SONDAGGI SICILIA: MUSUMECI E CANCELLERI APPAIATI IN TESTA MA NON SFONDANO, STACCATA UNA SINISTRA DIVISA IN TRE E IN CUI IL MIGLIORE E’ CROCETTA
SONDAGGIO EUROMEDIA: MUSUMECI 34%, CANCELLERI 33%, CROCETTA 18,4%, MICARI 16%, FAVA 9,5%
Mentre in Sicilia il centrosinistra ancora litiga tra due candidati un sondaggio di Euromedia Research dà il candidato del centrodestra Nello Musumeci in testa con il 34% incalzato da Giancarlo Cancelleri del MoVimento 5 Stelle (33%).
Il rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari è accreditato del 16% dei voti, mentre Claudio Fava, che MDP e Sinistra Italiana vorrebbero candidare, arriva al 9,5% e Rosario Crocetta supera entrambi arrivando al 18,4%.
Il sondaggio è stato commissionato da Forza Italia all’istituto di Alessandra Ghisleri per misurare l’agibilità politica del candidato Musumeci, che ad oggi dovrebbe essere affiancato da Gaetano Armao.
Questo nonostante Musumeci sia ormai alla terza candidatura in Sicilia.
Cancelleri, che fino a qualche tempo fa volava nei sondaggi, è staccato di un punto ma con mesi di campagna elettorale ancora davanti la partita è apertissima.
Il punto è però che nel frattempo in Sicilia la questione del candidato del centrosinistra è formalmente ancora aperta.
Anche se il Partito Democratico ha formalizzato la candidatura “orlandiana” (nel senso di Leoluca) di Micari, Crocetta continua a chiedere le primarie pensando di avere una chance di vincere rispetto al candidato “calato dall’alto” e senza investitura popolare.
Il partito sembra deciso a non concedere la corsa perchè ritiene fallimentare l’esperienza di governo di Crocetta.
Crocetta non ha digerito la proposta del candidato “civico”, indicata da Leoluca Orlando, ricaduta sul rettore di Palermo Fabrizio Micari, blindato da Renzi, nel tentativo, poi naufragato, di costruire una coalizione di campo largo formata da democratici, centristi di Ap, Si e Md senza passare dai gazebo.
Ma “di coalizioni e accordi con gli uomini di Alfano, di certo — dicono da Sinistra Italiana — non si discute; primarie o non primarie poco cambia”.
Concetto ribadito di fatto da Bersani. “Noi costruiamo la sinistra, Alfano è altro” ha detto il leader di Mdp a Marina di Pietrasanta (Lucca), convinto com’è che “la sinistra è in costruzione e non in frantumi”.
Non a caso, nell’Isola, i partiti alla sinistra del Pd correranno con una sola lista e dovrebbero chiudere lunedì dopo l’assemblea regionale di Si, sul nome di Claudio Fava, vice presidente dell’Antimafia e indicato dai bersaniani di Mdp.
Sul nodo delle candidature in Sicilia a Palermo ieri Angelino Alfano ha incontrato i suoi per discutere di liste e programmi. Si è deciso di aspettare cosa farà PD, che a breve dovrà confermare il sostegno a Micari. L’idea sembra essere quella di riproporre il metodo che ha portato alla designazione di Micari anche per le elezioni politiche. Con risultati simili, viene da pronosticare.
Riepilogando: Musumeci al 34% vuol dire che neanche mettendo insieme tutto l’avanspettacolo destrorso (da Lega a Fdi, da FI a Udc, fino a lombardiani e liste civiche) il candidato sfonda.
Stessa cosa per il M5S che doveva vincere a mani basse e rischia di finire secondo.
A sinistra si assiste al suicidio: tre liste che insieme potrebbero raccogliere il 43,9% si presentano divise. Non solo, il più forte è pure Crocetta, il presidente uscente che vogliono far fuori.
(da agenzie)
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