COMICHE SALVINIANE: C’E’ UN AGGUATO CRIMINALE A MILANO E SALVINI IMPROVVISAMENTE SI RICORDA CHE I REATI SONO IN CALO
ALLORA PERCHE’ FINO A IERI HA DETTO CHE IN ITALIA C’E’ UN PROBLEMA SICUREZZA?
Matteo Salvini ha voluto commentare l’agguato di Milano e, temendo le critiche, ha affermato che i reati sono in calo del 4,2%. Nessun accenno a situazioni emergenziali come quando a commettere un reato è uno straniero Ci piacerebbe sentirlo anche quando a commettere un delitto è uno straniero. Invece, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ricorda il dato del calo dei reati (del 4,2%) soltanto quando non ci sono gli estremi per rafforzare la sua narrazione sovranista.
Le parole del leader della Lega sono arrivate all’indomani dell’agguato di Milano. Il numero uno del Viminale ha espresso la sua preoccupazione per quanto accaduto, ma ha anche invitato tutti alla calma e alla prudenza: «A Milano sono già arrivati 88 poliziotti in più da ottobre 2018
Insomma, in città c’è stato un tentativo di esecuzione al centro, in zona Porta Romana. Gli inquirenti sospettano che possa esserci dietro il traffico di stupefacenti, anche considerando l’identità della vittima — Enzo Anghinelli — che ha avuto precedenti in questo senso.
Ma Matteo Salvini evita di fare la fenomenologia del terrore
Da tempo si registra una tendenza che va nella direzione di un calo per quanto riguarda i reati commessi nel nostro Paese.
Eppure, il ministro dell’Interno ha rispolverato questo calo proprio per l’occasione, mentre sui suoi canali social continua — anche oggi — il focus su reati di microcrimine commessi da stranieri
A mettere in evidenza questa contraddizione ci ha pensato anche Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali del Comune di Milano e candidato alle elezioni europee con il Partito Democratico — Siamo Europei: «Visto che che l’agguato di oggi a Milano non riguarda gli stranieri ma un italiano — scrive su Twitter -, e una dinamica che chiaramente chiama in causa la criminalità organizzata, Salvini si ricorda che i reati sono in calo (tendenza in atto da alcuni anni). Che pena».
(da agenzie)
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