CLAMOROSO ORDINE DEL TRIBUNALE: “PIGNORATE 40.000 EURO A STORACE”, MA NON SI TROVA UN CONTO BANCARIO INTESTATO A “LA DESTRA”
SUSY DE MARTINI, CAPOLISTA DEL PARTITO ALLE COMUNALI DI GENOVA, HA DENUNCIATO STORACE PER NON AVER FATTO FRONTE A UN IMPEGNO SCRITTO DI RIFONDERLE 40.770 EURO ANTICIPATE PER LA CAMPAGNA ELETTORALE… ARRIVA L’INGIUNZIONE DEL TRIBUNALE MA INCREDIBILMENTE NON SI TROVANO CONTI CORRENTI INTESTATI AL PARTITO
Ingiunzione di pagamento a carico de “la Destra” di Francesco Storace: non ha pagato le spese elettorali del candidato a sindaco di Genova, Susy De Martini, in lizza lo scorso anno.
Ma il provvedimento del tribunale di Genova, varato ormai oltre due mesi fa, non ha ancora avuto effetto: gli avvocati della De Martini, non solo non hanno avuto risposta dal partito, ma non hanno trovato conti correnti intestati a “la Destra” su cui far valere l’ingiunzione, anche con un pignoramento.
La notizia, però, ieri è trapelata perchè finalmente un conto corrente intestato al movimento di Storace è uscito fuori: è su una banca di Tivoli, ma il timore dei legali è che non sia così florido da coprire le spese.
La De Martini d’altra parte, ha pagato di tasca sua fatture per la Destra per 40.770 euro, forte di un documento agli atti che le consentiva di spendere fino a 50.000 euro.
Due questioni.
Prima: non era mai accaduto che un candidato sindaco si dovesse rivolgere alla macchina della Giustizia per ottenere un rimborso spese, con una legge vigente peraltro estremamente precisa.
Secondo: le difficoltà dei suoi legali a reperire beni mobili e immobili intestati a la Destra hanno fatto pensare il peggio alla candidata: “Dove finiscono i soldi del partito?”.
E, in assenza di risposte da parte di Storace, i legali hanno già fatto fare un calcolo di quanto possa valere la sede romana del partito o di quanto potrebbe valere un pignoramento di strumenti informatici o di arredo.
De Martini ieri ha ammesso la circostanza e, dopo qualche titubanza, ha svelato la sua ira verso l’attuale candidato governatore alla Regione Lazio: “Gli avevo dato fiducia perchè pensavo fosse la parte sana del centrodestra. Invece dopo aver esposto il mio nome e aver coinvolto persone che stimo nel progetto della candidatura a sindaco, in cambio sto ricevendo oltre al danno morale anche quello economico. La politica dovrebbe dare fiducia ai cittadini onesti: altro che rimborso dell’Imu, se non viene rispettato neppure un minimo accordo scritto, come accaduto a me”.
La rabbia cresce: “Berlusconi ha scelto Storace nel Lazio, ma è proprio Storace che non mantiene gli impegni, nonostante a luglio abbia ricevuto i fondi del rimborso elettorale”.
Giovanni Mari
(da “il Secolo XIX“)
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