LA MOSSA DI NAPOLITANO: MARIO MONTI SENATORE A VITA, IMMAGINE NON DI UOMO DI PARTE MA DI “PADRE DELLA PATRIAâ€
ECONOMISTA, 68 ANNI, STIMATO IN TUTTO IL MONDO, POSSIBILE PREMIER DI UN GOVERNO TECNICO CHE SALVI L’ECONOMIA E RIDIA CREDIBILITA’ ALL’ITALIA NEL CONSESSO MONDIALE
Il suo nome circola da settimane. Come premier di un governo che gestisca l’emergenza economica.
Saranno i prossimi giorni a dire se l’economista stimato in tutto il mondo sarà davvero chiamato al tentativo – difficile – di formare un governo tecnico. Intanto però entra a Palazzo Madama.
Dalla porta più prestigiosa.
Quella che viene aperta dal Quirinale: senatore a vita.
Questo il comunicato del Colle.
“Il presidente della Rpubblica, Giorgio Napolitano, ha nominato oggi senatore a vita, ai sensi dell’articolo 59, secondo comma, della Costituzione, il professor Mario Monti, che ha illustrato la patria per altissimi meriti nel campo scientifico e sociale. Il decreto è stato controfirmato dal presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Silvio Berlusconi. Il presidente Napolitano ha informato della nomina il presidente del Senato della Repubblica, senatore Renato Schifani. Il capo dello stato ha dato personalmente notizia della nomina al neo senatore, porgendogli i più vivi auguri”.
E in serata cominciano a circolare retroscena sull’operazione Monti.
E sul via libera di Silvio Berlusconi.
La situazione è troppo grave per poter contrapporre gli interessi del partito o personali a quelli del Paese, questa la riflessione cui sarebbe arrivato il premier.
Il Capo dell’esecutivo ha sentito nel pomeriggio Giorgio Napolitano per analizzare la situazione politica ed economica ed i possibili sbocchi.
Non può esserci una soluzione che escluda chi ha vinto le elezioni, ma deve essere una soluzione a tempo e con un programma preciso, sarebbe stato il ragionamento del presidente del Consiglio.
Una scelta maturata però con il netto no della Lega, del tutto contraria a un esecutivo di larghe intese.
Addirittura circolano anche voci su quale potrebbe essere la composizione del governo. Amato nel ruolo di vicepremier, Gianni Letta sottosegretario a palazzo Chigi, mentre c’è chi parla di Fabrizio Saccomanni all’Economia.
Solo indiscrezioni per il momento.
Nel governo potrebbero entrare alcuni esponenti del Pdl, come Fitto e Frattini.
C’è, però, ancora una parte del partito di via dell’Umiltà che insiste sulla necessità di andare alle elezioni. In particolar modo per il voto anticipato è Altero Matteoli che, a suo dire, porterebbe con sè quasi 30 deputati ex An.
Ma torniamo a Mario Monti.
Solo pochi giorni fa, in una lettera aperta a Berlusconi pubblicata dal Corriere della Sera, l’ex commissario europeo aveva difeso l’euro attaccato più volte dal Cavaliere.
“La moneta non è in crisi, è stabile in termini di beni e servizi e in termini di cambio con il dollaro. Se l’Italia non fosse nella zona euro, emettere titoli italiani in lire sarebbe un’impresa ancora più ardua”.
“Gli attacchi – continuava l’economista – si dirigono contro i titoli di Stato di quei Paesi appartenenti alla zona euro che sono gravati da alto debito pubblico e che hanno seri problemi per quanto riguarda il controllo del disavanzo pubblico o l’incapacità di crescere”.
Mario Monti è nato il 19 marzo del 1943 a Varese, dal 1995 al 1999 è stato membro della Commissione Europea, responsabile di mercato interno, servizi finanziari e integrazione finanziaria, dogane e questioni fiscali.
Nel 1965 si laurea in economia presso l’università Bocconi di Milano, dove per quattro anni fa l’assistente, fino ad ottenere la cattedra di professore ordinario presso l’università di Trento. Nel 1970 si trasferisce all’università di Torino, che lascia per diventare, nel 1985, professore di economia politica e direttore dell’istituto di economia politica presso la Bocconi.
Sempre della Bocconi assume la presidenza, nel 1994, dopo la morte di Giovanni Spadolini.
Nel 1995 diventa membro della Commissione Europea di Santer, assumendo l’incarico di responsabile di mercato interno, servizi finanziari e integrazione finanziaria, dogane e questioni fiscali.
Dal ’99 e’ commissario europeo per la concorrenza.
Editorialista del Corriere della sera, Monti è autore di numerose pubblicazioni, specie su temi di economia monetaria e finanziaria.
Anche sul piano internazionale ha partecipato e partecipa ad attività di consulenza ad autorità di politica economica, tra cui il “Macroeconomic policy group”, istituito dalla commissione della Cee presso il Ceps (Centre for european policy studies), l’Aspen institute e la Suerf (Societe universitaire europeenne de rechercheursfinanciers).
(da “La Repubblica”)
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