LA MANO DEL KGB DIETRO L’ESECUZIONE DI UN OPPOSITORE DI PUTIN: BERLINO MINACCIA MOSCA DI SANZIONI
CONVOCATO L’AMBASCIATORE RUSSO… E’ IL MODELLO SOVRANISTA CHE QUALCUNO VORREBBE IMPORTARE IN ITALIA
È una decisione che potrebbe avere enormi conseguenze politiche. La procura federale tedesca ha accusato la Russia di aver commissionato un omicidio avvenuto un anno fa in un parco di Berlino.
I magistrati sono convinti che Mosca abbia ordinato al sicario Vadim S. di “liquidare” il ceceno Tornike K., attivista anti-russo freddato in pieno giorno nel Tiergarten ad agosto del 2019. L’accusa della procura è stata formulata davanti alla Corte d’appello di Berlino. Il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, ha minacciato immediatamente conseguenze contro la Russia: “Il governo – ha detto da Vienna – si riserva esplicitamente di intraprendere ulteriori misure”. E ha aggiunto che la gravità della situazione lo ha spinto ad “invitare” l’ambasciatore russo in Germania al ministero degli Esteri per colloqui.
Nelle settimane scorse il governo Merkel ha già dichiarato di voler chiedere a Bruxelles “l’implementazioni delle cyber sanzioni” contro Mosca in riferimento al clamoroso attacco hacker al Bundestag del 2015. Anche qui i giudici tedeschi hanno individuato la “manina” dei servizi segreti russi dietro lo spettacolare cyber attacco che era penetrato anche nella mail della cancelliera Angela Merkel.
Riguardo al “caso Tiergarten”, la procura federale è convinta che “l’esecuzione su commissione sia stata motivata dall’opposizione della vittima allo Stato russo e ai governi delle sue repubbliche autonome Cecenia e Inguscezia ma anche all’esecutivo filorusso della Georgia”.
Tornike K., quarantenne ceceno dal passaporto georgiano, era crollato a terra il 23 agosto del 2019, ucciso da numerosi da colpi di pistola alla testa e alla schiena. Il sicario, che lo aveva freddato passandogli accanto in bicicletta, era stato catturato poco dopo dalla polizia. Testimoni lo avevano visto buttare una parrucca, un’arma e la bicicletta nella Sprea. Da allora è in carcere. All’inizio di dicembre la Procura federale ha assunto le indagini su di sè – un indizio della gravità del caso.
La reticenza dei russi a collaborare con le autorità tedesche sull’omicidio del Tiergarten aveva indotto il governo ad espellere due diplomatici russi; Mosca aveva risposto con una mossa speculare, cacciando due feluche tedesche dalla Russia.
(da agenzie)
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