FINANCIAL TIMES: “GOVERNO DI UNITA’ NAZIONALE, UNICA SALVEZZA PER ROMAâ€
DURO ATTACCO AL “COMPORTAMENTO IRRESPONSABILE” DI BERLUSCONI CHE “HA MESSO I PROPRI INTERESSI DAVANTI A QUELLI DEL PAESE”…LA STRADA MAESTRA E’ UN ESECUTIVO CHE PORTI AVANTI LE RIFORME CON AMPIA MAGGIORANZA
“L’unica strada possibile per la salvezza di Roma”: è questo il titolo dell’editoriale che apre oggi la pagina delle opinioni e dei commenti sul Financial Times.
Il sottotitolo spiega quale sia questa via da seguire: “Un governo di unità nazionale deve fare seguito alle dimissioni di Berlusconi”.
L’articolo non firmato, dunque espressione della direzione del più importante quotidiano finanziario d’Europa (e scritto ieri pomeriggio, evidentemente prima delle ultime indicazioni di Berlusconi a favore di un governo di transizione guidato da Mario Monti), comincia notando che il comportamento del Cavaliere negli ultimi giorni non potrebbe essere un migliore esempio della sua irresponsabilità politica: “Prima ha rifiutato ostinatamente di dimettersi, quindi ha voluto un voto sul budget 2010 nonostante le ammonizioni che non aveva più una maggioranza, poi dopo averlo perso ha acconsentito a dare le dimissioni ma solo secondo i suoi tempi”, e nel fare ciò ha messo “i propri interessi davanti a quelli del paese”.
La reazione di panico dei mercati è stata la drammatica risposta.
E’ vero che la situazione italiana peggiora in parte per ragioni tecniche, osserva il Ft, ma ciò spiega solo in parte quanto sta accadendo.
“Gli investitori sono preoccupati da quanto ci vorrà per risolvere la crisi politica”.
In un mondo ideale, prosegue l’editoriale, Berlusconi dovrebbe ripensarci e dimettersi subito. In alternativa, il parlamento deve approvare nel più breve tempo possibile la legge sulle misure d’emergenza richieste da Bruxelles.
Ma a questo punto nemmeno questo basterebbe.
Perciò, conclude il Financial Times, il parlamento deve anche “appoggiare un nuovo governo che porti avanti l’agenda delle riforme, guidato da una figura che può promettere con credibilità di pareggiare il budget e realizzare un piano di crescita economica.
E deve essere un governo con un’ampia base, inclusa una rilevante proporzione dell’attuale coalizione di centro-destra”.
Nonostante le sue molte debolezze, afferma l’editoriale, l’economia italiana, con una ricchezza stimata in 8600 miliardi di euro cioè quattro volte il debito nazionale, è in condizioni molto migliori della politica italiana.
“I parlamentari italiani devono fare tutto quello che possono per risolvere dunque quello che è il vero problema di Roma”.
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