MIRACOLO LAICO IN PROVINCIA: UN DIRETTORE CON IL DONO DELL’UBIQUITA’
DA OBIETTORE DI COSCIENZA A CHI NON HA NULLA DA OBIETTARE SU UN DOPPIO INCARICO… ROBERTO GIOVANETTI ENTRA 30 ANNI FA IN PROVINCIA DA OBIETTORE E ORA DIRIGE CONTEMPORANEAMENTE L’UFFICIO LEGALE IN P.LE MAZZINI E L’AMBIENTE A QUARTO… UN CASO UNICO DI MIRACOLATO DALL’ENTE… MA QUANTI STIPENDI PRENDE? LE SCELTE “DISCREZIONALI” DI SCARRONE
Le vie del Signore sono infinite, è risaputo. Quando poi si è sostenuti da una fede così forte che ci impone uno stile di vita morigerato e scelte anche sofferte, quando la predominanza delle esigenze spirituali ci allontana dalle venali questioni relative ai beni terreni e al vile denaro, quando una voce interiore ci guida verso un mondo di pace e solidarietà e la carriera direttiva è solo un mezzo per ridistribuire il denaro ai più indigenti, quando una “spinta divina” ci porta a vincere i concorsi terreni e ci concede persino il dono della ubiquità con due incarichi separati da chilometri, occorre interrogarsi se non siamo in effetti di fronte a un miracolo, a un segno superiore, a un ritorno dirompente del Sacro.
Se poi tutto questo accade nel contesto dell’Amministrazione provinciale di Genova, non può non prenderci la commozione e un nodo alla gola costringe tutti i dipendenti a munirsi di adeguato fazzolettino e dirigersi in ordinato pellegrinaggio verso la nicchia, predisposta dal devoto presidente Repetto, in cui verranno esposte le reliquie del caso. Eppure di nulla altro può trattarsi se non di una mano o di un piede divino che ha “spinto” sempre più in alto, sulle irraggiungibili vette per i comuni mortali, un giovane che, intorno al 1985, entrava in modo anonimo in Provincia, tale Roberto Giovanetti, in qualità di obiettore di coscienza.
Già allora non trovò nulla da obiettare sul fatto che, laureato in giurisprudenza, lo inserissero presso gli uffici dell’Avvocatura, dove, tra codici e letture bibliche, cause e canti dei salmi, pratiche legali e vespri, ebbe modo di mettersi in luce divina, tanto che quando fu congedato dal servizio il suo allora direttore ebbe a dire ad altri dipendenti che “presto l’avremo nuovamente tra noi…”. E tale previsione messianica si realizzò presto perchè dopo circa un anno l’ex obiettore … miracolo… vinse un concorso pubblico per un posto di funzionario direttivo e ritornò a spargere la sua saggezza giuridica e la sua enfasi spirituale presso l’ufficio legale della Provincia.
La sua vocazione maturava, anno dopo anno, e, come tutti i prescelti dal Signore e i predestinati da Dio, vinse anche il concorso per un posto da dirigente e divenne il responsabile dell’Avvocatura, come nelle migliori fiabe per bambini che si raccontano la sera, ai bordi del letto, per farli assopire. Ormai il popolo della Provincia si aspettava a breve il “miracolo”, qualcosa che lasciasse il segno, di unico e irripetibile, che solo a Genova poteva accadere.
E l’evento accade nel 2003-2004, quando il direttore dell’Ambiente ( area 08) chiede e ottiene il trasferimento ai Servizi finanziari ( area 04) e lascia vacante la prima. Ma a chi poteva essere mai affidato un incarico di tale portata se non a un esperto del territorio, a un portatore di croci terrene, a uno che sapeva muoversi perfettamente nell’ambiente della Provincia, sensibile com’è al volere dell’alto dei cieli, se non al nostro Giovanetti? Il quale, da buon obiettore, non aveva certo nulla da obiettare sul caso unico di essere responsabile sia dell’Avvocatura che dell’Ambiente.
Quando si è sostenuti dalla fede (e dal dono dell’ubiquità ) si può essere contemporaneamente sia in Piazzale Mazzini a dirigere il servizio legale ( e quindi spesso anche in Tribunale) che negli uffici di Quarto a 5-6 chilometri di distanza a dirigere gli uffici dell’Ambiente.
Anche per anni e anni di seguito senza che alcuno abbia a che ridire… chi mai si permetterebbe di fronte a un così manifesto miracolo? A una così evidente mano celestiale che guida e indirizza le cose terrene? Non vorremmo banalmente sostenere, come si trattasse di una persona qualsiasi, che la cosa è discutibile? Che il doppio incarico non è previsto?
Qualche improvvido materialista che l’ha fatto pare si sia sentito rispondere dall’interessato che si tratta di “scelta amministrativa dell’Ente” di cui “non sapeva dare spiegazione”, mentre il direttore del personale Scarrone l’ha definita una “scelta discrezionale” ( tradotta “faccio i cazzi che voglio e non devo rendere conto a nessuno”) .
Ma che sarà mai suvvia… non siamo certo noi i malpensanti che si chiedono quanti stipendi o indennità percepisca il “miracolato” … Di fronte a una personalità di tale livello non resta che inchinarsi con devozione, magari auspicando che a breve possa inanellare anche una terza carica direttiva, quella del settore turismo, così si organizza un bel treno speciale dei dipendenti della Provincia a Lourdes… con gonfalone al seguito e portatori di “poveri Cristi” in testa .
Con il presidente Repetto che dispensa incenso e Scarrone che distribuisce i tagliandi della lotteria dei concorsi pubblici.
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