INCHIESTA SUI VERSAMENTI ALL’UDC
NEL MIRINO DELLA PROCURA I FINANZIAMENTI DEI COSTRUTTORI AL PARTITO NEL LAZIO
Dopo la Margherita, il Pdl e l’Italia dei Valori, anche il partito di Pier Ferdinando Casini finisce sotto inchiesta.
A seguito della segnalazione della Corte dei Conti, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo, di cui è titolare il procuratore aggiunto Francesco Caporale, per chiarire alcuni aspetti sui finanziamenti ricevuti da parte di aziende private per le regionali del 28 e 29 marzo del 2010.
I magistrati contabili nell’ultima relazione, pubblicata ad agosto scorso, scrivono che “Il dott. Vittorio Bonavita, (poi nominato direttore dell’Asl Roma B, ndr), segretario amministrativo dell’Udc Lazio pro tempore, con nota in data 3 luglio 2012 ha trasmesso solo una parte (14 delibere societarie) della documentazione relativa alle società eroganti (in tutto 39 società ) previste dalla predetta legge n. 195 del 1974”.
Ossia su 39 aziende o comunque persone giuridiche che hanno finanziato il partito, in 25 casi non è stata presentata alcuna carta che giustifichi quelle entrate , contabilizzate per un totale di 171mila euro.
Nell’elenco delle società di cui manca documentazione c’è la Todini Costruzioni Generali Spa che ha finanziato quella campagna regionale del 2010 con un bonifico di 20 mila euro.
La società Todini è gestita da Luisa Todini che siede anche tra i consigliere Rai in quota Pdl/Lega.
Altri esempi di società , di cui non è stato presentato alcun documento alla Corte dei Conti, sono poi la Edil C.a.s.a. Edilizia che al partito ha donato 20 mila euro, la Ciaccia appalti srl (altri 20mila). E ancora, la Sales appalti (15 mi-la) e la Di. Bi. costruzioni (5 mi-la), tutte operanti nel settore dell’edilizia.
Il collegio dei magistrati contabili, si conclude nell’ultima relazione, però “non ritiene che la mancata trasmissione della documentazione relativa ai contributi di che trattasi sia, di per sè sola, atta a concretizzare un fumus di sussistenza del reato di cui all’art. 7, ultimo comma, della legge 2 maggio 1974, n. 195 — ossia la legge che regola i finanziamenti privati ai partiti. Tuttavia, il Collegio si è determinato nei sensi dell’opportunità di riferire i fatti, per quanto di rispettiva competenza, alla Procura della Repubblica di Roma”.
Che solo pochi giorni fa ha aperto un fascicolo, per adesso senza indagati nè reati, al fine di chiarire la regolarità o meno di quei 171 mila euro che sono entrati nelle casse della sezione regionale dell’Udc e che sono stati utilizzati per la tornata elettorale del 2010.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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