Dicembre 21st, 2009 Riccardo Fucile
IL PDL REGALA IL NORD ALLA LEGA E NON TIENE IL SUD, RISCHIANDO DI DIVENTARE UN VASO DI COCCIO TRA VASI DI FERRO…. LA POLITICA SUICIDA DEL PDL AL NORD FAVORISCE LA LEGA, LEGATA ALLA FINANZA E ALLE BANCHE…E AL SUD LOMBARDO FA SALTARE GLI INTERESSI DEL PDL ATTORNO A RIFIUTI E SANITA’
I dati di Crespi Ricerche sulle intenzioni di voto dei siciliani sono devastanti per il Pdl che
dal 46,6% delle politiche 2008 era già sceso al 36,4% delle europee 2009.
Il sondaggio di ieri lo fa precipitare al 30%: in due anni in pratica ha perso due elettori su cinque.
Contestualmente il Movimento per l’Autonomia di Lombardo che era al 7,7% alle politiche ed al 15,6% alle europee, ora è arrivato al 22,4%.
Il Pd è al 22% e l’Idv al 7%, stabili rispetto all europee, mentre l’Udc sale dall’11,9 al 13%.
Dopo la frattura tra l’Mpa di Lombardo, appoggiato da Miccichè e buona parte di An, con il Pdl di Schifani e Alfano i risultati sono un Pdl ormai indebolito e un fronte “riformista” in ascesa.
Ricordiamo che nelle prossime ore Lombardo presenterà una nuova giunta che vedrà parte del Pdl all’opposizione, una situazione che è stata lasciata incancrenire da un vertice nazionale pidiellino che pare interessarsi solo delle leggi ad personam.
Se una intera regione salta per aria, evidentemente è un problema secondario.
Per non parlare delle ragioni di questa frattura. Il governatore Lombardo parla chiaramente che intende mettere fine ad un’era: “Ho fatto saltare un sistema di interessi, di privilegi, di favori che in Sicilia ruotava intorno ai due più grossi affari, ovvero la scelta dei termovalotizzatori per gestire l’emergenza rifiuti e una sanità portata alla bancarotta”.
E continua: “La verità è che Schifani ed Alfano sono nervosi perchè hanno capito che è finita. Ho operato scelte drastiche ma che andavano fatte, quei due hanno mandato all’aria la giunta e spaccato in due il partito, complimenti”. Continua »
argomento: Berlusconi, Bossi, Comune, governo, PdL, Politica | Commenta »
Dicembre 21st, 2009 Riccardo Fucile
IL PDL REGALA IL NORD ALLA LEGA E NON TIENE IL SUD, RISCHIANDO DI DIVENTARE UN VASO DI COCCIO TRA VASI DI FERRO…. LA POLITICA SUICIDA DEL PDL AL NORD FAVORISCE LA LEGA, LEGATA ALLA FINANZA E ALLE BANCHE…E AL SUD LOMBARDO FA SALTARE GLI INTERESSI DEL PDL ATTORNO A RIFIUTI E SANITA’
I dati di Crespi Ricerche sulle intenzioni di voto dei siciliani sono devastanti per il Pdl che
dal 46,6% delle politiche 2008 era già sceso al 36,4% delle europee 2009.
Il sondaggio di ieri lo fa precipitare al 30%: in due anni in pratica ha perso due elettori su cinque.
Contestualmente il Movimento per l’Autonomia di Lombardo che era al 7,7% alle politiche ed al 15,6% alle europee, ora è arrivato al 22,4%.
Il Pd è al 22% e l’Idv al 7%, stabili rispetto all europee, mentre l’Udc sale dall’11,9 al 13%.
Dopo la frattura tra l’Mpa di Lombardo, appoggiato da Miccichè e buona parte di An, con il Pdl di Schifani e Alfano i risultati sono un Pdl ormai indebolito e un fronte “riformista” in ascesa.
Ricordiamo che nelle prossime ore Lombardo presenterà una nuova giunta che vedrà parte del Pdl all’opposizione, una situazione che è stata lasciata incancrenire da un vertice nazionale pidiellino che pare interessarsi solo delle leggi ad personam.
Se una intera regione salta per aria, evidentemente è un problema secondario.
Per non parlare delle ragioni di questa frattura. Il governatore Lombardo parla chiaramente che intende mettere fine ad un’era: “Ho fatto saltare un sistema di interessi, di privilegi, di favori che in Sicilia ruotava intorno ai due più grossi affari, ovvero la scelta dei termovalotizzatori per gestire l’emergenza rifiuti e una sanità portata alla bancarotta”.
E continua: “La verità è che Schifani ed Alfano sono nervosi perchè hanno capito che è finita. Ho operato scelte drastiche ma che andavano fatte, quei due hanno mandato all’aria la giunta e spaccato in due il partito, complimenti”.
E a chi lo accusa di cercare l’appoggio esterno del Pd, risponde: “Nessun inciucio, basta con il servilismo verso il governo, la Sicilia ha bisogno di riforme e le faremo con chi ci sta”. Continua »
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Dicembre 21st, 2009 Riccardo Fucile
LO RIVELA IL LIBRO “ALITALIA, UNA PRIVATIZZAZIONE ITALIANA” DI UN ECONOMISTA E DI UN ESPERTO ALITALIA…8.100 LICENZIATI CON CASSA INTEGRAZIONE DI 7 ANNI PER FARE UN FAVORE A CAI…INVECE CHE FAVORIRE LO STATO SI E’ SOLO AGEVOLATO L’ACQUIRENTE
Lo avevamo sostenuto fin dall’inizio, quando per molti la “difesa dell’italianità della bandiera” sembrava improvvisamente una linea di confine: o stai con Alitalia o sei un traditore.
Come se l’italianità si dimostrasse facendo buttare miliardi di euro allo Stato. Non eravamo certo contrari a una privatizzazione, ma le persone normali la attuano nell’interesse del venditore, non dell’acquirente.
Da essa dovrebbero cioè derivare meno costi, più concorrenza, tariffe più basse, servizio migliore e incassi per lo Stato.
Nulla di tutto ciò è avvenuto con la cessione di Alitalia alla Cai di Colaninno. Anzi è accadutro l’opposto, come dimostra il libro “Alitalia, una privatizzazione italiana”, scritto da Claudio Gnesutta, docente di economia alla Sapienza e da Roberto De Blasi, dirigente Alitalia per lunghi anni.
Vendere Alitalia a Cai ci è costato caro, esattamente una cifra tra i 2,8 e i 4,4 miliardi di euro in più che se avessimo ceduto la compagnia di bandiera ad Air France.
Lo Stato ci ha perso da tutte le parti, sia in quanto azionista che in veste di creditore, avendo finanziato il famoso “progetto ponte” e sottoscritto obbligazioni.
Non solo: il Governo si è accollato i debiti della vecchia Alitalia non assorbiti da Cai, come quelli (400 milioni) della comagnia privata AirOne.
Per non parlare dei danni ai piccoli azionisti, risarciti in misura minimale.
La vendita ha avuto poi un elevato costo sociale: il problema del personale Alitalia non è mai stato causato dalla remunerazione troppo elevata, bensì dalla bassa produttività , ma Cai ha voluto subito affrontare il tema del costo del lavoro. Continua »
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