TOTI SCARICA CENERINI DOPO IL POST RAZZISTA: “HA FATTO UNA CAZZATA, GLI DAREI IL DASPO DEI RISTORANTI”
I FITTIANI NE CHIEDONO LE DIMISSIONI: “ESPRESSIONI DI RISTRETTEZZA MENTALE CHE IMBARAZZANO IL CENTRODESTRA”
Fabio Cenerini, il capogruppo della Lista Toti in Comune alla Spezia, che ha criticato in una recensione su Tripadvisor un ristorante di Cortina d’Ampezzo perchè è stato servito da «una persona di colore a servire con costume parzialmente ampezzano», secondo il presidente della Liguria, Giovanni Toti, «ha fatto una cavolata, una “belinata”».
Il governatore ne ha parlato oggi, dicendo che «gli darei il “daspo” dei ristoranti: cucinare da solo in casa per qualche giorno è la giusta punizione».
I “fittiani”: «Imbarazza il centrodestra, si dimetta»
Meno “morbidi”, nei confronti di Cenerini, sono i consiglieri comunali Paolo Messuri, Luca Bergonzoli e Barbara Cidale di Cantiere Liberale (formazione che fa riferimento a Direzione Italia di Raffaele Fitto), secondo cui quanto accaduto «imbarazza la città e il centrodestra».
In una nota, i tre hanno fatto presente che «ripudiamo ogni forma di violenza e di razzismo» e hanno preso le distanze da «dichiarazioni espressione di ristrettezze mentali», aggiungendo che «se dovessimo essere rieletti non potremmo condividere lo stesso gruppo con chi quotidianamente esprime dichiarazioni che nulla c’entrano con la coalizione liberale e democratica cui apparteniamo».
La richiesta, insomma, è che il sindaco Peracchini e il governatore Toti «chiedano le dimissioni da capogruppo di Cenerini, di cui sappiamo non condivide le dichiarazioni».
I titolari del ristorante: «Abbiamo vinto su Tripadvisor»
Per Ludovica Rubbini, titolare insieme con il marito e i suoceri di El Brite de Larieto, l’agriturismo di Cortina d’Ampezzo criticato su Tripadvisor dal consigliere Cenerini, la rabbia si è stemperata e rimane la soddisfazione per la vittoria che stava più a cuore, «quella di obbligare Tripadvisor a togliere quella recensione razzista. Posso accettare si critichi il servizio o il cibo, non il colore della mano che lo porge».
Una battaglia che i titolari del locale stanno pagando caro: «Subito dopo l’uscita dei servizi giornalistici – ha raccontato la Rubbini – abbiamo ricevuto telefonate di persone che hanno detto di voler disdire la prenotazione per “non dover vedere la cameriera negra” e sulla mia pagina Facebook sono piovuti molti insulti».
Accanto alle frasi razziste, però molti attestati di solidarietà stanno giungendo da tutta Italia, ma soprattutto dai colleghi cortinesi, gli stessi che il 5 agosto scorso hanno aiutato Ludovica e il marito Riccardo a riaprire l’agriturismo dopo la disastrosa frana di fango e acqua che aveva investito la frazione cortinese di Alverà .
Anche allora Ludovica non si era arresa: sino a che la strada è stata impraticabile era stata lei, insieme con i collaboratori, a portare i pasti direttamente a casa dei clienti che li ordinavano; poi si è organizzata con un pulmino per condurre i clienti a destinazione, passando sopra detriti e macerie: «Qualcuno ha detto che volevamo farci pubblicità senza capire che non ne abbiamo bisogno, il nostro lavoro parla per noi».
(da “il Secolo XIX”)
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