I “RISPARMI†DELLA CASTA: A PISA IL RETTORE RADDOPPIA L’INDENNITA’
LA RIORGANIZZAZIONE DELL’ATENEO TOSCANO …”SPESE ECCESSIVE IN TEMPO DI CRISI”
C’è crisi. E anche l’università di Pisa tira la cinghia.
La nuova organizzazione dell’ateneo toscano ha consentito un risparmio del 20% delle spese. Sarà forse anche per questo motivo che il consiglio d’amministrazione ha deciso di raddoppiare le indennità di carica di rettore, prorettore e dei capi delle unità dipartimentali. Secondo quanto hanno denunciato sindacati e associazioni studentesche, invece che i 50mila euro lordi annui percepiti fino ad oggi, il magnifico pisano Massimo Maria Augello riceverà tra i 90 e i 95mila euro (da sommare naturalmente allo stipendio da docente ordinario).
Il prorettore passa da 20 a 38mila euro (circa), i dirigenti delle unità dipartimentali da cinquemila a 9.500 euro.
Il gettone di presenza al cda passa da 200 a 500 euro.
LA POLEMICA
La delibera è passata nonostante il voto contrario dell’organizzazione studentesca Sinistra Per e le critiche dei sindacati. «L’aumento che per noi è motivo di forte criticità in particolare per le cariche monocratiche – afferma Sinistra Per -. Comprendiamo l’aumento di impegno e della responsabilità individuale, ma continuiamo a ritenere inopportuno, in un momento di crisi e di tagli all’Università e a tutte le amministrazioni pubbliche, aumentare le singole retribuzioni, soprattutto se pensiamo che i principali beneficiari saranno docenti ordinari che percepiscono già , in moltissimi casi, oltre 100 mila euro all’anno».
LA REPLICA
Attraverso l’ufficio stampa, l’università pisana fa sapere che l’aumento delle indennità è il frutto di una manovra più complessa.
L’ateneo è stato infatti riorganizzato secondo i principi della riforma Gelmini.
Le 11 facoltà e i 48 dipartimenti sono scomparsi, lasciando il posto a 20 unità dipartimentali. Un’operazione che ha consentito di risparmiare fino al 20% del bilancio.
«Di contro – spiega l’ufficio stampa – il carico di lavoro di rettore, prorettore e direttori è aumentato notevolmente».
(da “il Corriere della Sera”)
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