LA REALTÀ BUSSA ALLA PORTA DEL GOVERNO: METALMECCANICI IN SCIOPERO
E L’ISTAT RICORDA CHE LE COSE VANNO MALE: AD APRILE GIU’ FATTURATO E ORDINATIVI
Una doccia fredda, l’ennesima, arriva per il Governo dai dati dell’economia italiana. Nel giorno dello sciopero dei metalmeccanici – con cortei a Milano, Firenze e Napoli – brutte notizie arrivano dall’Istat. Il fatturato dell’industria – spiega l’Istituto nazionale di statistica – diminuisce in termini congiunturali dell′1%, registrando il primo calo dall’inizio dell’anno, e su base annua perde lo 0,7% nei dati corretti per il calendario. Anche gli ordinativi risultano in flessione sia su base mensile (-2,4%) che annua (-0,2% nei dati grezzi).
Continua ad andare molto male l’industria italiana dell’auto, che ad aprile 2019 perde l′8,6% rispetto al 2018, dopo il -17,8% di marzo. La flessione è del 9,3% per il mercato interno e del 7,4% per quello estero. Per gli ordini la contrazione è maggiore e raggiunge il -11,6%, -9,4% sul mercato interno e -14,4% su quello estero.
Sciopero di otto ore, oggi, dei metalmeccanici e tre manifestazioni in contemporanea a Milano, Firenze e Napoli, promosse da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, per chiedere a Governo e imprese di mettere al centro il lavoro, l’industria, i salari, i diritti. Tra crisi industriali e vertenze, da Whirlpool all’ex Ilva, il sindacato calcola che il numero dei lavoratori a rischio “va dagli 80.000 ai 280.000”.
Ad aprire il corteo di Napoli sono gli operai della Whirlpool di via Argine. “L’italia è diventata terra di scorribande delle multinazionali”, accusa Francesca Re David, segretaria generale Fiom Cgil, dalla manifestazione di Napoli. “Con un impoverimento del lavoro aumentano le morti sul lavoro, aumenta la precarietà e i salari sono bassi. Se non si riparte dal lavoro l’italia sta ferma”. La Whirlpool, prosegue Re David, ”è l’emblema di questa giornata. Le multinazionali delocalizzano, chiudono, ma noi pretendiamo rispetto degli accordi firmati poco tempo fa: la fabbrica deve rimanere aperta”.
“Il Governo in questa permanente campagna elettorale fa un po’ come Schettino: si avvicina alla scogliera per prendere applausi ma sta facendo affondare la nave”. Così Marco Bentivogli, segretario Fim-cisl, alla manifestazione dei metalmeccanici a Milano. Maurizio Landini, segretario Cgil, non esclude l’ipotesi di uno sciopero generale: “Se il Governo continua a non ascoltarci visto che adesso deve decidere cosa fare rispetto a cosa chiede l’Europa e con la legge di Stabilità , è chiaro che non escludiamo nulla”.
Pesa il fatturato estero che segna -2,8 su mese e -2,8 su anno a fronte della crescita di quello interno nulla sul mese e +0,4% su anno. Tra i settori crescono beni di consumo e energia. I beni di consumo registrano un aumento congiunturale dello 0,9% e l’energia dello 0,2%. Flessioni marcate si registrano invece per i beni intermedi (-2,7%) e i beni strumentali (-1,3%).
Con riferimento al comparto manifatturiero, il settore dei computer e dell’elettronica segna la crescita tendenziale più rilevante (+11,8%) insieme all’industria alimentare (+5,5%), spiega l’Istat. Invece l’industria farmaceutica mostra il calo maggiore (-9%), seguita da mezzi di trasporto (-8,9%), prodotti chimici (-6,4%) e metallurgia (-3,6%).
In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce dello 0,2%, sintesi di un modesto incremento dello 0,2% sul mercato interno e di una flessione dell′0,8% su quello estero. La maggiore crescita tendenziale si registra nel settore dei computer e dell’elettronica (+8,4%), mentre il peggior risultato si rileva nell’industria chimica (-4,1%).
(da “Huffingtonpost”)
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