AFFITTOPOLI ROMANA: ORA LA POLVERINI DOVREBBE SFRATTARE IL MARITO
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE DOVREBBE CHIEDERE ALL’ATER DI SFRATTARE IL MARITO DALLA CASA IN CUI RISIEDE: LA OCCUPA ABUSIVAMENTE…E’ L’APPARTAMENTO IN CUI ANCHE LA POLVERINI HA VISSUTO PER 15 ANNI E PER CUI PAGHEREBBE 400 EURO AL MESE, IN QUANTO OCCUPATO SENZA DIRITTO
Dopo l’esplosione dello scandalo della casa popolare sita nel quartiere lussuoso di San saba, di proprietà dell’ente Ater della regione Lazio, che invece di essere affittata a una famiglia bisognosa è occupata dal marito del presidente della Regione, Massimo Cavicchioli, Renata Polverini ha diffuso una nota: “L’appartamento, posto al quarto piano senza ascensore con una metratura di circa 60 mq, senza balconi, è stato assegnato, nei primi anni del Novecento, a Cesare Berardi, padre di Pierina Berardi, mamma di Massimo Cavicchioli, consorte della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini”.
La nota spiega poi il primo mantenimento del diritto alla casa in capo alla nonna di Massimo Cavicchioli, Clementina Baratti che “è subentrata legittimamente nell’appartamento in forza del principio della necessaria tutela dei nipoti Massimo e la sorella, nel frattempo rimasti orfani”.
Il presidente però non prosegue nella saga familiare fino all’ultima generazione. E quindi non spiega perchè il marito continui a stare in quella casa.
La governatrice aggiunge un particolare apparentemente in suo favore: “Il canone, regolarmente pagato, non ammonta a 130 euro come l’articolo fa intendere in maniera subdola, ma a circa il triplo”.
Sessanta metri quadrati a San Saba valgono mille euro al mese di affitto e almeno 500 mila euro in vendita.
La famiglia Polverini ha pagato quindi un canone inferiore alla metà di quello di mercato e pagherà un prezzo di acquisto molto vantaggioso se e quando la casa sarà messa in vendita.
Ma certamente paga il triplo del canone dei suoi condomini.
Il motivo per cui pagherebbe circa 400 euro al mese però non rappresenta un punto a favore della Polverini ma una buona ragione per lasciare subito quella casa.
Da quanto risulta l’appartamento in oggetto risulta occupato abusivamente dal convivente marito e oggetto di contenzioso con l’Ater, motivo per il quale l’affitto risulta triplicato, ancorchè molto lontano dai prezzi del mercato degli affitti.
Finalmente Renata Polverini ha trovato un caso conclamato di occupazione abusiva delle case popolari dell’Ater: quello della sua famiglia.
Infatti, la presidente Renata Polverini (residente nella casa Ater dal 1989 fino al 2004) stando alle sue dichiarazioni dei redditi avrebbe percepito remunerazioni ben più alte rispetto ai 38.000 euro lordi annui che rappresentano la soglia massima per poter usufruire delle case Ater e l’assessore alle Politiche per la Casa, Teodoro Buontempo, ha recentemente istituito presso il suo assessorato una commissione di tecnici volta ad esaminare eventuali illeciti, improprie assegnazioni e abusi in merito alla gestione del patrimonio Ater.
Il primo caso di occupazione abusiva lo hanno già trovato.
Ora bisogna solo avviare le pratiche di sfratto.
Marco Lillo
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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