PIROMANE LEGHISTA ARRESTATO: DAVA FUOCO A CASE E CASSONETTI, PER POI DARE LA COLPA AGLI IMMIGRATI
E’ STEFANO CHELAZZI, STORICO MILITANTE DELLA LEGA, CANDIDATO ALLE ELEZIONI E NOMINATO DAL SINDACO NEL CONSIGLIO DI AMINISTRAZIONE DI UNA CASA DI RIPOSO
Uno storico militante della Lega Nord della città di Varese, Stefano Chelazzi, è stato arrestato per avere appiccato ripetutamente molti incendi nella cittadina nota per essere stata la culla del Carroccio di Bossi e Maroni.
Il piromane si era distinto in passato anche per aver scritto lettere ai giornali, dove accusava gli immigrati per aver incendiato le abitazioni o i cassonetti dell’immondizia ai quali lo stesso Chelazzi aveva dato fuoco.
Un caso di cronaca che ha messo in imbarazzo la sezione della Lega Nord di Varese, alla quale è iscritto il leader Roberto Maroni, che ha già comunicato l’espulsione del piromane anti immigrati.
Il piromane varesino era un leghista piuttosto noto in città .
Nel 2006 si era candidato alle elezioni comunali vinte dall’ex presidente del Consiglio regionale della Lombardia Attilio Fontana, attuale sindaco di Varese, nelle fila della Lega Nord, dove aveva raccolto una trentina di preferenze.
Il primo cittadino bosino ha nominato Chelazzi nel consiglio d’amministrazione dell’istituto di riposo Molina nel 2012.
Il sindaco Fontana ha detto che varie persone avevano parlato bene di Chelazzi, e di non sapere nulla delle indagini o dei sospetti che aleggiavano sul piromane.
Il leghista incendiario è stato scoperto dagli inquirenti che da mesi erano alla caccia dell’autore di tre incendi che quest’estate avevano messo in allarme la città di Varese, ed è stato arrestato ieri mattina .
Su Chelazzi sarebbero stati raccolti gravi indizi, tra le quali la ripresa delle telecamere in un luogo vicino ad uno degli incendi in un orario compatibile al rogo.
La sua piromania sarebbe causata da motivi personali e patologici, ed al momento non esistono nè rivendicazioni e nemmeno risulta una scelta degli obiettivi mirata a colpire gli abitanti di quei palazzi.
C’è però un retroscena: a giugno Chelazzi aveva patteggiato una pena a nove mesi dopo esser stato accusato di aver dato alla fiamme sette cassonetti dell’immondizia, i roghi attribuiti agli immigrati nelle lettere inviate alle testate locali, tra le quali lo stesso sito Varesenews.
La piromania di Chelazzi era di conseguenza nota da alcuni mesi, ma fino a questo momento nessun provvedimento era stato preso contro di lui dal suo partito, che lo reputava una persona affidabile.
Chelazzi, quarant’anni, di mestiere svolge l’attività di promotore finanziario, ed a Varese è piuttosto noto come istruttore di arti marziali.
(da “Varesenews“)
Leave a Reply