DANIELE CIANO, CHI E’ L’ATTIVISTA DI CASAPOUND CHE URLAVA “TI STUPRO†A UNA DONNA ROM
I PROFILI FB CANCELLATI TROPPO TARDI: ALTRO CHE “MAI FATTO POLITICA CON CASAPOUND”, LE FOTO DIMOSTRANO IL CONTRARIO
Ne ha parecchi di profili su Facebook Daniele Ciano, l’attivista di CasaPound che durante la “rivolta dei residenti” messa in scena dai fascisti del Terzo Millennio a Casal Bruciato ha urlato «ti stupro, troia» ad una madre di famiglia.
Subito il partito di Iannone e Di Stefano ha tentato di smarcarsi dicendo che quell’uomo, con il cranio rasato e un giacchetto con gli stemmi di CasaPound, era un residente esasperato.
Ma così non è.
Perchè non solo Daniele non è un residente esasperato di Casal Bruciato ma è anche uno che ha fatto attivismo parecchio con CasaPound.
Certo, magari non avrà la tessera ma è uno che si è dato tanto da fare. In un profilo Facebook che ora è stato cancellato ad esempio spiccava tra le altre cose una foto di gruppo con Mauro Antonini, il responsabile Lazio per CasaPound Italia, e una foto profilo scattata davanti alla bandiera del partito con l’invito a votare per CasaPound alle politiche del 4 marzo 2018.
Sulla pagina Facebook di CasaPound del V Municipio Daniele Ciano è fotografato durante una raccolta alimentare organizzata da “La Salamandra“, l’organizzazione di protezione civile di CasaPound. Assieme a lui c’è Giuseppe Di Silvestre, il candidato presidente di CasaPound per il V Municipio alle ultime elezioni nonchè uno di coloro che in questi giorni durante le proteste per l’arrivo della famiglia Roma a Casal Bruciato ha spesso preso parola a nome di una piccola minoranza di residenti che volevano difendersi dagli “zingari”.
La contiguità di Ciano con gli ambienti di CasaPound sembra quindi confermata. Lui smentisce di fare parte dell’organizzazione neofascista e anche di aver pronunciato quell’insulto che — secondo la narrazione di CPI — non farebbe nemmeno parte della cultura del partito.
Ma l’Agenzia Dire, che per prima ha fatto circolare i video dell’assalto alla porta del condominio e del tentativo di aggressione ad una donna la cui unica colpa è quella di essere legittima assegnataria di una casa popolare, ha dimostrato il contrario.
Ieri alla Zanzara Mauro Antonini ha provato a difendere il lavoro di CasaPound addirittura negando che vogliono cacciare la famiglia Rom, ma non riuscendoci ad un certo punto ha riagganciato dicendo «senti io qua c’ho da fare co gli ITALIANIII».
Negli altri account Facebook a suo nome — quelli rimasti online — Daniele Ciano tiene un profilo più basso. Post su CasaPound non se ne vedono anche se si notano i like alle pagine ufficiali di Simone Di Stefano e Luca Marsella (consigliere municipale ad Ostia per CPI) e quella a Fatto in casa da Benedetta. Qui interpreta la parte del tifoso della Lazio appassionato di cani (razza Bull Terrier). Sono profili non politicizzati, almeno per quanto è dato di vedere da fuori, dai quali emerge invece l’aderenza ai codici culturali degli ultras. Ad esempio la scritta “Speziale libero” accompagnato dalla frase «Raciti i scontri so finiti». Filippo Raciti era l’ispettore capo della Polizia ucciso da Antonio Speziale a Catania nel 2007. Non male per un sostenitore dell’ordine e della legalità .
(da “NextQuotidiano”)
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