L’IGNOBILE AGGRESSIONE RAZZISTA AL DISABILE MAROCCHINO SUL BUS A TORINO: “MI HANNO SPUTATO IN FACCIAâ€
IL RACCONTO DEL TETRAPLEGICO A “LA STAMPA”: “MI HA DIFESO UN GIOVANE, UN 70ENNE VOLEVA ANCHE PICCHIARMI”
Un tetraplegico italiano di origine marocchina è stato aggredito e insultato da alcuni passeggeri sul tram della linea 4 a Torino perchè la sua sedia a rotelle non si agganciava alle cinture di sicurezza del mezzo. Come riporta La Stampa, le difficoltà del disabile con la sua sedia a rotelle hanno provocato le reazioni contro Abderrahim Belgaid:
“Mi hanno sputato addosso e umiliato. Stava per finire male. Un uomo voleva aggredirmi ma è stato fermato appena in tempo. Altrimenti non so cosa mi sarebbe successo. È stata dura”.
L’uomo, 62 anni, è diventato tetraplegico propria a causa di un’aggressione:
Tredici anni fa è stato pestato dal suo ex datore di lavoro. Spinto contro lo spigolo di un mobile, il suo collo si è spezzato. È diventato tetraplegico. Da allora la sfortuna non lo ha più abbandonato. Tre anni e mezzo fa è stato investito da un’auto in corso Vercelli. “La carrozzina ha attutito il colpo. Mi ha salvato la vita”.
Una vita da tetraplegico, che alcuni passeggeri del tram 4 hanno deriso infarcendo i loro insulti di razzismo. “Marocchino di m.. Disabile di m.. tornatene nel tuo paese”.
Abderrahim Belgaid racconta nel dettaglio cosa è successo all’interno del tram 4 dove si è consumata l’aggressione:
“L’autista è venuto a dirmi che dovevo mettermi la cintura di sicurezza. Sono tetraplegico, le mani le muovo appena: non avrei potuto allacciarmela nemmeno volendo. Però anche se ci fossi riuscito non si sarebbe chiusa, visto che la mia sedia a rotelle è troppo grande. L’autista mi ha consigliato di scendere”
L’autista è sceso dal tram per contattare la centrale e chiedere istruzioni e a quel punto gli altri passeggeri hanno iniziato un’aggressione non solo verbale:
“Hanno cominciato a insultarmi, dicendo che per colpa mia stavano facendo tardi. ‘Marocchino di m…’, ‘Disabile di m….’,’Tornatene al tuo paese’. Un uomo, sulla settantina d’anni, con i capelli bianchi, mi ha sputato addosso. E per di più mi ha detto che mi avrebbe rotto il collo se non fossi sceso”.
Fortunatamente per Abderrahim Belgaid, un ragazzo è intervenuto in sua difesa:
“Lui, più di tutti, mi ha difeso da chi mi stava minacciando e umiliando. L’autista, poi, ha risolto la situazione. Così siamo ripartiti. Non avrei mai potuto immaginarmi una cosa del genere. Mai. Non c’è solidarietà tra le persone. Ringrazio quelle poche persone che non sono rimaste indifferenti”.
(da agenzie)
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