MICCICHE’ E’ IMPRESENTABILE: “FALCONE E BORSELLINO? SBAGLIATO INTITOLARE A LORO L’ AEROPORTO, MEGLIO ARCHIMEDE O ALTRE FIGURE POSITIVEâ€
PER IL CANDIDATO APPOGGIATO DA FLI “MEGLIO NOMI CHE NON RICORDINO LA MAFIA”…. PER LUI I DUE MAGISTRATI UCCISI DALLA MAFIA SONO FIGURE NEGATIVE: COME PUO’ IL PARTITO DELLA LEGALITA’ ( COME AMA DEFINIRSI FLI) PORTARE COME PRESIDENTE DELLA REGIONE UN PERSONAGGIO DEL GENERE?
Il candidato alla presidenza della Regione insiste: “Falcone e Borsellino? Sbagliato intitolare a loro l’aeroporto, io lo l’avrei intestato ad Archimede o qualche figura che non ricorda la mafia”
Lo aveva già detto in occasione dell’intitolazione, adesso Gianfranco Miccichè ribadisce il concetto che il nome dei due eroi palermitani per eccellenza, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, non doveva essere legato all’aeroporto di Palermo per il retaggio sulle stragi di mafia.
“Continuo ad essere convinto che intitolare l’aeroporto di Palermo a Falcone e Borsellino, significa che ci si ricorda della mafia”- ha detto il candidato alla presidenza della Regione in un’intervista televisiva a Sky Tg 24 – L’aeroporto di Palermo lo intitolerei ad Archimede o ad altre figure della scienza, figure positive”.
“Ritengo, comunque, che sia una scelta di marketing sbagliata, per un territorio a vocazione turistica come il nostro, intitolare un luogo di partenza e arrivo come l’aeroporto alla memoria dei propri caduti.
Il commento del ns. direttore
Il cocainomane (per sua stessa ammissione in un verbale di polizia) Miccichè stavolta ha passato il segno della decenza.
Non tanto e non solo per avere ripetuto un concetto che aveva già espresso in passato circa la sua contrarietà alla intitolazione dell’aeroporto di Palermo a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino, ma per le motivazioni che ha addotto a tale sua tesi:
1) Il fatto che i due “ricordano la mafia” e quindi ciò sarebbe disdicevole per l’immagine della Sicilia. Notoriamente per Miccichè la mafia non esiste: è la stessa posizione dei mafiosi che tendono ad accusare chi denuncia la criminalità organizzata nell’isola come “gente che parla male della Sicilia”.
2) Sostenendo che l’aeroporto andrebbe intitolato a “figure positive”, Miccichè fa intendere che i due giudici che hanno sacrificato con la vita la loro dedizione allo Stato fossero “figure negative”, il che è semplicemente schifoso e indegno di un parlamentare della Repubblica, figurarsi di un candidato a governatore della Sicilia.
3) Miccichè parla di marketing e di turismo come se non esistessero valori etici da ricordare e prendere ad esempio, ma solo la presunta convenienza economica.
4) E’ vergognoso che un partito come Futuro e Libertà che nel manifesto di Bastia Umbra poneva la legalità come base del proprio agire politico e che ogni anno commemora il sacrificio di Paolo Borsellino, si sia ridotto ad appoggiare come candidato alla presidenza della Regione un figuro del genere
5) E’ penoso che qualche esponente di Fli parli di “liste pulite” e invochi “per usum coglioni” il criterio della legalità e dei valori morali nella scelta dei candidati in lista.
Se ci credessero davvero il primo da escludere sarebbe stato proprio Miccichè, ma evidentemente in Fli la dignità conta meno della poltrona.
Altro che “tattiche” e “dinamiche”, tutte stronzate: ci sono valori su cui non si può barattare la propria coscienza con meschini interessi personali o viltà .
Soprattutto se la difesa di quei presunti valori sono richiamati nel manifesto programmatico del partito.
E’ la coerenza che alla lunga paga, non i compromessi e gli errori di campo.
Ha deciso Fini l’alleanza con un inquisito per mafia e con Miccichè?
Bene, Fini ha fatto una cazzata, non sarebbe la prima.
E’ stato costretto a questa scelta per evitare di scomparire?
Responsabilità sua, se Fli avesse continuato a fare politica sulla traccia del manifesto di Bastia Umbra non sarebbe stato un problema superare da soli la soglia del 5% di sbarramento.
Sono stati i consiglieri regionali uscenti a premere per Miccichè candidato di Fli a governatore, pensando di avere così più chances per mantenere la poltrona?
Bene, mandateli a casa insieme a Miccichè: castigarne uno per educarne cento.
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