Genova
BERNABO’ BREA, CONS.COM. DI AN, PASSA CON STORACE
ANCHE “LA DESTRA” ORA HA IL SUO SANTO PATRONO… TUTTI IN PROCESSIONE AL CAMPO NOMADI ( SE SI TROVANO I PORTATORI)
Il quartiere vive il suo giorno di festa, luci e colori rallegrano i giardini, dalle piscine del quartiere popolare di Albaro un potente getto d’acqua si innalza al cielo in segno di giubilo; ecco le avanguardie nazionalpopolari coi musici, i venditori di gamberoni e caviale riescono a malapena a far fronte alle richieste, telegrammi giungono anche da coloro che hanno dovuto emigrare in Sudafrica per procurarsi il superfluo. Incedono sui tacchi a spillo le mogli dei professionisti richiamate dalle note di Vasco ” voglio una vita spericolataaaa…voglio una vita piena di guaiii”…ora avanza una rappresentanza dei “frati gaudenti Agostiniani” di Camogli che chiedono l’obolo per la CAB ( Casa Accoglienza dei Benestanti). Si nota una delegazione di abbronzatissimi esponenti del circolo “Snob è bello” e il responsabile vendite delle Poltrone antiscivolo ( con collante che assicura la presa eterna)…ma all’orizzonte si profila la statua del Santo Patrono in tutto il suo fulgore…si ascolta la litania che lo accompagna: ” Li veri devoti aiuta e proteggi, li guida e li reggi con gran sicurtà …abbiati gran fidi, fiducia e fervuri, che ogni favori vi cuncederà …” e da contraltare ” San Bernabò…prega per noi”…”San Bernabò…pensa un po’ a noi”.
Ebbene sì, il partito di Storace a Genova ha trovato un Santo Patrono che potrà portare in giro come icona, sempre che si trovino almeno una decina di portatori, ovvio. La notizia non è ufficiale, la anticipiamo: l’ex capogruppo ( attualmente uno dei tre consiglieri comunali) di Alleanza nazionale a Genova , Gianni Bernabò Brea, finiano da sempre, a giorni lascerà AN per passare al gruppo misto al Comune e aderirà poi al partito di Storace. Non potrà fare un gruppo “La Destra” in Comune perchè occorrerebbero almeno due consiglieri. Era noto il suo dissenso con la segreteria prov. di Gianfranco Gadolla, ma la sua amicizia con Gianni Plinio ( capogruppo AN in Regione) lo aveva fino ad ora “trattenuto” in AN. Unitamente, secondo quanto confidava agli amici più stretti, al fatto che “la Destra” a Genova era rappresentato da persone impresentabili politicamente. Evidentemente le motivazioni personali gli hanno fatto “superare” tale incompatibilità . Forse il fatto di essere stato estromesso dalla carica di capogruppo, certamente le posizioni “aperturiste” di Fini sul voto agli immigrati in regola ( mentre lui e Plinio raccoglievano firme in senso opposto), probabilmente la ricerca di una “collocazione” più degna hanno avuto il loro peso. Certamente Gianni servirà a “la Destra” genovese a coprire l’assoluto vuoto di presenza poltica e programmatica emersa in questi mesi e a contribuire a incrementare il carrello degli acquisti, unica pratica a cui pare dedicarsi il nucleo dirigente locale.
Spiace che un partito che altrove sta dimostrando un’incisività politica e avrebbe notevoli potenzialità stia diventando a Genova “un cartello dei trombati” ( chi da Fini e chi da Alemanno), intento solo a fare riunioni in 4 per già litigare sulle future potenziali, ipotetiche candidature e cariche… se questa è una nuova Destra siamo a posto, tanto valeva restare in quella di prima…
Ricordiamo che Storace, l’amico Teodoro e la Santanchè hanno delineato linee guida e certi comportamenti locali mal si conciliano con l’indirizzo nazionale. Non credo sia la strada migliore quella di “raccattare” per strada tutti gli scontenti di AN ( ovvero gli ex dirigenti), forse sarebbe molto meglio immettere “aria nuova” se si vuole coprire coi contenuti uno spazio politico potenzialmente interessante. Ma i contenuti bisognerebbe averli e saperli esprimere…il portavoce non è solo chi porta la voce, ma anche chi pensa a quello che dice ed elabora quello che esprime. La scelta di adesione di Bernabò, persona peraltro seria e colta, suscita anche un altro tipo di perplessità . Chi imporrà la linea politica ora? La Destra ha un forte connotazione sociale e non reazionaria e Gianni, cui diamo atto della propria coerenza di idee, si farebbe portare in processione al campo nomadi, non certo a fare battaglie nel sociale. Fa parte del suo DNA per carità , ma la Destra ha una fascia di elettorato diversa.
Non vorremmo che questa trasmigrazione di personaggi lasciasse alla fine invariato il tasso tecnico modesto di entrambe le squadre, tutte intente a cavalcare gli stessi temi e a dividersi l’esistente, invece che a conquistare nuovi terreni di battaglia.
La pigrizia al potere? Noi vorremmo un’area di destra che amasse giocare a tutto campo, che avesse un’ambizione “di gruppo”, non solo sempre personalistica, di aprirsi al nuovo, di rinnovarsi nella forma e nel linguaggio, nella propaganda e nei temi. Una destra moderna che, all’interno del Centrodestra genovese, sapesse diventare avanguardia di un nuovo modo di far politica, impegnata a conquistare voti in tutti i quartieri, non solo in quelli tradizionalmente conservatori. Una Destra dove non ci sia spazio per lotte di poltrone, beghe di potere, squallide divisioni di una torta che non c’e’ neanche, gente che va e viene come al Colosseo alla ricerca di un “posto al sole”…siamo per un’aria nuova, fresca e frizzante come le nostre idee. E non ci stancheremo mai di lottare per questa prospettiva Non amiamo un partito di “dirigenti” senza iscritti, un contenitore colmo di cariche e privo di ideali.
Meglio veicolare valori che sorreggere santi patroni politici verso una meta dubbia.
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