L’«ESERCITO DI SILVIO» CONTRO I PM: ECCO I 17.000 SOLDATI DEL CAVALIERE
LA PRIMA ADUNATA IL 29 GIUGNO A ROMA… L’EX PREMIER VUOLE UN NUOVO PARTITO AL POSTO DEL PDL
La prima adunata – trattandosi di esercito si chiama così – è imminente.
Il 22 o il 29 giugno a Roma, non a caso: a cavallo della sentenza Ruby che per il comandante in capo (virtuale) dell’armata non promette nulla di buono.
Si chiama “Esercito di Silvio” e fino a ieri sera contava già 17.075 «arruolati». Tutti telematici, per ora, s’intende. Basta registrarsi al sito web e si diventa soldati.
Ma i dodici promotori, quasi tutti imprenditori e professionisti settentrionali che campeggiano con foto sul sito, guidati dall’albergatore padovano Simone Furlan, si preparano a radicare il tutto sul territorio da Nord a Sud, investire ed essere operativi da qui a poche settimane.
Ma per fare cosa? Il cantiere sa molto di lista civica giovane e di lotta, se non di nuovo partito del presidente.
Il richiamo alla Guerra dei Vent’anni nella dichiarazione di accesso sembra proprio roba sua.
Del resto, è proprio di scomposizione del Pdl che Berlusconi sembra sia tornato a parlare in queste ore.
Da venerdì sera e fino a oggi sono ospiti a Villa Certosa in Sardegna i “falchi” Verdini, Santanchè e Capezzone.
Discussione a 360 gradi sul quadro politico e sull’organizzazione del partito ora che i vertici sono approdati al governo.
«Non voglio contrapposizioni interne» ripete il Cavaliere.
Ma ai suoi interlocutori non nasconde il nuovo progetto. Un «sole coi raggi», di cui il Pdl sempre più governativo e moderato costituirebbe solo una delle componenti. Affiancato da un’area laica con Bondi, Galan, Carfagna e Ravetto.
Infine da un partito tutto suo, appunto. Giovane e di lotta. Pronto a seguirlo anche incaso di interdizione.
La dichiarazione di fede con cui si aderisce all’Esercito sembra uno scherzo:
«Io sottoscritto dichiaro di volermi arruolare nell’Esercito di Silvio per difendere il presidente Berlusconi e combattere al suo fianco la Guerra dei Vent’anni. Dichiaro di riconoscermi in lui, nel suo pensiero, nei suoi ideali. E di essere pronto a partecipare a eventi o manifestazioni in suo supporto».
Lo scherzo finisce qui. Poi si fa sul serio.
Età media tra i 19 e i 25 anni. Sono 516 i gruppi organizzati (ostreet team,come li chiamano loro) ad avere già sposato la causa, racconta soddisfatto Furlan, che un anno fa aveva formato a Padova Forza Insieme, associazione di professionisti impegnati nella difesa da banche e Equitalia, nemici giurati.
A Palazzo Grazioli, spiega, è stata inviata solo un’informativa per comunicare l’avvio del progetto. Poi, va da sè, chi tace acconsente.
«No, il presidente non lo abbiamo sentito» giura Diego Volpe Pasini, anche lui tra i colonnelli, anzi, come preferisce, «ufficiale ma di basso rango».
Vecchia conoscenza del mondo berlusconiano, meno di un anno fa si era lanciato all’attacco di Alfano e della dirigenza Pdl quando sembrava che il Cavaliere stesse mollando il vecchio partito.
«Esercito vuol dire moltitudine, siamo in tanti e animati dal medesimo spirito di corpo e di sacrificio per una causa giusta, ma non abbiamo nulla a che fare col mondo militare» premette l’imprenditore milanese.
«Solo, non vogliamo che si ripetano più episodi come quelli di Brescia o Udine, abbiamo offerto troppe volte la guancia, aggrediti da facinorosi nelle nostre manifestazioni: d’ora in poi saremo presenti ».
Servizio d’ordine? «No, ci prenderebbero per fascisti. Ma avete presente la manifestazione dei colletti bianchi di Torino? Ecco, i moderati si sono stancati – continua Pasini – e adesso si faranno sentire al fianco del loro leader vittima di una persecuzione giudiziaria. Berlusconi deve sapere che l’affetto dei suoi elettori prescinde da quel che accadrà nei prossimi mesi nei processi ».
Dunque, piazze, manifestazioni. Ma niente Tribunale di Milano, promette Furlan.
Sarà piuttosto, è ancora Pasini a parlare, «una rete diffusa di persone disposte ad andare casa per casa per contattare tutti i nostri elettori e tanti altri, per ricordare quanto fatto dal presidente e la persecuzione di cui è vittima».
Un po’truppe cammellate, un po’ lista civica e apartitica dunque.
«Nessun intento elettorale, ma noi seguiremo le indicazioni del presidente qualunque sia l’indicazione, lo voteremmo pure alla guida di “W Arcore” taglia corto Pasini.
Tra i promotori compare anche un diciottenne, si chiama Alessandro Bertoldi, è commissario Pdl a Bolzano, espressione di Michaela Biancofiore, non estranea al progetto.
«È evidente che l’Esercito, i cui sponsor coincidono con gli ispiratori del sito Berlusconialquirinale.it, è una cellula formata in vista dell’eventuale ritorno a Forza Italia – spiega la sottosegretaria – Tutta gente che, come me, si identifica nel nostro leader prima che nel Pdl. Ed è pronta a seguirlo ovunque».
Carmelo Lopapa
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