LA PROTESTA DEI MEDICI LIGURI IN PRIMA LINEA: “MENO 20% IN BUSTA PAGA, ALTRO CHE PREMI AGLI EROI”
LA REGIONE LEGHISTA TAGLIA L’INDENNITA’ DI REPERIBILITA’ AD ANESTESISTI E RIANIMATORI E NEGA UN CONGEDO DI 7 GIORNI A CHI SI E’ MASSACRATO NEI TURNI DEI REPARTI COVID… A TOTI INTERESSA SOLO INAUGURARE 10 VOLTE IL PONTE
A parole sono eroi, paladini della lotta al coronavirus. «Ma nei fatti il trattamento riservato ai medici è un po’ diverso — denuncia Marialuisa Pollarolo, presidente regionale di Aaroi-Emac, l’associazione che riunisce anestesisti e rianimatori — A fine aprile molti sanitari si sono visti arrivare una busta paga più bassa di circa il 20 per cento perchè durante l’emergenza l’organizzazione negli ospedali è cambiata e non hanno svolto servizio di reperibilità . Abbiamo ascoltato la promessa della Regione di un premio economico ma poi nei fatti è arrivata questa beffa: chiediamo che venga trovata una soluzione per mantenere quantomeno inalterati gli stipendi, altrimenti il bonus di mille euro arriva da una parte ma viene tolto dall’altra».
Altra richiesta è quella di un congedo extra di sette giorni per i medici dei reparti Covid: «Regalare giorni liberi potrebbe essere un modo per ringraziare chi non si è risparmiato in queste settimane» spiega Pollarolo.
Rivendicazioni a cui la Regione risponde con una nota: «La reperibilità può essere remunerata solo se viene effettuata — si legge — e non è possibile concedere un congedo straordinario perchè il contratto non lo prevede».
Ecco come la Regione leghista è vicina ai medici in prima linea.
(da agenzie)
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