IL “PACCO†DI VELTRONI A RUTELLI
VELTRONI DIEDE A INTENDERE A RUTELLI CHE AVREBBE EREDITATO UNA CITTA’ ANCORA IN LUNA DI MIELE CON LA SINISTRA…. IN REALTA’ ERA IN POSSESSO DI UN SONDAGGIO CHE CERTIFICAVA IL CROLLO DEI CONSENSI
La candidatura di Rutelli a sindaco di Roma era destinata a fallire: lo sapevano in molti, ma non il diretto interessato. E non per colpa sua, ma perchè il consenso verso la giunta di Veltroni era in caduta libera già dal 2006. In città lo sospettavano in tanti, ma ora è certo che nei Palazzi del potere locale qualcuno aveva la certezza statistica che Rutelli sarebbe andato a sbattere contro il sogno infranto del “modello Roma”.
Veltroni, lo rivela il settimanale Panorama, era in possesso di un sondaggio Ipsos dal quale emergeva inequivocabilmente un crollo di consensi della sua giunta , quantificato in venti punti percentuali, persi in 20 mesi.
A bocciare Veltroni era il 36% dei disoccupati, cosi come gli impiegati con 14 punti percentuali in meno, gli abitanti del centro ( persi il 28 % dei consensi in due anni) e quelli di Ostia ( meno 15%) . In generale il 58% dei romani non aveva più fiducia in Walter. Rutelli, non a caso, ha raccolto il 46% dei voti. Quello che conta è però lo sgambetto politico, in quanto all’ex leader della Margherita si faceva credere che avrebbe ereditato una città ancora in luna di miele con il centrosinistra, mentre gli veniva consegnata una sfida impossibile. Il sondaggio, intitolato “L’analisi di trend del biennio 2006-2007” non è mai stato reso pubblico. Non lo conoscevano i rutelliani, ma nemmeno lo staff di Romano Prodi, che era ancora alla guida del Governo.
Colpiscono poi talune coincidenze. A metà gennaio l’Ipsos sfornava la debacle di Veltroni e lui, dal Campidoglio, annunciava che il Pd si sarebbe presentato da solo, senza la Sinistra radicale, sganciando le prime bombe contro il Governo Prodi.
Un mese dopo offriva la candidatura a Rutelli, come suo successore. Una sfida che i media, vicini a Veltroni, davano praticamente già vinta, una passeggiata, grazie alla spinta di consensi di cui godeva il sindaco uscente.
La realtà era invece ben diversa ma pochi lo sapevano e gli altri si fidavano…. Nella città reale la metà dei romani era già decisa a cambiare, senza neanche sapere il nome del candidato opposto. Alla fine lo stesso Gianni Alemanno non si sarebbe aspettato una vittoria così netta e facile. Ma il gioco era riuscito, Prodi era caduto, Rutelli ha preso la facciata al posto di Veltroni, il quale è ancora lì…almeno per ora.
Quando si dice gli amici….
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