INDAGATO MARONI PER FINANZIAMENTO ILLECITO: HA INCASSATO 60.000 EURO DA UNA SOCIETA’ SOTTO PROCESSO PER TANGENTI
INTERROGATO IN SEGRETO NEI GIORNI SCORSI HA AFFERMATO CHE SI TRATTAVA DI CONSULENZE LEGALI…. ANCHE LA SUA SEGRETARIA PERCEPIVA 2.000 EURO MENSILI “PER ORGANIZZARE FESTE”…. LA DITTA MYTHOS ERA GIA’ INDAGATA PER VARI EPISODI DI CORRUZIONE
Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, è indagato a Roma per finanziamento illecito in relazione a una consulenza da 60 mila euro pagata dalla società Mythos.
Viene così confermato quanto riportato da “L’espresso” in edicola oggi e che noi abbiamo anticipato ieri.
A quanto si apprende, Maroni è già stato interrogato in gran segreto nei giorni scorsi.
Nel corso dell’interrogatorio, il ministro avrebbe affermato che i soldi ricevuti dalla Mythos non costituiscono il compenso per alcuna attività illegale.
Si tratterebbe, secondo il numero uno del Viminale, del compenso di una consulenza legale effettuata in qualità di avvocato.
Gli atti dell’indagine che vede coinvolto Roberto Maroni sono ora al vaglio della magistratura romana che ha iscritto il nominativo del ministro nel registro degli indagati per l’ipotesi di finanziamento illecito ad un parlamentare.
L’inchiesta è condotta dal procuratore Giovanni Ferrara e dall’aggiunto Alberto Caperna.
Secondo l’ipotesi originaria di indagine, formulata dai pm di Milano, la somma incassata da Maroni sarebbe stata fatturata nel 2007-2008 ma la consulenza professionale non sarebbe mai stata svolta.
Nell’inchiesta risulta coinvolto anche Franco Boselli, manager della Mythos, società sotto inchiesta per tangenti versate a vari personaggi.
Lo stesso Boselli ha confermato che conosceva Maroni in quanto “lavoravamo insieme alla Avon” negli anni ’80.
E qui aggiunge di avergli pagato, a fine 2007, “consulenze legali, con regolari fatture”.
Solo allora il pm gli chiede quanto ha versato a Maroni.
Boselli, a mente, risponde: “Sessantamila euro”.
Ma cosa faceva Maroni?
“Ci diceva come muoverci a livello di Comuni, Province, Regioni”.
Il pm non capisce che lavoro svolgeva l’avvocato-parlamentare per meritare i soldi.
Boselli: “Essendo un legale, un amico e un esperto di situazioni del settore pubblico, mi ha dato un supporto per capire le disposizioni di legge per la gestione di asset lineari”.
In pratica, gli avrebbe solo “presentato persone”per vendere progetti “a province come Varese e Sondrio, in Emilia…”.
Ma c’è almeno una traccia scritta di queste consulenze?
Risposta di Boselli: “No, non serviva. Ho preso appunti. Abbiamo incontrato persone del Demanio o di altri enti pubblici e lui mi ha fatto da collettore e coordinatore”.
Finora si ignorava che Maroni continuasse a incassare parcelle da avvocato anche durante il suo mandato parlamentare.
E che avesse preso soldi dalla Mythos perfino due anni dopo i primi arresti per corruzione.
A fronte quindi di versamenti mensili di 5.000 euro al ministro, è singolare che anche la sua segretaria particolare e portavoce, Isabella Votino, beneficiasse anch’essa di un contratto da 2.000 euro mensili dalla stessa Mythos.
E perchè anche lei veniva pagata dalla Mythos?
“Per organizzare eventi a Roma, per promuovere la nostra società “, risponde Boselli.
Insomma, feste e incontri per favorire i contatti con i politici.
Ma i misteri non sono finiti.
Negli archivi della Mythos Business Development compaiono altri due versamenti a una società che organizza party a Roma.
Queste fatture seguono di pochi giorni la festa dell’ottobre 2007 per il compleanno di Isabella Votino a Roma, descritta anche da “il Giornale”. Musiche di Mariano Apicella, ospite d’onore Silvio Berlusconi.
Per chi volesse approfondire, rimandiamo all’articolo completo de l’Espresso, pubblicato nella nostra home page.
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