TUTTI I MODI PER PASSARE LA FRONTIERA DI VENTIMIGLIA
70 EURO AI PASSEUR O LE STRADINE DI MONTAGNA
Alla spicciolata ma costantemente, i profughi bloccati a Ventimiglia riescono a passare il confine della Francia senza essere osservati nè identificati dalla polizia.
Il quotidiano La Stampa svela le modalità che i migranti hanno trovato per raggiungere finalmente il paese d’Oltralpe:
Molti si incamminano a piedi, a notte fonda, verso l’ex frontiera di San Ghetto, tra Olivetta San Michele e Sospel, sulla statatle del Colle di Tenda, e li vedi camminare in silenzio lungo il ciglio della strada.
Altri saltano sui vagoni diretti a Marsiglia allo scalo merci.
Altri riprendono il treno e si dirigono verso nord, in Piemonte.
C’è chi, pagando una guida, si avventura sul sentiero della morte sopra i paesi di Mortola e di Grimaldi.
Ma basta pagare 70 euro ai passeur per provare un’altra strada, ancora più illegale:
Nabir è algerino. Avvicina i migranti e si fa capire: “Io vi posso aiutare”.
I suoi due amici sono l’uno tunisino, l’altro marocchino.
Anche loro indossano camicie verdi, quasi fosse un codice per riconoscersi.
Abitano oltreconfine, in regola con i permessi di soggiorno.
Dall’altra parte della strada, all’angolo del viale che scende verso il mare, c’è un italiano (…).
Le auto dei passeur si muovono in coppia. Davanti una Renault bianca, anonima, Dietro una station wagon o un furgoncino.
Il primo tentativo è alla frontiera della seconda cornice, quella di Ponte San Luigi.
Se il conducente della prima auto vede i gendarmi schierati, avvisa i complici che lo seguono e che fanno dietrofront.
Poi si tenta l’autostrada.
(da “Huffingtonpost“)
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