DIVERTIRSI IN CITTA’ COSTA SEMPRE DI PIU’: SALASSO ANCHE PER CHI NON PARTE
DAL 2007 AD OGGI RINCARI FINO AL 56% PER GLI SVAGHI URBANI… PER UNA FAMIGLIA DI QUATTRO PERSONE UNA GIORNATA FUORI CASA ARRIVA A COSTARE ANCHE 90 EURO
La crisi morde le tasche degli italiani e sono in molti quelli che per risparmiare hanno deciso di rinunciare alle vacanze.
Addirittura 1 su 3, stando ai dati riportati dall’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori.
“Solo il 34% per cento degli intervistati ha dichiarato che si godrà le ferie in destinazioni diverse da quella di residenza, la maggior parte però resterà a casa” come ci ha confermato Francesco Avallone, vicepresidente di Federconsumatori.
Ma non ci sono buone notizie neanche per chi tenterà di trascorrere le sue ferie in città , dedicandosi ad attività ricreative come andare a cavallo, frequentare i parchi acquatici o anche semplicemente andando al cinema o in piscina.
“Sarà una corsa ostacoli anche per i tanti che dovranno in qualche modo passare la giornata e divertirsi senza andare fuori”, conferma Avallone.
“Attraverso i punti di osservazioni di Federconsumatori dislocati nelle principali città italiane – continua – abbiamo riscontrato che in appena cinque anni, dal 2007 ad oggi, i prezzi per le attività da fare in città , che consentono di sfuggire alla calura estiva, sono aumentati di molto, raggiungendo a volte rincari anche del 56%”.
Per intenderci: se nelle principali città italiane mangiare un gelato nel 2007 costava 2,50 euro, oggi non si spendono meno di 3 euro, con un aumento del 20%.
Se per un ingresso in un parco divertimenti cinque anni fa si spendevano mediamente 18 euro a testa, oggi nessuno se la cava con meno di 22 euro: un rincaro del 22%. “Sicuramente l’improvvisa diffusione di questo genere di attività , dei veri e propri ‘divertimentifici’ dove c’è tutto, giochi, ristoranti e molto altro e che oggi sono di gran moda, è stata la causa dell’impennata dei prezzi”, ha commentato il vicepresidente dell’associazione del consumatori.
Ma anche una semplice corsa in bicicletta diventa impegnativa se si mira al risparmio: l’affitto giornaliero per un giro nel parco costa 12 euro, contro gli 8 del 2007.
Per non parlare dell’ingresso nei musei, una delle attività più gettonate durante la pausa estiva, per proteggersi dal caldo e godersi quei capolavori italiani magari a due passi da casa nostra, ma che spesso non abbiamo tempo e modo di ammirare: se proprio non siete degli appassionati, meglio cambiare programma, perchè in questo caso il rincaro sul prezzo del biglietto d’ingresso dal 2007 a oggi è stato di ben il 56%.
Da 8 a 12,50 euro: “I musei dovrebbero essere fruibili e di tutti e invece a quanto risulta si mantengono gestioni negative e un po’ allegre delle strutture”, ha spiegato Avallone.
Se poi non riuscite a rinunciare a rinfrescarvi e decidete di fare visita ai tanti parchi acquatici del Belpaese, sappiate che per un ingresso giornaliero e una sdraio non si spende meno di 23 euro, a fronte della media dei costi del 2007 che si aggirava intorno ai 20,20 euro e che fa registrare dunque un +14%.
Tutto questo, naturalmente, se siete soli.
I costi, come è ovvio, si moltiplicano per una famiglia media, composta da quattro persone.
L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha stimato che per una giornata tipo di una famiglia composta da 2 adulti e 2 bambini, che preveda due ingressi interi e due ridotti in un parco divertimenti e un gelato per le vie del centro, si spendono attualmente all’incirca 90 euro, con un aumento di 18 euro rispetto al 2007, quando il “pacchetto famiglia” costava mediamente 72 euro.
E ancora: quattro ingressi al cinema all’aperto, l’affitto giornaliero di biciclette e una consumazione nei bar e nei chioschi dei parchi complessivamente possono costare 86 euro, con un rincaro del 16% rispetto ai 74 del 2007.
“Un vero e proprio salasso”, conclude il vicepresidente. “L’unica alternativa è rivolgersi alle tante cooperative di giovani che organizzano dei centri estivi per bambini con costi contenuti e tante attività per il divertimento dei più piccini”.
E per gli adulti: “Accettare il trend o cercarsi delle alternative: ad esempio le biblioteche, fresche e intellettualmente stimolanti”.
Linda Varlese
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