Giugno 7th, 2021 Riccardo Fucile
CONDIZIONI “STABILI NELLA LORO GRAVITA'”
Alisa e Regione Liguria segnalano il caso di una paziente di 18 anni con diagnosi di trombosi seno cavernoso. È in attesa di valutazione per intervento chirurgico all’ospedale Policlinico San Martino. La giovane è stata vaccinata il 25 maggio 2021 nella Asl di residenza con vaccino AstraZeneca dopo anamnesi vaccinale negativa.
Il 3 giugno si è recata in pronto soccorso con la seguente sintomatologia: cefalea e fotofobia. E’ stata sottoposta ad esami, quali tac cerebrale ed esame neurologico, entrambi negativi.
Dimessa con raccomandazione di ripetere gli esami ematici dopo 15 giorni, il 5 giugno ritorna in pronto soccorso con deficit motori ad un emilato. Sottoposta a Tac cerebrale con esito emorragico, è stata immediatamente trasferita alla neurochirurgia del San Martino.
La ragazza di Sestri Levante si era sottoposta al vaccino nella sua Asl di residenza in forma volontaria durante un open day che la Regione Liguria aveva organizzato per gli over 18.
La giovane è stata operata e l’intervento si è concluso nel tardo pomeriggio.
(da agenzie)
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Giugno 7th, 2021 Riccardo Fucile
TRA I 12 INDAGATI C’E’ ANCHE MISS HITLER… SUI SOCIAL I RAPPORTI DEL GRUPPO CON IL DOCENTE UNIVERSITARIO SOVRANISTA GERVASONI
Le accuse sono pesantissime. Propaganda di idee naziste e antisemite, video e
immagini dal contenuto razzista e discriminatorio, tesi negazioniste, istigazione a commettere azioni violente contro ebrei ed extracomunitari.
Queste le accuse che la procura di Roma, al termine di un’indagine del Ros, ha mosso nei confronti di dodici persone, tra i 26 e i 62 anni, ritenute appartenenti a un’organizzazione chiamata “Ordine ario romano” che, negli ultimi mesi, avrebbe persino iniziato a pianificare un’azione contro una struttura della Nato con ordigni confezionati in maniera artigianale anche grazie alla collaborazione di altri gruppi simili che operavano in Portogallo.
Tra gli indagati c’è anche Francesca Rizzi che nel 2019 ha partecipato e vinto “Miss Hitler” svolto sul social network Vk. Rizzi, secondo l’accusa, avrebbe cercato contatti con il gruppo estremista portoghese “Nova Ordem Social”.
L’accusa
Al momento sono state emesse misure cautelari dell’obbligo di presentazione all’autorità giudiziaria. L’accusa è di associazione finalizzata alla propaganda e all’istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa.
Oltre alle misure, eseguite a Roma, Cagliari, Cosenza, Frosinone, Latina, L’Aquila, Milano e Sassari, sono scattate perquisizioni in diverse città d’Italia. Dalle indagini emerge che i dodici avrebbero avuti rapporti “via social” con Marco Gervasoni, il professore universitario coinvolto in un’altra indagine per minacce e offese al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Le indagini
L’inchiesta è cominciata nel 2009 e ha mosso i suoi primi passi nel mondo dei social. La Procura di Sassari, ad esempio, a marzo ha individuato otto persone, tutti estremisti di destra del gruppo neonazista e antisemita “Ordine ario romano”, attestato sulle piattaforme “VKontatke” e “Whatsapp”.
Nel mirino è finito il fondatore dell’organizzazione, un uomo di 40 anni, di Sassari, al quale sarebbero state collegate diverse persone, residenti in alcune località del territorio nazionale, coinvolte a pieno titolo nel sodalizio. Il promotore del gruppo, secondo gli inquirenti, era impegnato con un’altra persona a diffondere messaggi apologetici della figura di Adolf Hitler e di stampo marcatamente antisemita.
Cosa succedeva nelle chat
Si passava da contenuti che incitavano alla violenza nei confronti degli ebrei agli elenchi di cognomi di origini ebraica «in modo da poterli facilmente individuare».
Da qui l’indicazione di alcune caratteristiche somatiche che avrebbero denotato l’appartenenza alla “razza ebraica”. In concorso tra loro si sarebbero persino «scambiati idee su come sconfiggere la “minaccia giudea”, con tanto di indicazioni su come reperire delle armi, ovvero su come fabbricarne di nuove» per la «difesa della razza».
Tra gli argomenti di discussione presenti all’interno di quelle piattaforme, inoltre, c’era anche la progettazione di un attacco – con esplosivi artigianali confezionati utilizzando le istruzioni trovare online – nei confronti di una struttura della Nato. Un progetto ancora in fase embrionale che, però, ha portato i Carabinieri (intervenuti a Cagliari, Cosenza, Frosinone, Latina, L’Aquila, Milano, Roma e Sassari con tutte le perquisizioni del caso) ad accelerare le operazioni per smantellare questa cellula neonazista. Il gruppo “Ordine Ario Romano” aveva anche contatti e sodalizi con altre organizzazioni – dello stesso stampo – straniere, come quella omologa intercettata in Portogallo.
(da Open)
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Giugno 7th, 2021 Riccardo Fucile
LA SUA FAMIGLIA NON SI POTEVA PERMETTERE LA SPESA, LUI RIESCE A RACCOGLIERE 5.000 DOLLARI E DEVOLVE LA CIFRA IN ECCESSO AI CANI DEL QUARTIERE…OGNI TANTO UNA NOTIZIA DI GRANDE UMANITA’
Il suo cane aveva contratto una grave infezione, così Bryson, 8 anni, ha venduto le carte della sua collezione di Pokemon per curarlo. Sui social si è scatenata una gara di solidarietà per aiutare l’animale e il piccolo Bryson.
La storia è accaduta negli Stati Uniti. L’animale, di nome Bruce, aveva contratto una pesante parvovirosi, infezione virale molto contagiosa che, nelle forme più gravi, può anche portare in breve tempo alla morte.
In una sola notte l’animale aveva perso oltre due chili, e necessitava di cure urgenti. La famiglia di Bryson però non poteva permettersi di curarlo, per via della situazione finanziaria poco agiata. I genitori avrebbero potuto sostenere il costo di soli tre giorni di permanenza dell’animale dal veterinario.
Da qui l’idea del piccolo Bryson Kliemann: allestire un banchetto in giardino dove ha messo in vendita le sue carte da gioco. “So che piacciono a tutti – ha successivamente raccontato all’emittente locale Wcyb –, per cui ho scelto di venderle”.
Il gesto di Bryson è diventato da subito virale. La madre del bambino ha pubblicato infatti una foto sul suo profilo Facebook a corredo di una raccolta fondi aperta su GoFundMe. Anche l’emittente Wcyb ha contribuito a far diventare ancora più celebre il gesto del piccolo Bryson. Così l’obiettivo iniziale di 800 dollari, circa 655 euro, è stato ampiamente superato, con ben 174 donatori da tutto il mondo.
Il piccolo, alla fine, è riuscito a raccogliere la cifra finale di 5.905 dollari, oltre 4.800 euro. “Irlanda, Inghilterra, Polonia, Australia: è folle – ha commentato la madre di Bryson su Wcyb –. Non potrei mai ringraziare abbastanza le persone per aver dimostrato così tanto amore nei confronti di mio figlio”.
Alla fine il cane Bruce ha dunque potuto ricevere tutte le cure per poi tornare a casa da Bryson. Tutti i fondi in eccesso raccolti dal piccolo sono poi stati devoluti a favore di tutti gli altri animali del quartiere. E il piccolo Bryson, come lieto fine della vicenda, ha anche ricevuto una sorpresa.
Lo staff del quartier generale dei Pokemon, nello stato di Washington, ha infatti saputo del bel gesto di Bryson, e ha deciso di inviare al bambino alcune carte molto rare come regalo. Nella lettera spedita a Bryson lo staff dei Pokémon ha scritto: “Ehi Bryson, siamo stati così ispirati dalla tua storia sulla vendita delle tue carte per il recupero del tuo cane, queste sono alcune carte per aiutarti a sostituire quelle che dovevi vendere”.
(da agenzie)
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