SCANDALO MENSA SCOLASTICA AD ADRO: UN IMPRENDITORE HA SALDATO IL DEBITO, RESTA LO SCONCIO MORALE
LA GIUNTA LEGHISTA AVEVA PRECLUSO IL SERVIZIO MENSA A 42 BIMBI, LE CUI FAMIGLIE ERANO IN ARRETRATO COI PAGAMENTI…. UN IMPRENDITORE LOCALE SALDA IL DEBITO E INDIRIZZA UNA LETTERA AL SINDACO, ALLA POLITICA, AI SUOI CONCITTADINI…UNA DURA REQUISITORIA CONTRO IGNORANZA ED EGOISMO
Si è arrivati a una svolta nella triste vicenda della mensa scolastica di Adro, in provincia di Brescia, dove 42 bambini erano stati esclusi dal servizio a causa degli arretrati nel pagamento della retta da parte delle famiglie.
Un anonimo imprenditore del paese ha saldato tutto il debito pregresso (9.900 euro), con un bonifico all’associazione dei genitori che gestisce la mensa.
Ma non si è limitato a questo: ha voluto che fossero rese pubbliche le motivazioni del suo gesto in una nobile lettera indirizzata al comune di Adro, dal titolo “Io non ci sto” e che qua riportiamo.
“Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi, ma un infinito patrimonio di dignità , ho vissuto i primi anni di vita in una cascina come quella del film “L’albero degli zoccoli”.
Ho studiato molto e ho ancora intatto il patrimonio di dignità e ho guadagnato per vivere bene.
Ora voglio urlare che non ci sto, io che non sono comunista e ho votato Formigoni alle regionali, ma, per non urlare e basta, ho deciso di compiere questo gesto che vuole tentare anche di svegliare le coscienze dei miei compaesani.
Ho sempre la preoccupazine di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari.
Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano, mentre la loro mamma è assistita a casa da una signora ucraina.
I miei compaseani si sono dimenticati da dove vengono, mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l’asticella dell’intolleranza di un passo all’anno.
E ancora: dove sono i miei sacerdoti? Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo?
Se esponiamo un bel rosario in casa, possiamo forse fare quello che vogliamo?
E dov’è il segretario del partito che ho votato e che vuole chiamarsi “partito dell’amore”?
Dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro?
Se credono davvero nel federalismo, che ci diano le loro dichiarazioni dei redditi degli ultimi 10anni. Tanto per farci capire come pagano le loro belle cose e case.
Non vorrei essere io a pagare anche per loro.
Non vorrei che il loro reddito o tenore di vita venga dalle tasse del papà di uno di questi bambini che lavora in fonderia per 1.200 euro al mese.
Dove sono i miei compaesani che non si domandano dove, come e quanti soldi spende l’amministrazione per non trovare i soldi della mensa?
I 42 bimbi che hano ricevuto in mano la lettera di sospensione dal servizio tra 20 anni vivranno nel nostro Paese, sarano quelli che ci verranno a cambiare il pannolone nella casa di riposo.
Quel giorno siamo così sicuri che si saranno dimenticati di oggi?
E non ditemi che verranno i nostri figli, perchè il senso di solidarietà glielo stiamo insegnado noi adesso.
E’ per questo che non ci sto”.
Avendo già espresso in un precedente articolo la nostra opinione sul caso, siamo lieti che talvolta emerga, anche dal letame, un minimo profumo.
Senza illuderci che le cose cambieranno: esiste un profondo egoismo in certe comunità senza valori e umanità .
Conta solo il denaro, l’apparenza, l’avere, il proprio ballatoio di casa e il materasso dove nascondere i soldi.
Tutto l’opposto di una visione spirituale e solidale della vita che appartiene alle profonde radici della cultura di destra.
Dove i deboli si difendono, non si discriminano.
Dove i razzisti si combattono, non si coprono con l’ipocrisia borghese.
Dove conta il merito, l’intelligenza e la passione politica, non la clientela, l’ignoranza e il poltronismo.
La vita è fatta per lasciare un segno positivo del proprio passaggio, non per umiliare i deboli o far piangere un bimbo.
Leave a Reply