CONTE HA CAPITO CHE RISCHIA UNA DENUNCIA E MANDA DUE MOTOVEDETTE CON MEDICI A BORDO IN CASO DI NECESSITA’
MA E’ INCAPACE DI MANDARE A FARE IN CULO CHI SPECULA SUI DISPERATI PER QUATTRO VOTI SPORCHI DI SANGUE… MALTA ACCUSA: “IL PORTO PIU’ VICINO ERA LAMPEDUSA”
La nave Aquarius è in navigazione con 629 naufraghi a bordo provenienti dal Nordafrica, tra cui 123 minori non accompagnati.
La nave ha superato Malta, che ha dichiarato di non avere competenza e sta navigando verso nord.
Dice l’ultimo tweet della Ong Sos Mediterranee alle 21.30 di aspettare urgentemente istruzioni. Ma la nave continua a navigare verso nord, prima di doversi eventualmente fermare tra Malta e la Sicilia.
Le istruzioni infatti arrivano poco dopo le 22.30: Sos Mediterranee twitta che gli è stato detto di fermare Aquarius dove si trova: a 35 miglia nautiche dall’Italia e 27 da Malta
E l’Unhcr in serata fa un appello: “Stati e attori coinvolti trovino soluzioni rapide che consentano ai migranti e rifugiati dell’Aquarius di essere sbarcati in modo sicuro e rapido”.
Poco dopo le 22 il premier Giuseppe Conte, impegnato in un vertice con Salvini e Di Maio, annuncia: “E’ stato disposto l’invio di due motovedette con medici a bordo pronti a intervenire al fine di garantire la salute di tutti gli occupanti dell’Aquarius che dovessero averne necessità “.
La risposta di Malta non è positiva. “Il caso non è di nostra competenza”, ha detto un portavoce del governo della Valletta citato dal quotidiano Malta Today.
E spiega: “Il salvataggio degli oltre 629 migranti ora a bordo dell’Aquarius è avvenuto nella zona libica di ricerca ed è stato coordinato dal centro di soccorso a Roma”.
E quindi – questa la conclusione – “Malta non è nè l’autorità che coordina ne ha competenza sul caso”.
La Valletta nega addirittura di aver ricevuto la lettera di Salvini.
Riporta il Times of Malta che le operazioni di salvataggio sono state condotte e coordinate dall’Italia e che le leggi internazionali dicono che deve essere il porto più vicino ad accogliere i migranti.
Si tratterebbe quindi di Tunisi o Lampedusa.
E l’ambasciatore di Malta in Italia, Vanessa Frazier, raggiunta in aereo dice:” I 629 migranti dell’Aquarius non li accogliamo, è una questione di principio. L’operazione SAR (search and rescue) nel Mediterraneo è avvenuta nella SAR libica coordinata dal centro RCC di Roma. Per cui è assolutamente escluso che i migranti debbano essere sbarcati a Malta”.
Una prima reazione al caso era arrivata attraverso un’intervista radiofonica del premier Joseph Muscat: “Malta intende costruire buone relazioni con l’Italia, nella convinzione che gli interessi di Roma e La Valletta siano simili. Ha sempre agito in accordo con le regole internazionali sull’immigrazione e lo dimostrano fatti documentati”.
Insomma, una contrapposizione netta.
(da agenzie)
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