PER BRUNETTA “NELLA CRISI ECONOMICA C’E’ DEL BUONOâ€
SORPRENDENTE DICHIARAZIONE DEL MINISTRO: “IL POTERE D’ACQUISTO E’ CRESCIUTO ED E’ CALATA LA POVERTA'” …. INSORGONO IMPRENDITORI E SINDACATI: LA CRISI E’ DIVENTATA UNA CATEGORIA DELLO SPIRITO?
La crisi avrà anche creato 400.000 disoccupati e cassaintegrati in più, ma l’effetto vero, più significativo, è in realtà un altro, ed è tutt’altro che negativo: negli ultimi dodici mesi per 30 milioni di lavoratori e pensionati il potere d’acquisto è aumentato, tanto che la povertà nel nostro Paese è diminuita.
E’ questo, secondo il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, l’impatto che la crisi economica internazionale ha avuto in Italia.
Un Paese in cui le conseguenze sono state gravi, ma non gravissime e in cui, in fin dei conti, è rimasto inalterato, se non è addirittura migliorato, lo status sociale di chi ha un reddito fisso. Un’interpretazione “paradossale e controcorrente”, come la definisce lo stesso ministro, che ha fatto rumoreggiare la platea di imprenditori e amministratori pubblici riuniti per la giornata nazionale dell’Innovazione.
E che ha scatenato la reazione di sindacati e associazioni di consumatori, secondo i quali il ministro descrive un “mondo immaginario”.
Proprio nella giornata in cui i vescovi hanno denunciato uno sfilacciamento sociale e un aumento delle diseguaglianze, ecco Brunetta che dal palco di Confindustria spiega ” che la crisi ha creato 400.000 disoccupati e cassaintegrati, ma tutti con un’integrazione al reddito. Continuiamo ad avere 15 milioni di posti di lavoro dipendente, per i quali le dinamiche salariali progrediscono del 3-4% annuo e il potere d’acquisto è aumentato. Questo spiega perchè non ci sia in Italia una crisi sociale. Lo stesso dicasi per 17 milioni di pensionati”.
Secondo Brunetta “30 milioni d redditi in questo anno hanno mantenuto o incrementato il potere d’acquisto, mentre il vero impatto negativo della crisi è da cercare altrove, cioè tra i lavoratori autonomi che hanno visto il loro fatturato diminuire tra il 30% e il 40%.
La lezione del ministro economista è però piaciuta poco alla sala che ha cominciato a rumoreggiare suscitando il commento di Brunetta ” Rumoreggiate quanto volete, ma queste sono le statistiche”.
A quel punto i commenti ufficiali dei sindacati si sono susseguiti: chi ha detto che il ministro vive in un mondo virtuale e che pensa che la crisi sia una categoria dello spirito, chi ha ricordato che il valore reale delle pensioni in 5 anni è diminuito del 30%, e chi, come la Polverini, ha ricordato che il problema del potere d’acquisto rimane irrisolto.
Ultimo commento alle associazioni dei consumatori che si sono limitate a sottolineare come quelli di Brunetta siano “degli spot politici che dovrebbero essere denunciati per pubblicità ingannevole”. Dopo essersela presa coi poliziotti “panzoni” e i “fannulloni” della pubblica Amministrazione, adesso Brunetta pare prendersela con gli “spendaccioni”.
Chi non arriva a fine mese evidentemente sputtana i quattrini della pensione o dello stipendio: se conducesse una vita più morigerata, non pretendesse di mangiare due volte al giorno e per 30 giorni al mese, potrebbe usufruire del momento favorevole.
L’unico elemento su cui possiamo dargli ragione è che eventi internazionali, tipo la diminuzione del prezzo del petrolio, può aver fatto risparmiare qualche euro ai cittadini.
Quanto all’aumento di pensioni e stipendi che compenserebbero ampiamente l’aumento dei prezzi si tratta della solita telenovela.
A parte che l’aumento previsto dai contratti si riferisce sempre a contratti scaduti da 2-3 anni e che i pensionati hanno scatti in ogni caso minimi.
Brunetta evidentemente non va mai a fare la spesa.
Se lo facesse, si renderebbe conto che la maggior parte dei prodotti subisce aumenti ben al di sopra dell’aumento Istat ufficiale.
Tanto è vero che la maggior parte dei consumatori si butta ormai sui prodotti scontati per cercare di sopravvivere.
E non parliamo di generi di lusso, ma di prodotti alimentari e di prima necessità .
Valutazione finale: ma è politicamente intelligente, ci chiediamo, fare certe uscite umorali, quando, all’interno della tua stessa fascia elettorale, ci sono milioni di persone che sono in sofferenza?
Ma perchè non si tace ogni tanto, e si cerca semmai di mettere in atto misure a favore di chi ne ha necessità ? Ma Brunetta ha mai visitato una sede della Caritas, ha mai visto le code di persone normali che chiedono aiuto? Ma dove cazzo vive, ci chiediamo…
O pensa che il 35% di elettori del Pdl sia formato da possessori di megapanfili che ormeggiano in Costa Smeralda?
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