AGRICOLTORI SEMPRE PIU’ POVERI, NEL 2009 IL REDDITO E’ CALATO DEL 25%
Dicembre 27th, 2009 Riccardo FucileI PREZZI ALLA PRODUZIONE SONO IN CADUTA LIBERA E I GUADAGNI DI CHI LAVORA LA TERRA SI RIDUCONO….MA AL SUPERMERCATO GLI ALIMENTARI CONTINUANO A RINCARARE…NELLA UE IL CALO E’ STATO CONTENUTO AL 12,2%, SOLO L’UNGHERIA PEGGIO DI NOI
Lasciamo parlare come sempre i numeri, che ben danno l’idea della crisi agricola italiana: i contadini italiani nel 2009 hanno perso il 25% del proprio reddito.
Gli altri in Europa non stanno molto meglio, ma certamente noi stiamo peggio di tutti. Secondo l’Istituto di Statistica europeo, nel 2009, la diminuzione nella Ue a 27 Paesi è stata del 12,2%, circa la metà di quella italiana che si è attestata esattamente al meno 25,3%.
Il calo del reddito, dovuto alla diminuzione dei prezzi alla produzione, ha colpito 22 Paesi della Ue, mentre in soli 5 Stati membri c’è stato un incremento.
Il calo più netto è stato quello dell’Ungheria (-35,6%), seguito da quello dell’Italia (-25,3%), dalla repubblica Ceca (-24,1%), dall’Irlanda (- 22,3%), dalla Germania (meno 21%), dalla Francia (- 19,8%) e altri Paesi.
In aumento invece il reddito degli agricoltori inglesi (+14,3%) di Malta e della Finlandia.
Se consideriamo il peso che l’agricoltura ha nei singoli Paesi, rispetto al Prodotto interno lordo, risulta evidente che un calo del 25% per gli agricoltori italiani è ben più grave rispetto a quelli con ridotta vocazione agricola.
Siamo secondi solo dietro agli ungheresi, reduci da decenni di “socialismo reale”.
Il 2009 ha visto il valore della produzione agricola all’origine diminuire in media del 10,9%: la contrazione più rilevante ha riguardato i cereali (-27,5%), il florovivaismo (- 15,6%), l’olio d’oliva (- 14,7%) e la frutta (- 12,3%). Continua »