AIUTIAMO GLI EVASORI A CASA NOSTRA: SPUNTA IL MAXI-CONDONO LEGHISTA, IPOTESI ANNULLAMENTO DELLE CARTELLE TRA IL 2000 E IL 2015, ALTRI DUE MILIARDI REGALATI AGLI EVASORI
L’ENNESIMO COLPO DI SPUGNA VOLUTO DAI SOVRANISTI PER I QUALI CHI PAGA LE TASSE E’ UN COGLIONE… SE FOSSE SENZA UN TETTO COSTEREBBE ADDIRITTURA 3,7 MILIARDI… 60 MILIONI DI CARTELLE ESATTORIALI BUTTATE NEL CESSO
Prende forza il pacchetto di sanatorie fiscali post-Covid che il governo si appresta a varare la prossima settimana all’interno del decreto “Sostegni”.
Il testo della bozza dell’articolato, contenente il colpo di spugna, riprende la sintesi circolata nei giorni scorsi, e conferma un maxi “annullamento automatico” di 60 milioni di atti relativi ai debiti fiscali maturati nei 15 anni tra il 2000 e il 2015, oltre a una sanatoria speciale per le partite Iva che prevede uno sconto su sanzioni e interessi per coloro che hanno fatto irregolarità nel biennio 2017-2018 e dimostrano una caduta del fatturato del 33 per cento durante l’anno dell’epidemia, il 2020
La partita è tuttavia ancora aperta
La stessa misura di pulizia del magazzino 2000-2015 che la Lega ha proposto sotto forma di “saldo e stralcio” fino a quota 5.000 euro risulta nella bozza del decreto. Sebbene il tetto sia lasciato in bianco nel testo, vengono formulate più ipotesi che vanno dall’annullamento dei vecchi debiti con il fisco fino ai 3.000 euro (costo 730 milioni), passando per i 5.000 euro (1,8 miliardi), fino ad una cancellazione senza soglie che costa 3,7 miliardi.
La misura proposta dalla Lega aveva già fatto esprimere malumori in parte del Pd e in Leu e l’ex ministro del Tesoro Vincenzo Visco ha scritto sul sito In più che l’operazione sarebbe «un errore» perchè «se è vero che il 70-80 per cento delle cartelle pendenti si riferisce a nullatenenti o falliti» non è vero che siano tutte «inesigibili».
Un tema sul quale interviene anche il mondo dei Caf: «È necessario un collegamento al reddito, attraverso l’Isee, in modo di rendere proporzionale e più giusta la sanatoria», ha dichiarato Alessandro Mastrocinque, del Caf-Cia.
(da agenzie)
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