ELEZIONI COMUNALI DI PRIMAVERA
A CAMOGLI I PASTICCIONI E I SAINT dis-HONORE’… A SESTRI LEVANTE I PASTICCINI: SPLENDORI E MISERIE DI MADAME CENTRODESTRA IN LIGURIA
Si avvicina la data delle elezioni amministrative di primavera anche nella nostra provincia (eventuali elezioni politiche permettendo) che dovrebbero svolgersi nel mese di maggio o al più tardi nella prima metà di giugno. I Comuni interessati, in cui fervono i “preparativi” per le liste, sono Camogli e Sestri Levante, entrambe amministrate dal centrosinistra, la prima a causa della stupidità del centrodestra che alle politiche stravince e alle comunali da dieci anni si presenta diviso, la seconda per tradizione quarantennale orientata a sinistra. Le situazioni sono ancora fluide, ma qualcosa di definito si sta delineando.
A Camogli, ci saranno in lizza almeno 4 liste, quella della amministrazione uscente di centrosinistra, quella che fa riferimento alla Cosa Rossa più Rifondazione, quella del Centrodestra unito ( FI o PdL che sia, AN. Lega, UDC) e quella di disturbo dell’ex aennino Agostino Bozzo, approdato recentemente a “la Destra” di Storace.
La maggioranza di centrosinistra, non potendo più ricandidare dopo 2 mandati il sindaco uscente Pippo Maggioni, esponente PD, sembrava orientata a indicare per la carica di primo cittadino il medico Italo Mannucci, assessore uscente, indipendente ed ex popolare. Starebbe prendendo però consistenza l’ipotesi di scegliere l’assessore alla Cultura, Elisabetta Caviglia, anche lei PD. Questo alla luce della ipotesi che Mannucci lasci il centrosinistra per accordarsi con il centrodestra che, con un candidato forte e sicuramente apprezzato per competenza e onestà , potrebbe ritornare unito a guidare il Comune dopo 10 anni di diatribe interne.
Un colpo al centrosinistra lo assesterà sicuramente Silvio Ferrari, ex assessore prov. al tempo del PCI e intellettuale conosciuto e molto stimato anche a Genova, che ha già annunciato la sua candidatura con la lista dell’estrema sinistra.
La lista di “disturbo” di Bozzo, invece, tende a perpetrare l’eterno equivoco delle faide locali. Far vincere la Sinistra piuttosto che accordarsi con il Centrodestra. Poichè siamo i primi a difendere il buon diritto de “la Destra” a partecipare con pari dignità al tavolo delle trattative nel Centrodestra, chiariamo subito che non si è cercato di escluderlo, ma è stato Bozzo che non ha mai accettato neanche la carica di vicesindaco.
Il Saint dis-Honorè del Golfo Paradiso, lasciata AN dopo 3 mandati in Provincia perchè pretendeva l’incarico a vita, l’amico di Marta Vincenzi che, dopo aver ottenuto una Presidenza di Commissione, era noto per convocarla, invece che una volta con 5 ordini del giorno, ben 5 volte con 1 ordine ciascuno ( 1 gettone x 5 sedute…è matematica), colui che in una commissione mandamentale elettorale a gettone di presenza aveva nominato la propria consorte ( tutto documentato e risaputo), l’uomo del “voto di scambio” con l’esponente leghista Franco Senarega alle ultime provinciali ( Bozzo gli ha fatto avere voti a Camogli alle provinciali in cambio di un suo appoggio ora alle comunali, appoggio venuto meno per l’intervento di Rixi, almeno ufficialmente…), ora da riciclato ne “la Destra” (che evidentemente non si vergogna di avere un rappresentante del genere…) vorrebbe continuare a far danni, ma stavolta il centrodestra è unito e saprà farsi valere…Qualche riserva ci rimane sui “candidati adatti a tutte le stagioni” ( altrimenti siamo davvero al calciomercato), anche se comprendiamo che le differenziazioni a livello di piccoli centri “contano meno”.
A Sestri Levante invece i giochi sono ancora da fare, ma si profila un’interessante alleanza tra centrodestra unito e una lista civica, “Città partecipata”, che ha rotto col centrosinistra, con candidato sindaco Rossignotti, proprietario della omonima pasticceria, nonchè titolare del bar pasticceria Mangini di Genova, famiglia molto nota e stimata a Sestri Levante. Qualcuno ipotizza una lista civica senza simboli di partito, al fine di rendere ancora più aggregante la coalizione, ma ci sarebbero resistenze nelle segreterie politiche del Centrodestra, poco disposte a rinunciare al proprio emblema. Li invitiamo a riflettere: sono 40 anni che Sestri Levante è governata da una sinistra che discrimina ancora il suolo pubblico ( ricordate i divieti alle riprese della TV della Libertà ? ). Con un candidato forte, sarebbe un’occasione storica per giocarsela alla pari: meno egoismi e più lucidità , quello che conta è vincere e dare una svolta, le idee si portano nel cuore e nella mente…anche senza simboli esteriori…ritorneremo in argomento, sperando di poter festeggiare…a pasticcini, nella baia del Silenzio, il primo sindaco di centrodestra dal dopoguerra.
A CAMOGLI I PASTICCIONI E I SAINT dis-HONORE’… A SESTRI LEVANTE I PASTICCINI: SPLENDORI E MISERIE DI MADAME CENTRODESTRA IN LIGURIA
Si avvicina la data delle elezioni amministrative di primavera anche nella nostra provincia (eventuali elezioni politiche permettendo) che dovrebbero svolgersi nel mese di maggio o al più tardi nella prima metà di giugno. I Comuni interessati, in cui fervono i “preparativi” per le liste, sono Camogli e Sestri Levante, entrambe amministrate dal centrosinistra, la prima a causa della stupidità del centrodestra che alle politiche stravince e alle comunali da dieci anni si presenta diviso, la seconda per tradizione quarantennale orientata a sinistra. Le situazioni sono ancora fluide, ma qualcosa di definito si sta delineando.
A Camogli, ci saranno in lizza almeno 4 liste, quella della amministrazione uscente di centrosinistra, quella che fa riferimento alla Cosa Rossa più Rifondazione, quella del Centrodestra unito ( FI o PdL che sia, AN. Lega, UDC) e quella di disturbo dell’ex aennino Agostino Bozzo, approdato recentemente a “la Destra” di Storace.
La maggioranza di centrosinistra, non potendo più ricandidare dopo 2 mandati il sindaco uscente Pippo Maggioni, esponente PD, sembrava orientata a indicare per la carica di primo cittadino il medico Italo Mannucci, assessore uscente, indipendente ed ex popolare. Starebbe prendendo però consistenza l’ipotesi di scegliere l’assessore alla Cultura, Elisabetta Caviglia, anche lei PD. Questo alla luce della ipotesi che Mannucci lasci il centrosinistra per accordarsi con il centrodestra che, con un candidato forte e sicuramente apprezzato per competenza e onestà , potrebbe ritornare unito a guidare il Comune dopo 10 anni di diatribe interne.
Un colpo al centrosinistra lo assesterà sicuramente Silvio Ferrari, ex assessore prov. al tempo del PCI e intellettuale conosciuto e molto stimato anche a Genova, che ha già annunciato la sua candidatura con la lista dell’estrema sinistra.
La lista di “disturbo” di Bozzo, invece, tende a perpetrare l’eterno equivoco delle faide locali. Far vincere la Sinistra piuttosto che accordarsi con il Centrodestra. Poichè siamo i primi a difendere il buon diritto de “la Destra” a partecipare con pari dignità al tavolo delle trattative nel Centrodestra, chiariamo subito che non si è cercato di escluderlo, ma è stato Bozzo che non ha mai accettato neanche la carica di vicesindaco.
Il Saint dis-Honorè del Golfo Paradiso, lasciata AN dopo 3 mandati in Provincia perchè pretendeva l’incarico a vita, l’amico di Marta Vincenzi che, dopo aver ottenuto una Presidenza di Commissione, era noto per convocarla, invece che una volta con 5 ordini del giorno, ben 5 volte con 1 ordine ciascuno ( 1 gettone x 5 sedute…è matematica), colui che in una commissione mandamentale elettorale a gettone di presenza aveva nominato la propria consorte ( tutto documentato e risaputo), l’uomo del “voto di scambio” con l’esponente leghista Franco Senarega alle ultime provinciali ( Bozzo gli ha fatto avere voti a Camogli alle provinciali in cambio di un suo appoggio ora alle comunali, appoggio venuto meno per l’intervento di Rixi, almeno ufficialmente…), ora da riciclato ne “la Destra” (che evidentemente non si vergogna di avere un rappresentante del genere…) vorrebbe continuare a far danni, ma stavolta il centrodestra è unito e saprà farsi valere…Qualche riserva ci rimane sui “candidati adatti a tutte le stagioni” ( altrimenti siamo davvero al calciomercato), anche se comprendiamo che le differenziazioni a livello di piccoli centri “contano meno”.
A Sestri Levante invece i giochi sono ancora da fare, ma si profila un’interessante alleanza tra centrodestra unito e una lista civica, “Città partecipata”, che ha rotto col centrosinistra, con candidato sindaco Rossignotti, proprietario della omonima pasticceria, nonchè titolare del bar pasticceria Mangini di Genova, famiglia molto nota e stimata a Sestri Levante. Qualcuno ipotizza una lista civica senza simboli di partito, al fine di rendere ancora più aggregante la coalizione, ma ci sarebbero resistenze nelle segreterie politiche del Centrodestra, poco disposte a rinunciare al proprio emblema. Li invitiamo a riflettere: sono 40 anni che Sestri Levante è governata da una sinistra che discrimina ancora il suolo pubblico ( ricordate i divieti alle riprese della TV della Libertà ? ). Con un candidato forte, sarebbe un’occasione storica per giocarsela alla pari: meno egoismi e più lucidità , quello che conta è vincere e dare una svolta, le idee si portano nel cuore e nella mente…anche senza simboli esteriori…ritorneremo in argomento, sperando di poter festeggiare…a pasticcini, nella baia del Silenzio, il primo sindaco di centrodestra dal dopoguerra.
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