MASCHERE, MASCHERINE E “MASCHERELLEâ€: A DESTRA E’ SOLO UN MANICOMIO
UN POPOLO RASSEGNATO CHE HA PERSO L’ORGOGLIO NAZIONALE E UNA DESTRA DI FIGHETTINI INCAPACE DI DARE RISPOSTE
“Rivoluzione liberale”. “Thatcherismo”. “Conservatorismo alla Cameron”. “Putin, Le Per, Sarkozy” e “nce metterei” pure «’a franfellicco»! A destra, è “solo un manicomio”..
Seduto al bar, ragionavo con alcuni amici appassionati.
“Provavo a tirare le somme”, a fare mente locale. Ma niente: l’ennesio “bip” del telefonino “mi avvisava dell’ennesima ridda di news”.
“Solite” notizie. Violenza. Arroganza politica. Qualche tentativo di stupro qua e là . E poi mafia, camorra e delinquenza varia. Già , la delinquenza, soprattutto quella organizzata: proprio quel male che si finge in tutti i modi che non esista.
Solo che “quel male” esiste veramente.
Anzi, proprio la Mafia e la Camorra sono l’emblema tangibile ed incontrovertibile del “reiterato e continuato menefreghismo italico”, delle divisioni di “bottega” e dei giochetti del sistema/potere
Se lo Stato è uno e indivisible, e se la stessa grandezza di un popolo si misura dalla sua complessiva spinta, ideale e valoriale, e allora non ci devono – e non ci possono essere – “zone franche”, divisioni territoriali o “tornaconti di fazione”
Forse sbagliero’, ma non credo proprio che esista un “problema meriodione”.
Esiste l’Italia, quell’Italia che dovrebbe essere capace di fare la sua storia ma che sa soltanto croggiolarsi nell’astrattezza, nell’ascetica attesa delle “stelle cadenti” e nella più profonda sordità al moto dell’orgoglio, nazionale e/o locale che sia.
Se davvero si vuole una “rivoluzione” liberale occorre realizzare almeno 2 condizioni essenziali.
La prima: affermare l’autorità unica ed indiscussa dello Stato e delle sue Leggi, e bisogna farlo in ogni dove.
Insomma, meno “Stato Burocrazia” e più Stato di Diritto, con l’occupazione militare di tutte quelle parti d’Italia pregne dell’antagonistico potere malavitoso e con la riaffermazione “intera” della libertà .
Solo in un territorio libero e liberato sarà davvero possibile parlare di privatizzazioni e di razzionalizzazioni senza che l’indegna mano della collusione politico-malavitisa possa “afferrare al volo l’ennesima occasione”.
La seconda condizione: bisogna smetteterla di “comunicare sempre – e soltanto – “a mò” di fighettini”!
Alla gente, la grande “rivoluzione” politico-liberale – o, se preferite, la “semplice ragione” della libertà – va spiegata.
Ne vanno trasmesse le istanze, le necessità e la sua stessa dimensione.
Quella nella quale, non si lasciano indietro “gli ultimi”, ma gli si dà una mano affinchè possano “rimettersi in piedi” per poter camminare – o per poter ritornare a “camminare” – da soli, sulle proprie gambe”, senza dover chiedere, “a vita”, l’elemosina assistenzialistica dello “Stato-Padre” o “dei misericordiosi di Sistema”, quelli che, poi, all’occorrenza, ti porteranno “il conto”.
Una visione nella quale, oltre alle appena accennate forme di solidarietà (da coniugare e collegare a specifiche forme di volontariato sociale), il merito diventi valore reale, perchè chi merita ha tutto il diritto di emergere e gliene deve essere assicurato l’effettivo godimento.
“Le Italie” esistono purtroppo, e sono tutte sostanzialmente brutte.
La vera scommessa, dopo tanti anni, è quella di averne finalmente “una”, libera, liberata e capace, non soltanto di ritornare a sognare ma di rendere quei sogni, “ribelle ed appassionante” realtà .
Salvatore Castello
Right BLU – La Destra Liberale
Leave a Reply