AUMENTATI DEL 15% I PIGNORAMENTI NEL 2009 A CAUSA DELLA CRISI
SALITI DEL 60,5% NEGLI ULTIMI TRE ANNI, ASSOMMANO ORMAI A 130.000 UNITA’….IL PAGAMENTO DEL MUTUO ASSORBE IL 33% DEL REDDITO FAMILIARE: BASTA UNA CASSA INTEGRAZIONE PER FAR SALTARE I PAGAMENTI…A RISCHIO INSOLVENZA 350.000 FAMIGLIE
E’ ormai un incubo ricorrente degli italiani: non riuscire a pagare le rate, non rispettare un debito e dunque perdere la casa, a seguito di un pignoramento e della successiva vendita all’asta.
Nel triennio 2007-2009, i pignoramenti sono aumentati di ben il 60,4%, raggiungendo quota 130.000 case messe all’asta, nel solo 2009 l’incremento è stato del 15%.
A guidare la classifica dei pignoramenti è MIlano dove le procedure giudiziarie hanno riguardato 2.733 case (+15,5%), poi Roma con 2.157 esecuzioni (+18,1%).
Saltano le rate e salta anche la casa data in garanzia: onorare i debiti è diventato sempre più difficile, nonostante i mutui meno cari rispetto al passato.
Il pagamento del mutuo ormai assorbe fatalmente il 33% del reddito familiare medio: basta una cassa integrazione o qualche mese di stipendio saltato per gettare nel panico i bilanci familiari.
Secondo Bankitalia, il flusso di nuove sofferenze per le famiglie sui mutui è salito nel terzo trimestre del 2009 a quota 1,5% contro lo 0,9% dello stesso periodo del 2008.
E anche la Caritas, in un rapporto sul credito diffuso, alcuni giorni fa aveva messo in guardia: una famiglia su quattro tra quelle che acquisterà casa con un mutuo nel corso del prossimo anno rischia di scivolare sotto la soglia di povertà .
Ma la crisi non ha solo intaccato la stabilità delle famiglie, ma anche quella delle imprese.
Tra luglio e settembre di questo anno, i fallimenti sono aumentati del 40% e le aziende che hanno fatto ricorso al concordato preventivo sono salite del 70%.
Secondo le associazioni, senza interventi di sostegno la frattura sociale si allargherà con pesanti ricadute sull’economia.
Per questo diverse associazioni chiedono che il governo, dopo il decreto salva-banche e le provvidenze per le imprese, emani un decreto salva-famiglie, con sgravi fiscali di almeno 1.500 euro per reddito sotto i 25.000 euro a favore di lavoratori a reddito fisso e pensionati.
La sospensione dei mutui per 12 mesi, promosso da Abi e che riguarderà le banche che vorranno aderire, è ritenuto insufficiente, in quanto si tramuterà in una moratoria onerosa.
Occorono misure del governo a favore delle famiglie in difficoltà , non sospensioni temporanee che non fanno che rinviare, aggravandolo, il problema.
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