SALVINI A “C’E’ POSTA PER TE”. “SEI UN NOSTRO VECCHIO CLIENTE”: LE “PROSTITUTE” GREGGIO E GIACHETTI E IL BAMBA CHE IMBARAZZATO SA SOLO RIDERE
QUANDO RIVOLGERSI A UNA PLATEA PIU’ AMPIA PUO’ DIVENTARE CONTROPRODUCENTE SE FAI LA FIGURA DEL PIRLA
Senza offesa per la quasi totalità degli stanchi talk politici, che fanno più tendenza che ascolti, per i nuovi leader politici, meglio se populisti, la santa unzione televisiva arriva con Maria De Filippi su Canale 5, la rete ammiraglia dell’impero berlusconiano.
È stato così per il populista Matteo Renzi, inchiodato ad Amici, inchiodato nel senso del chiodo fonziano, ed è così adesso per il suo gemello leghista Salvini, l’altro fatidico Matteo.
Il debutto è previsto questa sera e il Fatto ha visto in anteprima la performance salviniana. Non un granchè a dire il vero.
Ma quello che conta è il medium, più che la sostanza stavolta, parafrasando McLuhan buonanima, perdipiù in casa dell’ex Cavaliere.
“Lombi” e “Piemonti” mamme di figli verdi.
Detto questo, l’altro Matteo defilippizzato appare in giacca e camicia, non con la felpa stampata per l’occasione, con la scritta C’è posta per te, e assiste timidamente divertito alla spiegazione della lettera che gli hanno inviato due prostitute d’eccezione, alias Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti.
I due comici travestiti all’uopo gli hanno infatti spedito una missiva che, al netto delle risate e delle battute, è davvero pesante nei contenuti.
Le due prostitute si chiamano “Lombi”, in onore della Lombardia, e “Piemonti” e sfottono la crociata salviniana per le case chiuse.
Motivo? “Caro Matteo ci vuoi rinchiudere perchè ci vuoi tutte per te, sei un nostro vecchio cliente”.
Un po’ come Berlusconi con le olgettine ad Arcore. Paragone scomodo, vista la rete. Idem sui migranti. Lombi e Piemonti parlano della geniale idea leghista di mandarli sulle piattaforme petrolifere e suggeriscono: “Perchè non circondarle con degli squali in mare?”.
Poi chiosano: “Neanche Stalin aveva avuto questa idea”.
Non manca la scivolosa questione della razza con lo sketch di due infanti verde padano, Ottone e Salvino, avuti dalle due prostitute e non riconosciuti dal padre.
Il leader leghista ride sempre.
Salvini ride sempre e alla fine non c’è il siparietto ad personam con la conduttrice, a differenza di quanto accadde con Renzi ad Amici.
L’unico sussulto aggressivo è nell’introduzione quando il postino gli consegna la lettera. Il quarantenne leghista risponde: “Accetto ma se vengo e trovo la Fornero me ne vado”. La comparsata di sabato sera a C’è posta per te amplia dunque la platea televisiva del leader leghista, ma non è detto che questo sia sempre positivo.
La media di De Filippi è almeno sei volte quella dei poveri talk consunti, sei milioni contro uno, quando va bene.
Incognita degli ascolti a parte, l’impatto appare però timido e imbarazzato rispetto ai precedenti, dallo stesso Renzi allo scrittore Roberto Saviano, che andò ad Amici nella chiave pedagogica e gramsciana del nazionale-popolare, con il trattino, e cioè per parlare di temi importanti a un pubblico largo.
E senza dimenticare la vecchia tata di Piero Fassino che si rivolse a “Maria” per ritrovare il pargolo diventato un lungagnone di sinistra.
Fassino accettò, era la metà degli anni dieci e lui era segretario dei Ds, e ovviamente non mancarono critiche e polemiche dai suoi compagni di partito.
Il percorso televisivo e la febbre da sabato sera.
Salvini ha costruito il suo boom proprio grazie all’onnipresenza in ogni salotto televisivo, da mattina e a sera passando per qualche contenitore pomeridiano.
Solo che da Maria De Filippi, Salvini paga l’inesperienza da one man show, tipica invece di Renzi e prima ancora di Berlusconi.
Un conto è avere una tribuna tutta per sè per il solito comizio contro tutto e contro tutti, altro è cimentarsi con il carisma popolare di Maria De Filippi, in una platea come quella del sabato sera.
Il rischio di subire, anzichè padroneggiare il medium esiste, come dimostra l’incursione salviniana.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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