Destra di Popolo.net

“ENTRA IN POLITICA ORA? E A FARE CHE?”: LA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI PIER SILVIO BERLUSCONI AGITA I CAPOCCIONI E I PEONES DI FORZA ITALIA, CHE SPERAVANO DI ESSERSI LIBERATI DAL GIOGO DI ARCORE

Luglio 11th, 2025 Riccardo Fucile

GUERRA INTESTINA NEL PARTITO: NEL MIRINO FINISCE LA “BANDA DEI LAZIALI” AL COMANDO (CON IN TESTA TAJANI, BARELLI E GASPARRI) – “FORZA ITALIA E’ TROPPO ROMANO-CENTRICA”

C’è chi a mezza bocca la chiama «la banda dei laziali», e il tifonon c’entra. Ma è un fatto che in Forza Italia gli uomini più vicini ad Antonio Tajani sono effettivamente di provenienza regionale, e hanno potere reale: in Parlamento, sul territorio, nelle istituzioni. Sono lo stesso segretario, Barelli, Gasparri, Fazzone, Battistoni, Battilocchio. Più, se si vuole, il portavoce Nevi, di Terni ma non lontanissimo dalla capitale.
Magari non pensava esattamente a una questione territoriale Pier Silvio Berlusconi quando ha lanciato il suo grido: «Ricambio, facce nuove nel partito», che peraltro da Arcore, di generazione in generazione, si ripete a scadenza regolare. E lo dice pure lo stesso Tajani, che sull’allargamento del partito ha giocato tante sue carte, portando gli iscritti a 150 mila, il movimento giovanile in crescita, e mantenendo le percentuali di Forza Italia onorevoli.
Ma insomma, il gruppo dei fedelissimi in effetti quello è, e che a
Pier Silvio non piaccia vedere in tv e nei tg volti che gli appaiono usurati come quelli dei capigruppo Barelli e Gasparri è fatto noto a tutti. Non significa che si preveda una rivoluzione. Magari, dicono i bene informati, qualche aggiunta al gruppo dirigente pian piano arriverà, ma niente di clamoroso.
Gasparri non parla, ma quello che pensa si sa: se c’è uno che si sbatte da decenni da una parte all’altra, perfino organizzando la massima manifestazione dei giovani che si tiene ogni settembre, è proprio lui. Dal partito forniscono una lista che non finisce più di «non laziali» che hanno posizioni apicali. Intanto i vicesegretari: il lombardo Benigni, la toscana Bergamini, il piemontese Cirio, il calabrese Occhiuto.
Poi i ministri: oltre a Tajani, piemontesi, emiliani, veneti, pugliesi, e tutte le regioni compaiono nella squadra dei sottosegretari e dei presidenti di commissione. Il siciliano
Schifani presiede il Consiglio nazionale del partito, il capogruppo all’Ue è il campano Martusciello, la Lombardia è super rappresentata nel vertice del partito (Moratti, Benigni, Perego, Barachini, Ronzulli, Cattaneo), ma più o meno non ci sono esclusi nelle tante cariche che a un partito di governo spettano.
In FI non si capisce bene perché Pier Silvio abbia fatto un’uscita tanto dura.
Non voleva far arrabbiare Meloni per lo ius scholae ? Lo pensano in tanti: Mediaset non può inimicarsi la premier, anche se vedono una contraddizione: se FI deve essere giovane, nuova, liberale, aperta, perché su un tema così mettere la mordacchia? Che sia prossimo a scendere in campo ci credono in pochi: «Ora? E a far che?».
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

RENZI ATTACCA MELONI SU ALMASRI: “E’ DEBOLE, VEDE COMPLOTTI OVUNQUE”

Luglio 11th, 2025 Riccardo Fucile

“NORDIO? O E’ UN FANTOCCIO O HA MENTITO AL PARLAMENTO”

Matteo Renzi è stato accusato di far parte di quel Deep State che vuole far cadere il governo Meloni. Perché ha parlato per primo dei messaggi su Signal per Almasri e della capo di gabinetto del ministro della Giustizia Giusi Bartolozzi. Oggi in un’intervista a La Stampa dice che sul caso «l’unica cosa chiara è che qualcuno ha mentito. E devono dirci in Aula chi è stato. Il Parlamento va
rispettato: l’opposizione deve fare domande, il governo deve dare risposte. Da qui passa la civiltà democratica di un Paese. Meloni viene in aula e non risponde, Tajani idem, Nordio vedremo. Il Parlamento non è il luogo del chiacchiericcio, ma la casa della democrazia: questi non l’hanno ancora capito».
La credibilità di Nordio
Renzi ricorda con Niccolò Carratelli che «Nordio disse in Aula che la prima comunicazione su Almasri non era chiara. Scopriamo ora che invece la sua capo di gabinetto Bartolozzi era così preoccupata da chiedere di non lasciar traccia nei documenti ufficiali e di parlarsi solo su Signal. Delle due l’una: o Nordio ha mentito o Bartolozzi gli ha nascosto le informazioni». E poi: «Per la stima che nutro verso Nordio paradossalmente mi auguro che stia mentendo. Se, infatti, ha detto la verità, significa che la sua capo di gabinetto lo
eterodirige. Preferisco un Nordio che mente a un Nordio fantoccio. Se Nordio mente è grave. Se Nordio dice la verità, il ministero della giustizia è guidato dalla capo di gabinetto, non da Nordio. Ed è ancora più grave».
Indifendibile
Secondo Renzi Nordio dovrebbe dimettersi: «Sì, è indifendibile. Potrebbe salvarsi solo cacciando chi gli sta intorno. Ma Bartolozzi è difesa dalla fiamma magica, a cominciare da Mantovano e Delmastro. Perché è evidente che quando la Bartolozzi scrive di essere già informata – e Nordio dice di non sapere nulla – significa che qualcuno da Palazzo Chigi l’ha informata. Chi? Che uno dei due debba lasciare è ovvio. Se lo facessero entrambi, sarebbe buon gusto. Se non lo farà nessuno dei due, sarà uno scandalo».
I punti da chiarire secondo il leader di Italia Viva sono tanti: Chi
ha deciso di scarcerare un violentatore di bambini? Perché? Perché è stato scelto il volo di Stato? Meloni cosa sapeva? Mantovano cosa ha deciso? Alla fine, in questa storia l’unico che ha tenuto la schiena dritta è stato Piantedosi. Almeno al Viminale dimostrano di sapere come si gestiscono vicende del genere, vecchia scuola prefettizia». E poi: «Io, che ho combattuto a viso aperto contro le toghe rosse e il loro eccesso di protagonismo politico, non consentirò mai che queste toghe brune si sostituiscano al Parlamento».
Buon vento
Renzi rivela che Bartolozzi la conosce «dai tempi in cui guidava Azione in Sicilia, non è una che si fa da parte in silenzio. L’altra mattina, alle 6.50, mi ha mandato un sms dal vago sapore minatorio: “Buon vento”. E lo ha fatto perché io avevo annunciato un’interrogazione parlamentare su di lei. Questi non
conoscono le istituzioni. Ma non conoscono nemmeno me: pensano di farmi paura e invece mi invitano a nozze».
Mentre Giorgia Meloni continuerà a coprire tutti: «Sì. È una donna che ha meno coraggio di quello che vuol far credere. Lei è fragile, vede fantasmi ovunque, ha la sindrome del complotto. Ed è per questo che ha una squadra ridotta all’osso di parenti, ex parenti e fedelissimi. Ma così non si governa un consiglio comunale di terza fascia, figuriamoci l’Italia».
I consensi
Infine, Renzi dice che Meloni non perderà consensi su Paragon e Almasri: «Lo farà a breve sugli stipendi e sulle tasse. Ma io continuo a porre il tema istituzionale, anche se dovessi essere l’unico a farlo. Anche se dovessi rimetterci economicamente, politicamente, elettoralmente. Continueremo la battaglia in Parlamento, anche se sembra che non produca frutti».
(da Open)

argomento: Politica | Commenta »

GIORGIA NELL’INDO-PACIFICO: L’ESODO DEGLI INVIATI RAI: 20 PERSONE A CORTE PER UN COSTO TOTALE DI 300.000 EURO

Luglio 11th, 2025 Riccardo Fucile

TUTTI AL SEGUITO DEI GIRI DEL MONDO DELLA PREMIER, ORMAI E’ UNA AGENZIA DI VIAGGI

Si rischia il sovraffollamento di inviati. Con una foresta di microfoni sotto il mento della premier. Come più volte è accaduto in passato, ma negli ultimi anni non succedeva più. Parliamo del viaggio che Giorgia Meloni si appresta a compiere dal 29 agosto al 9 settembre nell’Indo-Pacifico.
Lo spunto l’ha dato l’Expo a Osaka, dato che la premier ha deciso di visitarlo, ma nel suo viaggio toccherà pure altri Paesi oltre al Giappone (dove farà tappa anche a Tokyo): Corea del Sud, Vietnam, Singapore e Bangladesh.
Un viaggio importante che la Rai vuole seguire alla perfezione, tanto che tutte le testate hanno fatto richiesta di accredito: Tg1, Tg2, Tg3, Rainews e Radio Rai. Cinque giornalisti al seguito con rispettivi tecnici, perché ogni inviato si muove con due operatori e un montatore, quindi quattro persone per testata. Che diventano un totale di venti persone, per una spesa che si aggira intorno ai 300 mila euro (15 mila euro a persona). Una somma
considerevole, specie in questo periodo di vacche magre per la tv pubblica, col vertice che ha imposto un taglio di 26 milioni in due anni, con programmi che saltano o si accorciano, redazioni tagliate e malumori a non finire, specialmente per quanto riguarda l’informazione.
Tanto più che in Rai come policy interna vige la regola che non possono muoversi più di due, al massimo tre, giornalisti per missione, che poi “coprono” anche le testate rimaste scoperte. A meno di chiedere una deroga, che in questo caso è stata chiesta: vogliono esserci tutti. Senza dimenticare che la tv pubblica ha pure un corrispondente da Cina, Giappone e Sud Est asiatico, Aniello Puorto, che può spostarsi in tutta l’area.
Il limite al numero degli inviati venne introdotto dopo le polemiche che seguirono un viaggio di Matteo Renzi come premier a Sydney, in Australia, nel 2014, con cinque microfoni
di altrettante testate Rai sotto il suo viso per prendere una dichiarazione di 40 secondi. Da qui l’esigenza di una stretta. E fu in quella occasione che l’allora dg Rai, Luigi Gubitosi, mise a punto il piano newsroom, ovvero la creazione di un’unica grande redazione al lavoro per più testate, che avrebbe portato un risparmio di 70 milioni l’anno in 3 anni e poi di 100 milioni annui a regime. Piano che venne approvato anche in Vigilanza all’unanimità, grazie all’impegno di Michele Anzaldi, e poi in Cda, ma poi Gubitosi lasciò e non se ne fece più nulla: il progetto è ancora lì, lasciato in eredità, dentro qualche cassetto dei dirigenti di Viale Mazzini.
Ora, però, tutti vogliono seguire Giorgia Meloni in questo viaggio e la questione è stata già sottoposta all’attenzione dell’ad Giampaolo Rossi e della direttrice dell’offerta informativa, Monica Maggioni. Una possibile soluzione, che
qualcuno ha avanzato, è quella di alternare due giornalisti alla volta a turno: per esempio, nella prima tappa andranno Tg1 e Rainews, nella seconda Tg2 e giornale radio e così via. Questo permetterebbe un risparmio, ma al momento nessuna decisione è stata presa. L’importante, secondo alcuni, è evitare la foresta di microfoni. “Questo è un tema assai sensibile su cui c’è molta più attenzione e sensibilità di prima, dove ognuno faceva come gli pareva. Ma in questo caso va valutata la lunghezza e la lontananza della trasferta, con tutti i problemi di fuso orario che comporta. Per questo è possibile che le deroghe vengano concesse”, fa notare una fonte della tv pubblica. Insomma, Giorgia Meloni il 30 agosto partirà per undici giorni e probabilmente avrà al seguito tutte le cinque testate di mamma Rai.

(da ilfattoquotidiano.it)

argomento: Politica | Commenta »

L’INAMOVIBILE NORDIO: PERCHE’ GIORGIA MELONI NON PUO’ FARE A MENO DELL’UOMO DELLE GAFFE

Luglio 11th, 2025 Riccardo Fucile

E’ IL PARAFULMINE DEL GOVERNO: LA SEDICENTE RIFORMA DELLA GIUSTIZA PORTA IL SUO NOME ED ‘ LA SUA GARANZIA

«Sin novedad», è la frase scelta dal guardasigilli Carlo Nordio. A incalzarlo è la senatrice di Italia Viva, Raffaella Paita, che con abilità introduce il tema del caso Almasri in premessa di una interrogazione su altro.
E Nordio – in giacca blu marino, camicia grigia e cravatta scura con bandiera italiana, al posto dei completi ben più colorati per cui è noto – non si scompone e sfodera il suo consueto citazionismo in lingua straniera. Un vezzo cui ha abituato non solo il parlamento ma anche il suo staff.
In questo caso la locuzione spagnola che significa «tutto tranquillo» e viene spesso usata in gergo militare – altro campo in cui Nordio è ferrato, da autore per Mondadori di due romanzi sulla Seconda guerra mondiale – per intendere che tutto procede come dovrebbe. «Nessuna fuga», anzi «quel che ho detto in parlamento lo direi ancora oggi, il chiacchiericcio sulla stampa è infondato».
Nonostante l’aplomb da «galantuomo», come lo definisce la stessa Paita, il ministro è cosciente che sul dicastero della Giustizia si stiano addensando nubi temporalesche che minacciano di abbattersi non solo su di lui, ma anche sul vertice del suo Gabinetto, Giusi Bartolozzi.
Il clima è più che teso e non certo da quando le notizie sono filtrate sulla stampa. Quello ha procurato ulteriori fastidi, manifestati – questi sì – anche dal guardasigilli in parlamento, parlando di «eventuali violazioni di atti riservati di cui non si riesce a capire come qualcuno sia entrato in possesso».
Ma ci sono almeno due fazioni dentro via Arenula. Da una parte i fedelissimi che rispondono al livello più politico e vedono nell’escalation mediatica di questi giorni una mossa della magistratura per sabotare la riforma della separazione delle carriere, colpendone chi le ha dato il nome.
Dall’altra i tecnici, che invece analizzano più freddamente il pasticcio in corso e ne identificano la causa: la grande verticalizzazione imposta dalla risoluta Bartolozzi, il cui rapporto molto stretto con Nordio ha reso l’ufficio del ministro una fortezza inespugnabile senza prima il suo placet.
Proprio questo, e non è certo notizia di oggi, ha allontanato molti dirigenti. Prima il capo di gabinetto, Alberto Rizzo, poi il capo del Dap, Giovanni Russo. Ultimo in ordine di tempo Luigi Birritteri, proprio il capo del dipartimento degli affari di giustizia che ha gestito il caso Almasri.
Eppure, su Bartolozzi Nordio non ha mai voluto sentire ragioni: a suo tempo ha difeso la propria scelta autonoma di nominarla da vice a capo di Gabinetto, nonostante i dubbi manifestati dal potente sottosegretario Alfredo Mantovano che avrebbe
preferito un nome più ortodosso. Ora che proprio Bartolozzi sarebbe il nome in bilico, la linea che trapela da via Arenula è silenzio e gesso. Minimizzare tutto, lasciando a Giulia Bongiorno (che difende i ministri) qualsiasi iniziativa concreta.
Eppure è un dato di fatto: Nordio, individuato come padre nobile di Fratelli d’Italia tanto da essersi guadagnato una “candidatura” al Quirinale prima ancora dello scranno da ministro, è anche stato spesso fonte di imbarazzo per il governo. Il suo istinto per la risposta polemica condita dal citazionismo lo ha tradito in più di una occasione.
Se stimolato dalle opposizioni (che ormai hanno imparato come farlo scattare) il ministro è noto per le gaffes: dalle donne invitate «a rifugiarsi in chiesa o in farmacia» per difendersi da uomini violenti, alle polemiche sulle intercettazioni perché «i mafiosi non parlano al telefono», fino ai femminicidi colpa di «etnie che magari non hanno la nostra stessa sensibilità».
Non sempre, però, ha fatto tutto da solo. Nordio è stato anche il parafulmine dei maggiori pasticci che si sono abbattuti sul governo: il caso Cospito, che ha fatto tremare due pezzi da novanta del mondo meloniano come il sottosegretario Andrea Delmastro e Giovanni Donzelli, e ora il caso Almasri.
Con il paradosso di cui a palazzo Chigi sono ben coscienti: il ministro meno controllabile nelle sue spesso improvvide dichiarazioni pubbliche e alla guida di un dicastero attraversato da violente divisioni interne è anche il volto della riforma su cui Meloni punterà la sua credibilità nel 2026 con il referendum.
Impossibile farlo saltare: il suo futuro è legato a quello della separazione delle carriere e, quando la premier ha deciso di fargliela presentare, sapeva che lo avrebbe cementato a via Arenula. Proprio su questo si basa la tranquillità, vera o
ostentata, dell’ex magistrato di Treviso. Con la speranza che la sua inamovibilità valga anche per la sua collaboratrice più fidata.
(da editorialedomani.it)

argomento: Politica | Commenta »

PARLATECI VOI DI BIBBIANO

Luglio 11th, 2025 Riccardo Fucile

QUELLA FECCIA POPULISTA NON CHIEDERA’MAI SCUSA

“Parlateci di Bibbiano”, scrivevano sulle loro magliette i linciatori assortiti: politici, giornalisti, popolino sempre aizzabile, piccola folla manzoniana ridotta a format di Rete 4. Parlatecene voi, adesso, di Bibbiano, viene da dire dopo che la Cassazione ha messo la parola fine a una gazzarra feroce, che trasformò alcune decisioni molto discutibili (non criminali: discutibili) di un paio di operatori sociali in un abominevole traffico di bambini, per la serie “l’Emilia rossa ruba i figli alle famiglie e li vende al miglior offerente”.
Ma non illudiamoci, nessuno chiederà scusa per Bibbiano. Non
si scuseranno i politici che ci si buttarono sopra (destre e cinquestelle: il fronte ampio dei non garantisti), non i giornali e le trasmissioni tivù che quando sentono odore di manette si eccitano, ma solo se gli ammanettati sono avversari politici. Nessuno si scuserà perché chiedere scusa, in politica, è considerata una diminuzione, a dimostrazione della vanità e al tempo stesso della fragilità della maggior parte degli eletti — così simili ai loro elettori — talmente poco saldi nelle loro ragioni da temere che basti un singolo errore, o un momento di ripensamento e di mitezza, a farle crollare. Solo ruggire: guai parlare con voce piana, con voce serena, con voce umana.Quanto ai giornalisti, vale la triste vecchia legge tutta interna ai media: il momento dell’accusa merita i titoloni in prima pagina, è il momento del fracasso, dell’odore del sangue. Il momento della sentenza di assoluzione merita quattro righe, non sempre. Sarebbe, in sé, un momento felice, di liberazione e di solidarietà. Qualcosa da festeggiare. Ma per i giornalisti da forca, ogni assoluzione è un lutto.
(da La Repubblica)

argomento: Politica | Commenta »

LA SANATORIA SOVRANISTA PER GLI EVASORI E’ STATA UN FLOP: HA PORTATO SOLO 1,2 MILIARDI (AMMESSO CHE PAGHINO LE RATE), HA ADERITO SOLO IL 13% DELLA PLATEA PREVISTA

Luglio 11th, 2025 Riccardo Fucile

CON APPENA 6.700 EURO A TESTA HANNO SANATO 5 ANNI DI NERO, UNA VERGOGNA… E 9 SU 10 NEANCHE HANNO ADERITO PERCHE’ SANNO CHE RESTERANNO IMPUNITI

Porterà appena1,2 miliardi di incassi, se tutti i 188mila contribuenti coinvolti verseranno le rate dovute, il “ravvedimento speciale” offerto dal governo Meloni alle partite Iva che hanno aderito al concordato preventivo con il fisco.
Si metteranno in regola per le cifre non dichiarate tra 2018 e 2022 versando solo 6.700 euro, in media.
Ed è pure sotto le aspettative degli addetti ai lavori: i commercialisti, pur molto critici su come è stato gestito il concordato, lo scorso anno si attendevano che la sanatoria forfettaria a prezzi di saldo avrebbe consentito di raccogliere alcuni miliardi. Invece il flop della misura voluta dal viceministro Maurizio Leo si è riverberato anche sul condono che ora Fratelli d’Italia punta a riproporre.
I numeri finora erano top secret.
La risposta del Mef conferma ancora una volta come l’intera operazione concordato, che secondo Leo avrebbe dovuto risolvere il problema dell’evasione delle partite Iva, sia stata una scommessa persa. Visto lo scarso effetto deterrente dei pochi controlli, l’intesa con l’Agenzia delle Entrate è stata firmata solo da 584mila contribuenti (il 13% della platea potenziale) tra cui 188-190mila circa con “pagelle fiscali” sotto la sufficienza, ovvero probabili evasori.
I dati del Mef sono poi distinti per tipologia di contribuente. Il che permette di scoprire che a godere del condono forfettario sono state soprattutto le società di capitali in contabilità ordinaria: 80.231 quelle che hanno aderito, con 418 milioni già versati. Poi 33.700 persone fisiche in regime semplificato (83 milioni), 21.600 lavoratori autonomi (81 milioni), 17.700 società di persone in contabilità ordinaria (86 milioni) e 15.700 in semplificata (42,6 milioni).
Di sicuro c’è che in media ognuno ha versato o rateizzato poco più di 6.700 euro. Contro una base minima di partenza di 5mila, considerato che la cifra minima prevista era di 1000 euro per ognuno dei cinque anni sanabili. “Non si sono sprecati. E va
ricordato che questo ravvedimento non era in alcun modo commisurato all’evaso reale: per la prima volta è stato proposto un condono “forfettario”, con il risultato di dare un vantaggio a chi aveva occultato di più“, commenta Guerra con ilfattoquotidiano.it. “Il concordato di per sé era già una svendita da parte di un sistema fiscale che avrebbe tutti i mezzi per stimare in modo puntuale i redditi ma dichiara esplicitamente di non riuscire a fare abbastanza controlli”, continua la deputata dem.
(da Il Fatto Quotidiano)

argomento: Politica | Commenta »

SONDAGGI, SUPERMEDIA YOUTREND: FRATELLI D’ITALIA PERDE PIU’ DI UN PUNTO E FA SCENDERE IL CENTRODESTRA

Luglio 11th, 2025 Riccardo Fucile

IL CENTRODESTRA (47.3%) SUPERATO DAL CAMPO LARGO (48,6%)

Fratelli d’Italia crolla, perde più di punto e porta giù tutta la coalizione di maggioranza. Più contenuto il calo del Partito democratico, mentre il Movimento 5 Stelle cresce di mezzo punto in due settimane. Stabili gli altri partiti. Vediamo chi vincerebbe oggi secondo l’ultima Supermedia Agi/Youtrend.
Chi ha guadagnato voti e chi è crollato
Fratelli d’Italia mostra un forte calo, dello 1,2% nelle ultime due settimane. Anche se ha perso più voti di tutte le altre forze politiche, il partito di Giorgia Meloni resta comunque primo, al 29,1%. Pur allontanandosi dalla soglia del 30%, FdI non ha molto da temere quindi. Al momento se si andasse alle urne, risulterebbe la prima scelta degli elettori, ma il calo riportato va tenuto d’occhio da parte degli esponenti del partito, specie alla luce di alcune polemiche che hanno coinvolto il governo di recente, come quella sul caso Almasri.
Pure il Partito democratico scende, ma la flessione è decisamente marginale. Parliamo di un -0,3%, rilevato in un arco temporale di quindici giorni, che non sposta granché rispetto ai livelli a cui si è posizionato il partito. Attualmente i dem raccolgono il 22,3% dei consensi, arrivando secondi
Segue il Movimento 5 Stelle, che appare in buono stato di salute. In due settimane è cresciuto dello 0,5%, salendo a quota 12,7%. Certo resta lontano dalle altre due principali forze politiche, ma la sua crescita può essere vista con ottimismo da parte dei pentastellati, dopo un lungo periodo di variazioni negative.
Quanto agli altri due partner di governo, Forza Italia perde lo 0,2% ed è data all’8,9%, mentre la Lega segue subito dopo, all’8,5% (in ripresa dello 0,2%). Di recente sono stati diversi i motivi di scontro che hanno fatto emergere le differenze tra i due e alimentato le tensioni interne alla maggioranza. In ultimo, il rilancio dello Ius scholae da parte di Antonio Tajani, che ha incontrato la chiusura netta di Matteo Salvini.
Restano stabili le altre forze politiche. Alleanza Verdi-Sinistra si conferma al 6,4%, seguita da Azione che riporta un -0,2% e si
ferma al 3,3%. Più in fondo, Italia Viva al 2% (-0,1%), +Europa all’1,8% (+0,2%) e Noi Moderati al 0,9% (-0,1%) .
Se si votasse oggi il ‘campo largo’ vincerebbe
Dalla Supermedia coalizioni, emerge il calo del centrodestra, al 47,3%, buttato giù principalmente dalla discesa di FdI (-1,3%), mentre il centrosinistra si attesta al 30,6% (+0,1). Invece il campo largo, ovvero un’ipotetica alleanza di tutte le opposizioni incluso il M5S e i partiti dell’area centro-liberale (l’ex Terzo Polo), totalizza il 48,6%, superando nei fatti la coalizione di maggioranza.
(da Fanpage)

argomento: Politica | Commenta »

BILANCI DEI PARTITI: MELONI IN ROSSO, SCLEIN IN NERO

Luglio 11th, 2025 Riccardo Fucile

PD IN ATTIVO DI DUE MILIONI GRAZIE AI VERSAMENTI DEI PARLAMENTARI E ALLE ENTRATE DEL 2 PER MILLE… FRATELI D’ITALIA IN PASSIVO DI 681.000 EURO

Sembra una barzelletta, ma mentre Giorgia Meloni si è tinta di rosso, Elly Schlein si è sposata al colore nero. La sorpresa viene dai bilanci 2024 appena pubblicati da Fratelli di Italia e dal Partito democratico. E se la Meloni è appunto finita in rosso grazie alla perdita di 681 mila euro, la Schlein può sfoggiare in nero i conti del partito, grazie a un utile di 650.518 euro che porta i conti del partito ad avere un tesoretto complessivo di poco inferiore ai 2 milioni di euro. Un risultato dovuto
soprattutto al boom degli incassi dal 2 mille Irpef, che nel 2024 sono ammontati a 10,2 milioni di euro rispetto agli 8,1 milioni di euro dell’anno precedente, raggiungendo il record storico per le casse del Nazareno.
Per ottenere l’utile di bilancio la Schlein è andata a caccia dei parlamentari un po’ renitenti a versare al partito l’obolo mensile obbligatorio. E l’operazione ha avuto successo, visto che i contributi dei parlamentari nell’ultimo anno sono saliti da 1,8 a 2 milioni di euro. Ha contribuito lei stessa, visto che i versamenti della Schlein sono passati dai 9 mila euro del 2023 ai 29 mila euro del 2024. Ed è stato un bel salto, perché anche se alla segreteria del partito nazionale la Schlein è arrivata solo nel marzo 2023, dall’inizio della legislatura era comunque deputata, tenuta a versare l’obolo mensile.
Fra le strategie messe in campo per arrivare a quell’utile c’è
stata anche una stretta alle spese del Pd, comprese quelle dei dipendenti, che sono stati accompagnati all’uscita nel 2024 e continueranno ad usufruire di incentivi all’esodo pagati dallo Stato anche nel 2025, perché la Schlein vuole sostituire i vecchi con collaboratori di sua stretta fiducia.
Lo scrive nero su bianco l’amministratore del Pd, Michele Fina, nella sua relazione che accompagna il bilancio del partito: «Con riferimento alle spese di struttura, il Partito ha ridotto il suo organico a seguito di pensionamenti e uscite incentivate avvicinandosi all’obiettivo prefissato e considerato sostenibile in base alla situazione economica-finanziaria dell’attuale bilancio. Nel 2025 proseguirà con fermezza l’azione di ricollocazione e incentivazione all’esodo al fine di ridurre le spese fisse di struttura e rigenerare il Partito con nuove collaborazioni».
(da Open)

argomento: Politica | Commenta »

RIVOLTA NEL CARCERE DI RIETI, SEI AGENTI FERITI DA INTOSSICAZIONE: MA COME SI FA DI FRONTE A UNA CAPIENZA MASSIMA DI 295 POSTI A STIPARE 493 DETENUTI E A RIDURRE IL PERSONALE DI BEN 56 AGENTI RISPETTO ALL’ORGANICO?

Luglio 11th, 2025 Riccardo Fucile

UN GOVERNO DI INCAPACI CHE STA PORTANDO L’ITALIA A MAGLIA NERA NELLA GESTIONE DEL SISTEMA CARCERARIO

Momenti di altissima tensione all’interno della Casa circondariale di Rieti, dove nel pomeriggio di ieri è scoppiata una violenta rivolta tra i detenuti. La sala ricreativa dell’istituto è stata data alle fiamme, generando un denso fumo che si è rapidamente propagato in tutte le sezioni del carcere
Secondo quanto denunciato dalla Fns Cisl Lazio, cinque agenti di Polizia Penitenziaria sono stati trasportati in ospedale per intossicazione da fumo, mentre un sesto è rimasto ferito dopo essere stato aggredito con una testata al volto da alcuni detenuti durante i disordini.
L’episodio riaccende i riflettori sulle condizioni critiche dell’istituto penitenziario, che attualmente ospita 493 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 295, con un sovraffollamento che supera il 65%. A questo si aggiunge una carenza di personale del 32%, con 56 agenti in meno rispetto all’organico previsto.
La Fns Cisl Lazio ha espresso solidarietà e vicinanza agli agenti coinvolti, sottolineando come “occorra garantire e tutelare il personale, che continua a svolgere con dedizione il proprio
mandato istituzionale, assicurando la sicurezza non solo delle carceri ma dell’intera comunità”.
Durissimo anche la reazione di Roberto Santini, segretario Generale del Si.N.A.P.Pe: “Dall’ultima rivolta nel carcere di Rieti non è cambiato nulla. Le stesse criticità, la stessa assenza di interventi concreti. Il personale è allo stremo, abbandonato. Il Capo del DAP e il Provveditore devono avere il coraggio di assumere decisioni risolutive, anche sulla guida dell’istituto. Servono azioni immediate per garantire la sicurezza e la salute delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria”.
(da agenzie)

argomento: Politica | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.933)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (231)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Luglio 2025
    L M M G V S D
     123456
    78910111213
    14151617181920
    21222324252627
    28293031  
    « Giu    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • “ENTRA IN POLITICA ORA? E A FARE CHE?”: LA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI PIER SILVIO BERLUSCONI AGITA I CAPOCCIONI E I PEONES DI FORZA ITALIA, CHE SPERAVANO DI ESSERSI LIBERATI DAL GIOGO DI ARCORE
    • RENZI ATTACCA MELONI SU ALMASRI: “E’ DEBOLE, VEDE COMPLOTTI OVUNQUE”
    • GIORGIA NELL’INDO-PACIFICO: L’ESODO DEGLI INVIATI RAI: 20 PERSONE A CORTE PER UN COSTO TOTALE DI 300.000 EURO
    • L’INAMOVIBILE NORDIO: PERCHE’ GIORGIA MELONI NON PUO’ FARE A MENO DELL’UOMO DELLE GAFFE
    • PARLATECI VOI DI BIBBIANO
    • LA SANATORIA SOVRANISTA PER GLI EVASORI E’ STATA UN FLOP: HA PORTATO SOLO 1,2 MILIARDI (AMMESSO CHE PAGHINO LE RATE), HA ADERITO SOLO IL 13% DELLA PLATEA PREVISTA
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA