SCOPPIA LA LITE TRA FORZA ITALIA E LEGA: SALVINI BOCCIA IL CANDIDATO DI BERLUSCONI IN CALABRIA, LA CARFAGNA MENA BASTONATE
“SENZA PARI DIGNITA’ NON C’E’ CENTRODESTRA, LA LEGA RISPETTI GLI ACCORDI, LA SCELTA DEL GOVERNATORE SPETTA A NOI”
Più o meno uniti a Roma, divisi sui territori. Mentre Berlusconi invita attivisti, simpatizzanti ed elettori a partecipare alla manifestazione contro il governo giallo-rosso convocata da Lega e Fratelli d’Italia per il prossimo 19 ottobre a Roma (ma Salvini precisa che il Cavaliere non ci sarà ) il centrodestra si sgretola in Calabria.
Motivo del contendere, l’ufficializzazione della candidatura alla presidenza della Regione Calabria dell’attuale sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, di cui il Carroccio non vuole neanche sentir parlare.
Anche grazie ai buoni uffici del fratello, il deputato di Forza Italia Roberto Occhiuto, il primo cittadino di Cosenza ha vinto, non senza dover sgomitare, il derby tutto interno al partito calabrese.
Convinto di aver ormai vinto la battaglia, il neoproclamato candidato governatore si è detto subito “soddisfatto e grato. La diatriba sulla mia candidatura non mi ha spaventato, fa parte della normale discussione politica”.
Ma Occhiuto non ha avuto neanche il tempo di gongolare, perchè subito è arrivata la doccia fredda.
L’imprimatur ricevuto dal coordinamento di presidenza di Forza Italia non è bastato a vincere le diffidenze del resto degli alleati. A pochi minuti dall’annuncio della sua candidatura, il Carroccio si è sfilato dalla coalizione.
“La Lega – hanno fatto sapere fonti interne al partito – ha già dichiarato che non sosterrà Mario Occhiuto. Ci sono tante donne e uomini calabresi, senza problemi con la giustizia, che possono rappresentare meglio il futuro di questa splendida terra dopo i disastri del Pd. La Calabria deve guardare al futuro, non al passato”.
Per Occhiuto i problemi sono giudiziari e si traducono nelle diverse inchieste che da Roma alla Calabria lo vedono indagato per associazione a delinquere transnazionale per presunte creste sui rimborsi del Comune e per l’accusa bancarotta fraudolenta della sua Ofin.
Troppi e troppo seri per il Carroccio, che pur di non mettere voti e faccia su Occhiuto ha mandato all’aria lo schema di ripartizione messo appunto all’interno del centrodestra per le regionali, secondo cui tocca a Forza Italia proporre il candidato governatore per la Calabria.
Uno sgarbo che agli azzurri non va giù. “Nel giorno in cui Forza Italia conferma l’adesione con una delegazione alla manifestazione di Matteo Salvini a Roma suscita gravi interrogativi il rifiuto della Lega di sostenere la campagna di Mario Occhiuto per la guida della Calabria, dove gli accordi prevedono che sia FI a indicare il candidato governatore”, risponde piccata Mara Carfagna. “Noi annunciamo la partecipazione a un evento che, senza la presenza di Silvio Berlusconi sul palco, rischia di rivelarsi l’atto di sottomissione a una nuova leadership del centrodestra, e loro rompono le intese sui territori? Se questo è ciò che la Lega intende per ‘alleanza’ è un dovere esprimere perplessità . Vorrei invitare anche chi sta dichiarando entusiasmo sull’evento di Piazza San Giovanni a moderare il fervore: senza pari dignità non c’è centrodestra, piazza o non piazza”.
(da agenzie)
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