SPRECOPOLI SANITARIA: GLI OSPEDALI BUTTANO MEDICINE PER DUE MILIARDI DI EURO L’ANNO
LE STRUTTURE SANITARIE IN ITALIA SPENDONO OLTRE 4 MILIARDI L’ANNO IN FARMACI… LA META’ FINISCE NEI MAGAZZINI SENZA ESSERE PIU’ UTILIZZATA E VIENE LASCIATA SCADERE
Gli ospedali italiani spendono in farmaci più di 4 miliardi l’anno. Per la precisione, ben 4.371 milioni di euro si trasformano in medicinali da distribuire negli istituti di tutta la Penisola. Ma non tutti i farmaci sono utilizzati nelle corsie, molti rimangono stoccati nei magazzini delle Asl per mesi ed anni.
E alla fine, per un farmaco scaduto, c’è solo la discarica per rifiuti speciali. Peccato che questa spesa sia pagati dai contribuenti con sprechi smisurati.
Circa due miliardi spesi in farmaci e altro materiale di medicazione (dalle bende alle siringhe) rimangono nei magazzini degli ospedali in attesa di essere utilizzati.
E di questo circa il 15%, secondo uno studio del Politecnico di Milano, scade nell’anno, tutti gli altri restano lì e non vengono comunque utilizzati.
La portata della sprecopoli sanitaria è enorme e potrebbe essere arginata se si adottassero tecniche di acquisto e di distribuzione più mirate.
Dal Veneto arrivano i primi segnali di cambiamento: la Asl di Asolo ha applicato un nuovo sistema di logistica, dall’acquisto all’uso, e ha ridotto il valore dei beni in magazzino da 9 a 4,7 milioni, con un risparmio di oltre 4 milioni da investire in altro settore.
In pratica si è ricorso a un monitoraggio dei consumi medi di medicinali per nove mesi e quindi a una riduzione delle scorte reso possibile dall’uso di un palmare in dotazione agli infermieri, in cui sono inseriti i dati forniti da un braccialetto elettronico in dotazione a ogni paziente che contiene le informazioni della cartella clinica. In questo modo i farmaci sono somministrati con sicurezza, un altro problema non da poco nelle strutture sanitarie.
Un recente studio americano su 365 ospedali ha segnalato che il 20% delle somministrazioni presentava errori: i tempi erano sbagliati (43%), non veniva neppure data la medicina (30%), le dosi erano sbagliate (17%), venivano dati farmaci non prescritti.
Vi sono poi associazioni che hanno denunciato casi frequenti di Asl che non cercano di recuperare medicinali ad alto costo: siamo invasi da farmaci dal costo di 800-1.000 euro a confezione e negli ospedali buttano via le scatole intatte.
Sprecano le strutture pubbliche così come i privati.
Ogni famiglia getta nella pattumiera medicinali per circa 80 dei 400 euro spesi annualmente. E questo per colpa delle confezioni non a misura della terapia. Così finiscono in discarica 9 prodotti su 45, con una media del 20% di spreco.
E’ uno dei tanti aspetti dello sperpero di denaro per mancanza di un’organica confezione e distribuzione, frutto anche di una mentalità “pubblica” del non conservare e del buttare tutto ciò che appare superfluo nell’immediato.
Così abbiamo ospedali che trabordano di un dato medicinale, mentre un altro manca totalmente e gli ordini si susseguono senza un organico riscontro ai consumi reali.
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