“SALVINI VA A LAVURA'”: MILANO PREPARA I BALCONI PER DARE IL BENVENUTO A SALVINI, CENTINAIA DI STRISCIONI DAL CENTRO ALLA PERIFERIA
DOMANI SALVINI E MARINE LE PEN IN PIAZZA DUOMO… CONTROMANIFESTAZIONE CON CORTEO AL CASTELLO SFORZESCO
“Salvini va a lavurà ”, “Non sei benvenuto”, “Voi chiudete i porti noi apriamo le menti”, “Ridateci gli alpini tenetevi Salvini”. Ce n’è persino uno in dialetto: “Tucc i òmen nà ssen liber e tucc istess per dignità e diritt”.
Da San Siro al Corvetto, da Porta Venezia a Città Studi, da Baggio ai Navigli la protesta è appesa sui balconi e fuori dalle finestre, mentre invade i social con l’hashtag #SalviniTogliAncheQuesti.
L’ “accoglienza” di Milano per il ministro dell’Interno che domani pomeriggio sarà in piazza Del Duomo con Marine le Pen e i sovranisti di mezzo mondo, ha il sapore dell’ironia e dell’opposizione pacifica. Ai nazionalismi e alle politiche anti-immigrati del leader del Carroccio.
Stanno tappezzando la città queste “balconiadi”, la protesta a suon di lenzuolate lanciata dai Sentinelli e da una provocazione dell’assessore dem Pierfrancesco Majorino dopo l’episodio dello striscione rimosso a Brembate: le adesioni sono spontanee e gli ingranaggi del “dissenso” ruotano anche grazie alla spinta di tutto quel mondo delle associazioni che con People, la marcia antirazzista di marzo, ha portato sempre nelle piazze del capoluogo lombardo decine di migliaia di persone.
Si va dalle estremità dei quartieri più difficili alle vie più centrali, senza distinzione: ”È questo il bello che smonta un po’ quello schema per cui in periferia si vota Lega mentre in centro ci sono solo i radical chic”.
Luca Paladini, anima dei Sentinelli milanesi, ha la casella della posta intasata: “Mi arrivano immagini a flusso continuo, da Milano ma anche da altre città , è straordinario”.
Per lui, e per altre associazioni, la protesta si ferma qui: niente piazza, niente bandiere, niente cortei.
Anche gli attivisti di Insieme Senza Muri, organizzatori della marcia antirazzista che ha sfilato esattamente un anno fa, preferiscono l’ironia: al grido, o all’hashtag, #dovesonoi49 hanno lanciato una caccia al tesoro, fatta di striscioni numerati, per scovare quei 49 milioni di rimborsi elettorali che la Lega deve restituire.
Resta a casa anche il Pd che ha deciso di dare il suo “benvenuto” a Salvini con uno striscione europeista esposto fuori dalla sua sede a due passi dalla Stazione Centrale e invitando tutti i circoli della città a fare la stessa cosa questa sera.
Una contro-manifestazione, però, ci sarà : il ritrovo è nel primo pomeriggio, alle 14, per un presidio in piazza del Cannone, dietro al Castello Sforzesco cui seguirà un corteo che partirà da Piazza Cairoli.
Ad organizzarlo, insieme alle femministe di Non Una di Meno che nella notte tra ieri e oggi hanno sparso vernice fucsia nelle vie del centro e lungo il percorso che i militanti della Lega faranno per raggiungere piazza Duomo, i centri sociali e la rete “Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale”.
L’attenzione è massima, ma al momento non ci sono ancora segnalazioni su possibili tensioni. L’unica cosa certa, sempre che le previsioni c’azzecchino, è che la piazza sovranista sarà bagnata da tanta pioggia.
(da “Huffingtonpost”)
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