L’EX CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA ARRESTATO PER CORRUZIONE CHE ORA NESSUNO CONOSCE
COME AI VECCHI TEMPI: QUANDO QUALCHE GIOVANE DI DESTRA FINIVA NEI CASINI E I VERTICI DICEVANO CHE “NON E’ ISCRITTO AL PARTITO” (ERI UTILE SOLO SE TI AMMAZZAVANO SOTTO CASA)
Ai vertici di Fondazione Fiera e della controllata Fiera spa nessuno commenta l’arresto di Massimo Hallecker, ex direttore dell’ufficio acquisti coinvolto nell’inchiesta sugli appalti truccati.
Del resto Hallecker era stato licenziato in tronco un anno fa, all’epoca dell’esposto presentato proprio alla magistratura dall’ad di Fiera spa Luca Palermo. “Il sistema dei controlli funziona – trapela dai vertici della società – . Quando c’è un dipendente infedele lo denunciamo e lo arrestano”. La denuncia infatti questa volta era partita proprio dai vertici di Fiera, società quotata in Borsa.
Hallecker era stato assunto come responsabile dell’ufficio acquisti nel 2017. Proveniva dal gruppo immobiliare Percassi dove aveva avuto lo stesso in carico. Era entrato dopo il terremoto delle dimissioni in massa del consiglio di amministrazione di Fiera spa, chiesto nel gennaio 2017 dall’allora presidente della fondazione di largo Domodossola, Giovanni Gorno Tempini, che aveva voluto “discontinuità con il passato”.
L’assunzione di Hallecker, che nel 2015 aveva provato a farsi eleggere senza successo nella lista di Fratelli d’Italia a Cologno Monzese, è stata fatta quando l’ad era diventato Fabrizio Curci. Nell’attuale inchiesta sono coinvolti altri due esponenti di FdI: Domenico Seidita, che si è dimesso dal consiglio comunale di Cologno Monzese nel 2019 per far posto a Marianna Tedesco, che risulta essere stata “attenzionata” dalla Digos perché vicina all’ultrà della Curva sud del Milan Luca Lucci.
E Silvestro, detto Franco, Riceputi già commissariato dal partito dopo la mancata approvazione a Cologno Monzese del bilancio del sindaco leghista Angelo Rocchi, che ha portato il comune dell’hinterland alle elezioni anticipate.
“Hallecker lo avrò visto un paio di volte, non lo conosco perché nel 2015 non era necessario essere iscritti al partito per candidarsi – taglia corto Sandro Sisler, commissario provinciale di FdI – . Riceputi era già stato sostituito a giugno dopo il commissariamento di Cologno dalla mia portavoce Gianfranca Tesauro. Comunque mi auguro che si risolva tutto per il meglio”. Anche il sindaco Rocchi non va molto oltre: “Hallecker lo avrò visto al massimo un paio di volte perché non è stato nemmeno eletto e poi si parla del 2015. Seidita invece ricordo che si dimise nel 2019 perché non voleva avere conflitti di interessi con altre due attività”.
(da agenzie)
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