LIBERTA’ DI STAMPA: L’ITALIA PRECIPITA AL 61° POSTO NELLA GRADUATORIA MONDIALE
NELLA SPECIALE CLASSIFICA DI REPORTER SANS FRONTIER IL NOSTRO PAESE SCENDE DAL 50° POSTO AL 61°…ANCHE GLI USA PERDONO TERRENO: DAL 20° al 47°
«Repressione», è questa la parola chiave del rapporto 2012 sulla libertà di stampa nel mondo stilato da Reporter Senza Frontiere.
Il 2011 è stato l’anno delle rivolte contro i regimi dittatoriali del Nord Africa.
Ma anche l’anno delle minacce, delle ritorsioni e delle pesanti sanzioni per i giornalisti che hanno cercato di raccontare un anno di straordinari cambiamenti.
Nella classifica redatta dall’associazione internazionale l’Italia precipita dal 50° al 61° posto, ben al di sotto di tutti i principali Stati europei.
Uno scivolone che si giustifica con la fase del declino del berlusconismo, quando il conflitto d’interesse è deflagrato in tutto la sua potenza, le minacce recapitate dalle organizzazioni mafiose ad oltre 12o giornalisti, con la tagliola delle richieste di risarcimento dannio usate a scopo a intimidatorio.
Nel resto dell’Europa la situazione migliora.
La Francia è al 38° (in risalita dalla posizione 44), la Spagna al 39°, mentre ai primissimi posti restano Finlandia, Norvegia e Paesi Bassi.
Interessanti i nuovi ingressi nella top 20 dei Paesi africani Capo Verde e Namimbia, dove gli osservatori internazionali hanno accertato che non esistono limitazioni all’attività giornalistica.
A sorpresa perdono terreno anche gli Stati Uniti cadono invece dal gradino numero 20 direttamente al 47, scontando così alcuni gravi episodi registrati nell’ultimo periodo soprattutto nel mondo dell’informazione digitale.
Antonio Castaldo
(da “Il Corriere della Sera“)
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