verdini, hanno superato i 70 anni. Altra possibilità sarebbe l’applicazione del braccialetto elettronico o anche una drastica riduzione dei permessi.
In realtà le assenze e le “gite” a Roma sarebbero peraltro state autorizzate dallo stesso tribunale di sorveglianza. Ma l’ex senatore aveva chiesto di potersi assentare per andare dal dentista e per aiutare il figlio: mentre le sue uscite si sarebbero protratte ben oltre i limiti consentiti.
Dopo l’arresto del figlio Tommaso Verdini, nel dicembre scorso, il Tribunale di sorveglianza aveva aperto un procedimento e il 22 febbraio si è celebrata l’udienza. La procura generale aveva chiesto la revoca dei domiciliari per l’ex senatore. In aula Verdini, assistito dall’avvocato Marco Rocchi, si era difeso spiegando che riteneva di poter partecipare alle cene, essendo stato autorizzato ad andare dal dentista a Roma e a fermarmi a casa del figlio.
(da agenzie)
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