LA LEGA PROPAGANDA IL CONCERTO DI POVIA A NERVI DOPO LE MINACCE AGLI ORGANIZZATORI, MA CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO
GLI STESSI CHE VOGLIONO VIETARE I CONCERTI DI BELLO FIGO ORA PARLANO DI LIBERTA’ DI ESPRESSIONE MINACCIATA, CHE COMICHE
A Genova succede che persino un Giuseppe Povia diventi un simbolo.
E un concerto in passeggiata a Nervi l’occasione per mobilitare le masse, rinfrescare pantheon.
Il neo commissario provinciale della Lega Nord a Genova, Franco Senarega, noto come accompagnatore decennale di Matteo Salvini in quel di Recco, dove il leader leghista ha una seconda casa (mai messa a disposizione dei senzatetto italiani), ha pensato bene di “politicizzare” il concerto previsto il 23 novembre nel locale “Bonfim 2.0”: «Le minacce agli organizzatori del concerto di Povia a Genova sono un fatto grave. È assurdo che un cantante rischi di non poter tenere un concerto, solo perchè alcuni sostenitori del pensiero unico non gradiscono i testi delle sue canzoni».
Le minacce sono state denunciate qualche giorno fa da Simone Sangalli, presidente dell’associazione culturale “Momentum”, che ha deciso di portare in passeggiata il cantante di “Luca era Gay” e “Immigrazia.
Povia è molto amato dal leader del Carroccio Matteo Salvini. Nulla di sorprendente, visti i testi razzisti ed omofobi di alcune sue canzoni.
Dopo la famosa “Luca era gay”, con conversione all’eterosessualità , in “Immigrazia” Povia canta “Accogliamo tutti qua, disse il figlio di papà , nel frattempo l’immigrato, mentre tu stai sulla sedia, piano piano lui si insedia”.
A giugno era stato ospite di un concerto a Cologno Monzese, organizzato da Lealtà Azione.
Proteste che in occasione di un altro concerto, a Trezzano sul Naviglio, avevano portato alla cancellazione del concerto. Povia, allora, l’aveva presa così: «Libertà e Democrazia hanno perso. Mafia e Dittatura hanno vinto».
Da qui ecco l’appello e la mobilitazione leghista tramite Senarega: «Personalmente andrò al concerto e auspico che molti genovesi, che apprezzano le canzoni di Povia, facciano lo stesso, senza farsi intimorire dalle minacce di certi pseudo democratici. La cultura non ha colore politico».
Bene, concordiamo, tutti hanno diritto a svolgere il proprio concerto.
Allora Senarega spieghi perchè in diverse occasioni il suo partito ha dichiarato l’opposto.
“A Bello Figo non gli si dovrebbe far fare spettacoli pubblici nè a Parma nè altrove”: queste parole contro il rapper pronunciate dal Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega nord, Fabio Rainieri, che sull’argomento ha pure presentato una interrogazione in Regione.
Quindi di che vi lamentate?
Chi semina vento raccoglie tempesta.
Copritevi, che a Nervi tira vento.
Leave a Reply