LA MELONI CHE OGGI ATTACCA LA FRANCIA E’ LA STESSA CHE VOTO’ PER L’INTERVENTO IN LIBIA
IL TRASFORMISMO DEI SEDICENTI SOVRANISTI A SECONDA DELLA CONVENIENZA DEL MOMENTO
Giorgia Meloni continua a scaricare sulla sinistra la responsabilità dell’attacco in Libia del 2011
Ma in maggioranza c’era lei e votava a favore della missione.
C’è un vecchio mantra sovranista, che scarica le responsabilità per quello che è avvenuto in Libia nel 2011 esclusivamente sulla Francia o su Giorgio Napolitano, allora presidente della Repubblica in Italia. La caduta di Gheddafi e l’intervento delle forze militari europee nel Paese nordafricano, infatti, vengono imputati all’atteggiamento aggressivo della Francia di Nicolas Sarkozy che decise di mandare i militari nel Paese, in pieno clima da primavera araba.
Ovviamente, nemmeno Giorgia Meloni si astiene su questo punto. E anche oggi, quando sembrano sempre più evidenti i legami tra Parigi e il generale Haftar, la leader di Fratelli d’Italia ricorda — con un post sui social network — il comportamento dell’Eliseo sulla crisi nello Stato del nord Africa.
Tuttavia, bisogna ricordare che l’intervento in Libia avvenne nel 2011, quando a guidare il Paese c’era una coalizione di centrodestra, che partiva da Silvio Berlusconi e arrivava proprio a Giorgia Meloni che, nei giorni in cui si decise l’offensiva nei confronti della Libia, era in Parlamento a votare sulle varie mozioni.
Tra questa, quella del forzista Fabrizio Cicchitto, che riteneva indispensabile la partecipazione italiana alla guerra in Libia, visti anche gli interessi economici del nostro Paese che, all’epoca dei fatti, riceveva il 25 per cento del petrolio e il 14 per cento del gas naturale di cui aveva bisogno. Questi dati sono stati inseriti proprio in quella mozione.
Giorgia Meloni votò a favore, permettendo — insieme agli altri parlamentari — il supporto attivo dell’Italia alla missione voluta dalla Francia.
(da agenzie)
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