REGIONALI CALABRIA: FRATELLI D’ITALIA CONTRO LA CANDIDATURA DELLA DOCENTE DI CESARE, TRIDICO LA DIFENDE: “ATTO INTIMIDATORIO”
“SI ACCANISCONO CONTRO UNA DONNA CHE PARLA DI DIRITTI E GIUSTIZIA SOCIALE E CANDIDANO PRESIDENTE UN INDAGATO PER CORRUZIONE: IPOCRITI”
La candidatura non è ancora ufficiale, ma le polemiche sono già infuocate. Fratelli
d’Italia attacca Donatella Di Cesare, possibile capolista per Pasquale Tridico nella corsa alle regionali calabresi del 5-6 ottobre. E l’ex presidente dell’Inps difende la docente universitaria: “Sconcertato dalla campagna d’odio di FdI contro Di Cesare”.
A bersagliare la filosofa dell’Università La Sapienza è soprattutto Wanda Ferro, coordinatrice del partito di Giorgia Meloni in Calabria: “La candidatura della professoressa Donatella Di Cesare suscita seria preoccupazione, alla luce di sue precedenti dichiarazioni pubbliche, eccessivamente indulgenti, quasi assolutorie, in occasione delle morte della brigatista, mai pentita, Barbara Balzerani”.
Di Cesare era finita nelle polemiche per un suo tweet sulla morte della terrorista rossa a marzo 2024. Aveva scritto: “La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna”. Compagna Luna era il nome di battaglia di Balzerani, che partecipò al sequestro Moro e alla strage della scorta, oltre che a svariati altri omicidi e fu, dopo la scissione delle Br nei primi anni Ottanta,
leader dell’ala militarista, le Br-Partito comunista combattente.
“Ricordo le forti e vive proteste che si sollevarono in quei giorni, e che coinvolsero anche il mondo accademico”, dice Ferro. “Ne va del rispetto delle vittime del terrorismo e delle loro famiglie”.
Tridico fa scudo alla professoressa: “Sono stupito e sconcertato dagli attacchi di Fratelli d’Italia contro Donatella Di Cesare, filosofa, pacifista e femminista, presa di mira utilizzando un vecchio tweet stravolto per attribuirle tesi mai sostenute e parole mai pronunciate”.
Per l’eurodeputato Cinquestelle, “che un partito di governo arrivi a mettere nel mirino una cittadina, la cui candidatura non è stata nemmeno ufficializzata, è un atto intimidatorio che mina la nostra democrazia. E dovrebbe preoccupare tutti”.
“Donatella Di Cesare – aggiunge l’ex presidente dell’Inps – ha sempre preso le distanze da ogni forma di violenza, scegliendo invece, come tante donne della sua generazione, di abbracciare il femminismo. Vorrei ricordare a Fratelli d’Italia che, mentre si accanisce contro una donna libera che parla di pace, diritti e giustizia sociale, insieme a Lega e Forza Italia hanno candidato presidente un indagato per corruzione. Questa – conclude Tridico – è l’ipocrisia del centrodestra”.
(da La Repubblica)
Leave a Reply