LEGGE ELETTORALE. INTESA VICINA CON L’ALCHIMISTA (SE SILVIO NON FA SALTARE TUTTO)
ORA IL PREMIO DI MAGGIORANZA SAREBBE AL 38%…POI BONUS PER LA LISTA SOPRA IL 25% E PER L’ALLEANZA AL 35%
L’intesa sulla riforma della legge elettorale è “vicina”.
L’ultima proposta del senatore leghista Roberto Calderoli, che è sul piatto della trattativa, sembra trovare consensi tra Pd e Pdl.
Il lodo prevede un premio alla prima coalizione sopra il 35% e alla prima lista tra il 25 e il 35% con ‘scaglioni’ di premio di un punto percentuale che, di fatto, consentono di governare solo alla coalizione che superi il 38% (con un totale del 50,5% dei seggi).
L’approdo in aula della riforma slitta di una settimana e arriverà all’esame del Senato mercoledì 5 dicembre.
Nonostante l’ennesimo rinvio, c’è ottimismo.
A detta dei presidenti dei gruppi Pdl e Pd, Maurizio Gasparri e Anna Finocchiaro, un accordo è prossimo.
Si intravede “una soluzione condivisa e positiva”, sottolineano.
La commissione Affari Costituzionali lavorerà sulla legge elettorale tutta la settimana ed è convocata lunedì sera a partire dalle 21 per chiudere.
“Siamo vicini a una possibile intesa, ad una soluzione positiva, continueremo a lavorare” ha detto Gasparri al termine della riunione della capigruppo.
D’accordo anche Anna Finocchiaro: “Siamo vicini a un esito positivo. Mi auguro una legge elettorale condivisa, ci sono ancora nodi da scigliere, ma ritengo positivo il margine di tempo in piu’ che sarà utile per trovare un accordo”, ha commentato la presidente dei senatori del Pd. Di tutt’altro parere lo sfidante al ballottaggio di centrosinistra, Matteo Renzi: “Come nel giro dell’oca, Calderoli deve stare fermo tre giri”.
Per l’Idv, Felice Belisario dell’Idv giudica invece il rinvio un’autentica pantomima.
“Gli italiani sono davveri stufi. Mi auguro che qualcuno non stia imbrogliando il Parlamento e gli italiani per non approvare nessuna legge elettorale”, dice il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori.
Bonus per la lista sopra il 25% e per la coalizione sopra il 35%.
L’ultima versione del lodo Calderoli prevede due scaglioni diversi, uno sopra il 35% e uno sopra il 25%, all’interno dei quali vengono attribuiti diversi scaglioni di premi in seggi.
Alla lista o alla coalizione di liste che ha conseguito in ambito nazionale il maggior numero di voti validi espressi per le liste ammesse al riparto dei seggi pari almeno al 35 per cento del totale è attribuito un premio in seggi pari al 10,5% del totale per chi ottiene il 35%; dell’11,2% per chi ottiene il 36%, dell’11,8% per chi consegue il 37%, del 12,5% per il 38%, del 13,3% per il 39%, del 14% per chi ottiene il 40%.
La lista o la coalizione di liste che ha conseguito il premio non può comunque ottenere un numero di seggi superiore a 340.
Il premio non è attribuito nel caso in cui alla lista o alla coalizione di liste che ha conseguito il maggior numero di voti validi spettano più di 340 seggi.
Se nessuna lista o coalizione di liste ha conseguito almeno il 35%, scatta il premio alla lista che ha ottenuto in ambito nazionale il maggior numero dei voti validi, pari almeno al 25% del totale. Anche qui il premio è in seggi ed è scaglionato: pari al 5% del totale per chi ottiene il 25%, del 5,5% per chi consegue il 26%, del 5,9% per il 27%, del 6,4 per il 28%, del 7 per il 29%, del 7,5% per il 30%, dell’8,1 per il 31%, dell’8,6% per il 32%, del 9,2% per il 33%, del 9,9% per il 34%.
Se nessuna lista o coalizione di liste è attribuito il premio tutti i seggi vengono ripartiti in ragione proporzionale.
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